Filippo Mondelli, campione di canottaggio di Cernobbio, è morto oggi a soli 26 anni.
Tra i canottieri più talentuosi degli ultimi anni, nel 2018 aveva vinto i campionati europei e mondiali riportando quest’ultimo titolo in Italia dopo oltre 20 anni. Inoltre, sempre nel 2018 aveva ricevuto il più importante riconoscimento nel mondo dello sport: il Collare d’oro del Coni, dopo appena un anno dal suo ingresso nella Nazionale Italiana di Canottaggio. Fino al 2019, quando si era qualificato con il suo quarto di coppia per partecipare alle Olimpiadi che si sarebbero dovute tenere nel 2020.
Tutto il mondo dello sport è in lutto per la sua tragica scomparsa, a causa di una grave malattia.
“Nella sua vita è sempre stato un guerriero – così lo ricordano dal sito web di Federcanotaggio – È stato un ragazzo che ha lottato, gioito e goduto della vittoria più bella, il titolo mondiale sul quattro di coppia conquistato il 15 settembre 2018 a Plovdiv al termine di una gara perfetta. Uno spettacolo straordinario! Un risultato che doveva essere il preludio di altri traguardi sportivi ancora più importanti. E quindi il 31 agosto 2019 è ancora Filippo, con il suo quattro di coppia, a qualificare la barca per le Olimpiadi e vincere la medaglia di bronzo”.
Una carriera ormai avviata e una strada luminosa davanti a sé, poi la scoperta del problema che lo ha fermato nello sport e nella vita.
E aggiungono: “Tutto perfetto, tutto andava secondo programmi, ma poi, era il 13 gennaio 2020 e ancora non si percepiva la crisi pandemica, abbiamo dato la notizia che Filippo, il “Pippo nazionale”, doveva fermarsi per un problema che pareva si potesse risolvere e permettergli di tornare con i suoi compagni di barca, con la sua nazionale olimpica, e con il piglio giusto è iniziato il suo percorso verso l’agognato recupero. Ma oggi ad un anno, tre mesi e sedici giorni dalla scoperta della grave malattia dobbiamo dare la notizia che mai nella vita avremmo voluto dare: Pippo non ce l’ha fatta! Pippo, da guerriero quale era, è stato vinto da un avversario implacabile che non ha avuto rispetto per la sua giovane età – a soli 27 anni –, non ha avuto rispetto per la sua famiglia e per tutte le persone che lo hanno amato”.
“Saremo noi, insieme a tutti quelli che hanno apprezzato la sua passione per la vita e per il canottaggio, amato per il ragazzo solare che era, condiviso con lui tutto, supportato ogni volta che ne aveva bisogno, gioito con lui per tutte le belle cose che ci ha regalato, a rimanere in rispettoso silenzio per la grave perdita che ha colpito la sua famiglia e tutta la comunità remiera e sportiva nazionale, poiché da poco era stato eletto, il più votato, come componente in quota atleti del Consiglio Nazionale CONI. Silenzio e rispetto per la perdita incolmabile di un ragazzo speciale in tutto – concludono da Federcanottaggio – Silenzio e rispetto per il dolore che ha colpito la sua famiglia. Silenzio e rispetto per il dispiacere e l’amarezza di tutte le persone che lo hanno conosciuto. Con silenzio e rispetto tutta l’Italia del canottaggio, insieme al Presidente del CONI, al Presidente della Federazione, al Consiglio federale, allo Staff Tecnico, a tutti i compagni di nazionale, formula le più sentite condoglianze per la scomparsa del caro Filippo. Rimarrai sempre nei nostri cuori. Ciao Filippo!”.
Anche la Canottieri Moltrasio, dove Mondelli aveva iniziato a praticare questo sport da ragazzino, ha scritto in sua memoria: “Mai giornata più buia per la nostra Canottieri: solo la luce inesauribile del tuo ricordo potrà farci remare contro questo dolore. Ciao Pippo! Ci stringiamo attorno a Monica, Guido, Elisa e tutta la famiglia del nostro grande campione”.