Prendi una domenica pomeriggio d’inverno. Piove, il Cinelandia di Camerlata ha le sale piene di spettatori e sono centinaia le persone che hanno deciso di fare la spesa da Esselunga.
Eppure, in una giornata che richiama così tanta gente nel quartiere, l’autosilo del supermercato (quattro piani interrati e circa 1000 posti auto di cui metà privati e metà del Comune) non è pieno. Scendendo al terzo e quarto livello si trova agevolmente un parcheggio.
Diremmo, benissimo, risponde alle esigenze del quartiere. Eppure sembrerebbe proprio non essere così e le attività commerciali e professionali della zona sono in sofferenza perché dipendenti e clienti non sanno dove parcheggiare.
A raccontarlo con estrema chiarezza è il proprietario de Il Birrificio, storico locale di via Pasquale Paoli, Simone Orsenigo.
“Bisogna subito chiarire che esistono due livelli del problema. In primo luogo c’è la questione dipendenti delle attività che non trovano un parcheggio gratuito in zona dove lasciare l’auto per venire a lavorare. I nostri camerieri purtroppo si arrangiano come possono”.
Eppure proprio la convenzione Ex Trevitex stipulata tra Esselunga e il Comune di Como prevedeva la possibilità, dopo “una fase sperimentale di accesso e fruizione del parcheggio a uso pubblico” e “un monitoraggio per un periodo continuativo di tre mesi” da valutare, “di una revisione/aggiornamento delle tariffe e la previsione di diverse modalità di utilizzo specifiche” tra cui “l’uso mediante abbonamento limitatamente al parcheggio del terzo piano interrato e per un massimo di 50 posti auto, da riservarsi ad operatori commerciali/professionali, e loro dipendenti, presenti nel quartiere”.
Della questione si era fatto portavoce lo scorso maggio in Consiglio comunale il consigliere dem Gabriele Guarisco che ha presentato con la collega Patrizia Lissi un’interrogazione sul tema. In giugno gli uffici hanno risposto facendo sapere che avrebbero sollecitato Esselunga a inviare i risultati del monitoraggio ma ad oggi, come conferma Guarisco, non sono arrivate ulteriori comunicazioni in merito.
Il proprietario del locale di via Paoli spiega quindi la seconda parte del problema.
“Si tratta dei clienti delle attività commerciali del quartiere. Nella maggior parte dei casi pensano che il parcheggio sia a uso esclusivo di chi si reca al centro commerciale e al cinema. Manca una comunicazione efficace in questo senso, visto che una parte dei parcheggi sono pubblici – aggiunge Orsenigo che poi parla della questione delle tariffe – in media gli stalli a pagamento nel quartiere costano 50 centesimi all’ora. All’interno dell’autosilo invece la prima ora costa 1,50 euro e le successive 1 euro ciascuna. Veramente troppo visto che ci troviamo a Camerlata e non in centro storico”.
DOPO L’ARTICOLO PUBBLICATO SU COMOZERO SETTIMANALE ALLE PAROLE DI ORSENIGO CI HANNO CONTATTATO ALTRI ESERCENTI
“Abbiamo aperto la nostra pizzeria poco più di un anno fa, facendo dei nuovi investimenti e avviando lavori che hanno aiutato nella rivalutazione del quartiere. Ma la mancanza di un parcheggio per clienti e impiegati sicuramente è un grande problema per un’attività appena avviata come la nostra”.
Con queste parole Christian Cadolini, socio del ristorante Pizza Garage, si esprime sulla situazione del parcheggio multi-livello del complesso Esselunga-Cinelandia.
“Abbiamo provato ad avviare un dialogo con Esselunga ma senza risultato – spiega Cadolini, descrivendo lo sforzo fatto per poter permettere di parcheggiare ai 3mila clienti e i 20 dipendenti che affollano la pizzeria ogni settimana – ma non abbiamo avuto alcun tipo di risposta. C’è stato silenzio anche da parte del Comune che dovrebbe avere una convezione con Esselunga”.
L’ironia della situazione, ci racconta Cadolini, sta poi nel fatto che Pizza Garage opera una fitta comunicazione interna, sul proprio sito e sui propri canali social, per avvertire della presenza di un parcheggio a poche decine di metri: “Se qualcuno digita “parcheggio Camerlata” su Google, la nostra pizzeria è tra i primi risultati”.
Secondo Cadolini, avviare una convenzione che permetta ai clienti e ai dipendenti di parcheggiare a tariffe agevolate potrebbe favorire anche le attività presenti all’interno del centro commerciale sopra all’autosilo. “Spesso offriamo degli sconti per chi dopo aver mangiato da noi va al cinema qui vicino – racconta il socio della pizzeria – alla cassa chiediamo quindi i biglietti del multisala. Molti sono sorpresi di sapere che c’è un cinema in zona. Avere dei parcheggi può portare più clienti agli altri esercizi del complesso che al momento continuano a chiudere. Insomma, integrare il sistema aiuterebbe tutti”.
INTANTO IN COMUNE REGNA LA CONFUSIONE
Tutte questioni lecite quelle poste da Simone Orsenigo che ha spiegato: “Circa un anno fa abbiamo provato a contattare Esselunga ma dialogare con un’azienda così grande non è semplice. E comunque l’organo preposto a farlo dovrebbe essere il Comune”.
Così, abbiamo contattato l’assessore alla Mobilità Vincenzo Bella per sapere se dall’interrogazione dei consiglieri Pd dello scorso maggio ci sono stati sviluppi. Quest’ultimo ha però passato la la palla al collega dell’Edilizia Privata e del Commercio Marco Butti, spiegando che è lui a lavorare al caso Ex Trevitex. Quindi abbiamo provveduto a chiamare l’assessore Butti per avere delucidazioni o novità sull’argomento ma quest’ultimo, incredibilmente, ci ha “rimbalzato” nuovamente all’assessore Bella, trattandosi di parcheggi e quindi argomento in capo all’Urbanistica.
Da parte sua Butti ha comunque spiegato che il dialogo con Esselunga è aperto su diversi fronti e che su questo tema preferisce un “No comment”.