In queste ore non si parla d’altro che dello slittamento della riapertura della statale Regina, dal 29 marzo al 5 aprile: qui l’anticipazione di ComoZero. All’origine del ritardo vi sarebbe la necessità di mettere in sicurezza ulteriori tratti della parete rocciosa sovrastante la strada.
Il cantiere a Colonno (in cui dal 29 novembre si stanno svolgendo i primi lavori per la realizzazione del portale sud della Variante della Tremezzina) era già finito al centro di critiche e timori dopo la grossa esplosione (controllata) della settimana scorsa che secondo alcuni residenti avrebbe causato danni al cantiere, voci però prontamente smentite dalla Provincia di Como. Bisogna precisare come Anas a proposito dello slittamento abbia spiegato nel corso della giornata:
La proroga dell’ordinanza è dovuta ad alcune operazioni impreviste per la messa in sicurezza del versante in un tratto interessato dai lavori. Lungo la strada statale 340 “Regina”, lo scorso novembre , sono stati avviati, fra i tanti, gli interventi di stabilizzazione dei costoni rocciosi incombenti sulla statale che nel dettaglio, constano in attività di ispezione, bonifica e disgaggio di parti instabili dei costoni, nell’apposizione di reti in aderenza e nella installazione di reti paramassi sui versanti a monte e a valle della statale: un intervento complesso con lavorazioni in quota, sia per la natura specialistica degli stessi, sia per l’orografia dei luoghi. L’obiettivo di questo intervento supplementare, già in corso di esecuzione, è quello di mitigare il rischio di dissesto idrogeologico in un area circoscritta, costituita da territori notoriamente fragili.
Comunque oggi, 23 marzo, dopo le numerose promesse degli scorsi mesi di tutte le istituzioni, in un vertice in prefettura è stato deciso ufficialmente il cambio della data della riapertura della Regina come richiesto da Anas.
Le reazioni dei durissime residenti di Colonno non si sono fatte attendere: “Sono inc****to nero – inveisce Felice De Robertis – dopo il video degli scorsi giorni ce lo aspettavamo tutti. Ci sentiamo presi in giro, non si può programmare niente da mesi, dall’andare al lavoro al fare la spesa, bisogna sempre rimandare”.
Non meno feroci le critiche di uno dei membri del Comitato Non Polemico Contro la chiusura della statale Regina, Francesco Flain: “Ci sentiamo presi in giro e c’è grande delusione – denuncia – La notizia che sta girando in queste ore sta lasciando tutti esterrefatti. Abbiamo avuto solo conferme sulla puntualità del cantiere fino all’altro giorno, non possono smentirsi così di punto in bianco. Da mesi la Provincia dice che il piano trasporti ha funzionato e che noi siamo pazienti. Ci sentiamo presi in giro! I colonnesi devono andare a lavorare e hanno dovuto di conseguenza accettare tutto quello che gli è stato imposto. C’è gente che si alza prestissimo al mattino per andare al lavoro a Como o in Svizzera, è una situazione assurda!”.
La vita in paese non è ormai diventata un inferno: “Siamo stanchi di vivere in questo cantiere perenne – sottolinea – Fra polveri, buchi ovunque e rumore tutto il giorno. Non c’è nemmeno più spazio per parcheggiare!”.
La situazione è oggettivamente tesa e le reazioni di sconforto di tutti i laghée non si stanno certamente facendo attendere e il cantiere di Colonno rimarrà ancora per una settimana al centro delle critiche. Una cosa però è certa: le promesse non sono state mantenute.
QUI LE SPIEGAZIONI UFFICIALI
IL COMUNICATO DI ANAS
Anas (Gruppo FS italiane) ha confermato l’ordinanza di chiusura della statale 340 a Colonno fino al prossimo 5 aprile, nell’ambito dei lavori per la realizzazione della variante alla Tremezzina, con uno slittamento di una settimana sul tempo stimato per il completamento delle attività.
La proroga dell’ordinanza è dovuta ad alcune operazioni impreviste per la messa in sicurezza del versante in un tratto interessato dai lavori.
Lungo la strada statale 340 “Regina”, lo scorso novembre , sono stati avviati, fra i tanti, gli interventi di stabilizzazione dei costoni rocciosi incombenti sulla statale che nel dettaglio, constano in attività di ispezione, bonifica e disgaggio di parti instabili dei costoni, nell’apposizione di reti in aderenza e nella installazione di reti paramassi sui versanti a monte e a valle della statale: un intervento complesso con lavorazioni in quota, sia per la natura specialistica degli stessi, sia per l’orografia dei luoghi.
L’obiettivo di questo intervento supplementare, già in corso di esecuzione, è quello di mitigare il rischio di dissesto idrogeologico in un area circoscritta, costituita da territori notoriamente fragili.
Relativamente a tale intervento imprevisto, si è svolto in data odierna tavolo tecnico convocato dalla Prefettura che ha coinvolto gli Enti Locali, nel quale Anas ha reso noto che la riapertura in piena sicurezza della strada statale avverrà il prossimo 5 aprile, ripristinando le condizioni di viabilità preesistenti a doppio senso di circolazione.