“Prima di tutto, come azienda ci scusiamo per i disagi che in questi giorni gli utenti stanno riscontrando. In tutta la giornata di oggi non saranno coperte circa 160 corse sulle 2800 che sono giornalmente in programma. Quindi questo significa meno del 6% sul totale delle corse previste”.
Inizia così una lunga nota di Asf, gestore del trasporto pubblico comasco, in relazione ai disservizi denunciati in queste ore (che hanno avuto ampio antipasto ieri a Civiglio).
Che vi fosse aria di malumori è cosa che, informalmente, si respirava da giorni nell’ambiente (non solo per la certificazione verde ma anche per una trattativa in corso tra azienda e dipendenti cui, pare, i sindacati non siano parte attiva). Oggi la conferma nelle parole di Asf, secondo cui “Questo dato (160 corse saltate) è da interpretarsi come la conseguenza di diversi fattori”. Da notare, vedi sotto, come 160 sia peraltro il numero di corse extra messe a disposizione dall’azienda per far fronte all’emergenza covid e aiutare gli studenti negli spostamenti da e per le scuole.
Ecco i fattori enucleati nella nota:
In primis il numero di malattie che in questi giorni è molto più alto della norma. Lo scorso anno infatti, nello stesso periodo i malati erano meno della metà.
Non va sottovalutato un “effetto green pass”, per cui diversi autisti, che non intendono allinearsi alle normative entrate in vigore, hanno scelto di mettersi preventivamente in malattia. Stimiamo che questo impatti sul 40% rispetto ai numeri di malati già elevati che abbiamo. È un numero che purtroppo non è destinato a calare nei prossimi giorni.
La mancanza ormai fisiologica di addetti alla guida che colpisce non solo le aziende di trasporto pubblico, ma anche quelle di trasporto privato.
Come azienda ci stiamo impegnando ad assumere per garantire un servizio di qualità. Un bando per la ricerca di 15 autisti era stato predisposto a luglio, permettendoci di inserire in organico 7 nuovi conducenti e un secondo, sempre per altri 15 si è chiuso nei giorni scorsi. La difficoltà nella ricerca di nuovo personale non è un problema che affligge solo la nostra azienda, ma che sta diventando strutturale per il nostro settore. Molti conducenti, infatti, soprattutto durante il periodo del primo lockdown, hanno scelto di passare dal settore del trasporto di persone a quello del trasporto merci, che prevede prevalentemente i turni di lavoro divisi su 5 giorni e non 6 come per i nostri autisti.
Come più volte ribadito, Asf non ha mai avuto un livello del servizio così alto, basti pensare che oltre alle 160 corse aggiunte per facilitare e sostenere gli istituti nella ripresa scolastica, l’azienda ha anche fatto ricorso a vettori esterni, in modo da poter avere più personale e mezzi disponibili e aumentare il numero di posti e corse sulle tratte. Abbiamo già affidato 8 servizi e stiamo cercando di affidarne altri 3.
Al momento il servizio è effettuato da tutti gli addetti disponibili, compreso il personale viaggiante. Come azienda possiamo garantire che ci stiamo impegnando al massimo affinché sia offerto il miglior servizio possibile per tutti i nostri utenti. Lo abbiamo fatto lo scorso anno, nei momenti più critici e incerti della pandemia e sicuramente continueremo a farlo anche nei prossimi mesi.