RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

“Io, sulla A9 superato da chiunque perché rispetto i limiti. E nella mia via a Como si corre come a Monza”

Riceviamo e pubblichiamo volentieri la garbata riflessione di un lettore residente a Camerlata. Al centro della mail alcuni problemi viabilistici in via Turati, dove risiede, e lungo la A9 nel tratto Como-Chiasso. [Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti].

Buongiorno mi chiamo Gabriele Tosi ho quasi 47 anni e sono nato e vivo da sempre in via Turati a Camerlata. Volevo porre l’accento su due problematiche di via Turati e una più in generale sull’A9 Como-Chiasso.

Partendo dall’A9 Como-Chiasso, a quanto mi risulta c’è un limite di velocità di 80kmh, in entrambi i sensi di marcia, e più passano gli anni più vedo che vengo superato anche dai camperisti della domenica, per non parlare dei “soliti svizzeri”, moto, furgoni ecc…Mi permetto di fare questa osservazione perché in oltre 20 anni di patente ho percorso quasi 2 milioni di kilometri e non sono mai stato coinvolto in nessun incidente, capisco che il limite sia forse un po’ basso, ma non c’è una volta nella quale mi reco a Chiasso o anche all’uscita di Tavernola non venga superato da tutti…ancora un po’ ci mancano i monopattini truccati…Chi guida ha una minima nozione di quanti metri e secondi ci vogliano per fermare un veicolo a una certa velocità e al doppio della stessa? Evidentemente no perché forse saprebbero il rischio che corrono.

Per quanto riguarda via Turati a Como, io continuo a non comprendere quale sia la “comodità” dei camionisti di scendere ancora per la via, affrontare due ponti tremendamente stretti, un semaforo, una ripida salita per arrivare alla rotonda del passante, io credo che nemmeno il Doctor Strange riuscirebbe a metterci meno tempo. Per non parlare poi di quanti mezzi pesanti continuano a salire per via Turati facendo lo stesso percorso nonostante al semaforo sotto il passante ci sia un cartello che è proprio impossibile non vedere che dice (sempre che non abbiano cambiato il codice della strada con il decreto Salvini…) “direzione obbligatoria per i mezzi pesanti Muggiò”.

La seconda nota è amara quanto pressante, la via durante le ore serali ma molto spesso anche durante il giorno è diventata il rettilineo “alternativo” di Monza per provare le velocità di punta delle motociclette, dai maxi-scooter a quelle…beh in pratica da pista…la via è stretta ci sono tantissime uscite da passi carrai (spesso ciechi visto chi se ne frega delle zebrature e ti parcheggia davanti…) quanto ci vorrà prima che succeda qualcosa di irreparabile? Ma banalmente un semplice gatto che attraversa la strada, a parte il povero felino, il centauro lanciato a…velocità non proprio codice che fine farebbe?…direttamente in Stazione unica in via Scalabrini? Non chiedo i dossi artificiali…ma ogni tanto, proprio ogni tanto un minimo di controllo della polizia locale che si vede a fare multe o quando proprio hai un mezzo davanti al cancello di casa, o quando ci sono le elezioni…

Con rispetto e cortesia.

Gabriele Tosi

© RIPRODUZIONE RISERVATA
TAG ARTICOLO:

11 Commenti

  1. non so in via Turati,io ci passo di rado e solo di giorno e non ho mai notato velocita’ eccessive:in A9 il limite e’ certo troppo basso,decisamente incongruo(come quasi sempre in Italia).il lettore,visto che percorre almeno 80000km.annui,l’avra’ notato-quando il limite e’,appunto,incongruo quasi tutti i veicoli lo superano.altro discorso sono i fenomeni del volante o del manubrio,purtroppo ce ne sono tanti-ma molto meno di quel che si percepisce.

  2. I soliti svizzeri lo dice lei sono appena andata a Milano Marittima e continuamente eravamo tallonati da macchine targate Italia che sfrecciano come dei pazzi e non i soliti svizzeri!!

  3. Mi unisco agli applausi di Nik. Bravo Gabriele!!! Se la maggior parte, non dico tutti, degli utenti della strada avessero la Sua educazione e il Suo senso civico quanti incidenti evitati, quanti morti e feriti in meno….. Alla fine riflettiamo : verso chi e dove dobbiamo sempre correre?

  4. In camper, su qualsiasi autostrada io vada viaggiando, è un continuo frenare a causa delle auto che si insinuano tra il mio mezzo e quello che mi precede, dimezzando così la necessaria distanza di sicurezza che sempre mantengo.
    Probabilmente non sono un camperista “della domenica”.

  5. Sulla velocità sulla Como-Chiasso, tutto vero. Oltretutto con tante gallerie è criminale come guidano certi utenti.
    Sulle vie usate come piste da corsa, ho già segnalato come via Bellinzona fino all’Iperal e la salita per San Fermo vengano usate da motociclisti ad una velocità folle il sabato pomeriggio e di notte.
    Basta sentire il rumore pazzesco e quanto dura: pochi secondi.
    Fossi il motociclista penserei al povero gatto ed alle conseguenze per chi lo potrebbe metter sotto, più che altro.

  6. Dieci minuti di applausi. Purtroppo viviamo in un paese dove l’ eroe è un delinquente che abbatte gli autovelox, strumenti inutili e che non frutterebbero un euro se si provasse a rispettare i limiti.
    Faccio molto spesso la regina, quasi tutta con limite 50 ( con il Cruise control molto facili da mantenere) e anche lì se possono ti superano da tutte le parti (per essere poi raggiunti al primo semaforo o alla prima curva). La strada dove vivo, in una zona residenziale fuori Como, ha il limite 30, forse noioso, ma è così del resto uno dei passaggi pedonali è dopo una curva cieca. Nella Monza serale degli scappati dal circuito, ieri un pilota mancato prima mi ha fatto i fari per duecento metri perché non poteva superare, poi appena ha potuto l’ha fatto tagliandomi la strada per inchiodarmi davanti per poi ri accelerare quasi investendo delle persone che stavano per attraversare. Caso estremo ma non il primo.
    Non so se servirebbero più controlli, sicuramente manca la banale abitudine al rispetto delle regole.

    1. Ahimè condivido, troppi incivili e soprattutto quasi tutti restano impuniti.
      C’è secondo me da ripensare notevolmente i metodi e i mezzi di sorveglianza e controllo per far rispettare le regole del codice della strada, sicuramente molti più agenti sul territorio, ma anche permettere l’uso di ogni mezzo elettronico/digitale per appunto individuare le infrazioni, sanzionando e perciò toccandoli sul portafoglio, moltissimi di questi incivili diventeranno cittadini modello

    2. Illazioni? Cioè? Chiedere che ci sia un po’ di controllo da parte della Polizia Locale significa fare illazioni? Controllare il traffico cittadino e il rispetto delle regole non rientra nei cómpiti della Polizia Locale? Certo, dare multe a chi lascia l’auto un minuto in più del lecito è più comodo: non dico che non vada fatto, per carità, ma per la comunità è più sicuramente dannoso e pericoloso chi commette le infrazioni descritte dal lettore.

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo