In attesa che il cantiere per la costruzione della nuova tratta B2 della Pedemontana, da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno, entri nel vivo – dopo che a fine 2024 è stata annunciata la consegna dell’area dei lavori, i primi interventi veri e propri sul terreno dovrebbero scattare entro la primavera per i successivi 1.000 giorni – non mancano i temi caldissimi (e irrisolti) sul tavolo.
Il primo ovviamente resta sempre quello del nuovo pedaggio su quel tronco di nuova autostrada, con varie mobilitazioni in particolare tra i comuni brianzoli ma anche in alcuni comaschi vicini al tracciato, per dire no al nuovo balzello. Come noto, i primi calcoli ufficiosi ipotizzano – nel tratto che di fatto coincide con la fine della provincia di Como e lo sbocco poi a Cesano – tra i 4 e i 6 euro andata e ritorno. Un salasso quotidiano per tantissimi comaschi e in generale per migliaia di automobilisti ogni giorno, con lo scontento che ovviamente è assai diffuso.
A fine 2024 i circoli Pd di Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda, Seveso e Cesano Maderno avevano lanciato la raccolta firme sia ai banchetti sia online, dove è stata superata quota 3.300 sottoscrizioni (3.303 per l’esattezza, qui la pagina ufficiale). La richiesta essenziale è rivolta a Regione Lombardia – che finanzia con 600 milioni le due nuove tratte di Pedemontana – invitata a “farsi parte attiva con i vertici di Autostrada Pedemontana” per eliminare la tariffazione sulla tratta B2 di Pedemontana”.
“L’introduzione del pedaggio solleva gravi preoccupazioni riguardo l’impatto sulla viabilità locale – si legge ancora – I cittadini e gli amministratori locali di ogni fazione politica temono infatti che il pedaggio spingerà il traffico a riversarsi sulla viabilità ordinaria, congestionando ulteriormente strade come l’asse della Comasina e la vecchia Valassina: le uniche opzione per chi non potrà o non vorrà pagare il pedaggio”. Peraltro, già soltanto con l’avvio dei primi cantieri, si stima infatti che circa 25 mila veicoli dovranno utilizzare le strade intercomunali a causa dei lavori sulla Milano-Meda.
“Inoltre – prosegue il testo della petizione – i maggiori flusso di traffico che andranno a riversarsi sulla viabilità ordinaria comporterà un incremento dell’inquinamento atmosferico, proprio laddove la Provincia di Monza e Brianza è già tra le più inquinate d’Italia, con livelli di PM 2,5 già superiori ai limiti europei e ben oltre i valori raccomandati dall’OMS”.
Alla prova dell’aula regionale, però, il primo tentativo di ottenere un impegno concreto della Regione per lasciare senza pedaggio la futura Milano-Meda allargata si è rivelato vano, a causa della bocciatura dell’ordine del giorno presentato dal consigliere comasco Angelo Orsenigo. “Si stima che ogni tragitto su questo tratto potrebbe costare 4/6 euro al cittadino per complessivi 80-120 euro mensili a totale carico degli utenti – era scritto nel documento poi non approvato – Si tratta di un impatto economico che non può essere scaricato sul privato cittadino o sulle numerose aziende del territorio”. Resta da vedere, nelle prossime settimane, se ed eventualmente quali altre iniziative nella stessa direzione potranno essere prese, in attesa dell’ufficializzazione da parte di Società Pedemontana del pedaggio e delle cifre definitive.
La tratta B2 tra galleria e trincea
La tratta B2 è compresa tra l’interconnessione con la tratta B1 a Lentate sul Seveso e lo svincolo di Cesano Maderno. Si tratta di un’area caratterizzata da un edificato molto fitto e tre attraversamenti ferroviari. Inoltre, nei comuni di Meda, Seveso e Cesano Maderno l’opera attraversa un’area sottoposta a vincolo ambientale. L’assenza di un corridoio libero per il suo passaggio rende la tratta B2 un’eccezione rispetto al tracciato di Autostrada Pedemontana Lombarda, che si sviluppa per la maggior parte su nuova sede stradale. Tra Lentate sul Seveso e Cesano Maderno, infatti, la tratta si sovrappone all’unico corridoio disponibile, la superstrada SP ex SS 35 Milano – Meda, che verrà quindi ampliata e riqualificata.
La tratta B2 corre in galleria artificiale, trincea e rilevato. Tre gli svincoli in progetto: Lentate sul Seveso, Baruccana e Meda, quest’ultimo con la funzione di cerniera tra la tratta a Nord e la tratta a Sud. I comuni attraversati si trovano tutti in provincia di Monza e Brianza e sono: Lentate sul Seveso, Barlassina, Seveso, Meda e Cesano Maderno.
La tratta C
Il tracciato principale della tratta C va dall’interconnessione con la SP ex SS 35 Milano – Meda nel comune di Cesano Maderno fino all’interconnessione con la tangenziale Est/A51 nel comune di Usmate Velate. La tratta C ha tre corsie per senso di marcia e si sviluppa prevalentemente in galleria artificiale e in trincea, oltre a brevi tratti in rilevato e in viadotto. Quattro gli svincoli: Cesano Maderno, Desio, Macherio e Arcore. I comuni attraversati dal tracciato sono tutti in provincia di Monza e Brianza e sono: Arcore, Biassono, Bovisio Masciago, Camparada, Cesano Maderno, Desio, Lesmo, Lissone, Macherio, Seregno, Sovico, Vedano al Lambro, Vimercate, Usmate Velate.