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Carcere del Bassone, inaugurato il Percorso Vita: lavoro e formazione per l’inclusione dopo la fine della pena

Inaugurato oggi il Percorso Vita realizzato grazie al progetto “Como: una città unita dentro e fuori il carcere”, del Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) dell’Insubria in collaborazione con Fondazione CESVI e sostenuto da Intesa Sanpaolo, attraverso il Programma Formula. L’obiettivo del progetto è stato quello di promuovere l’inclusione sociale e lavorativa delle donne e degli uomini detenuti presso la Casa Circondariale di Como, e nei 12 mesi successivi alla scarcerazione, per prevenire la recidiva di reati e evitare il ritorno in situazioni di illegalità, una volta tornati in libertà. All’evento erano presenti  il vicesindaco di Como Nicoletta Roperto e il presidente del Consiglio comunale Fulvio Anzaldo , i rappresentanti Intesa e Cesvi citati nel comunicato, Luigi Colzani e Martino Villani per CSV Insubria e il gruppo di detenuti che ha realizzato il progetto con i rappresentanti dell’azienda che li ha affiancati (DM96 Daniels Zampieri).

L’iniziativa ha proposto percorsi personalizzati di formazione e accompagnamento al mondo del lavoro per i detenuti, al fine di rafforzare le loro competenze e capacità lavorative necessarie per un reinserimento occupazionale. Sono stati realizzati corsi di informatica di base, termoidraulica, addetto cucina, cameriera ai piani, logistica e gestione del magazzino. I detenuti prossimi alla messa in libertà, hanno avuto l’opportunità di seguire percorsi di orientamento e di prendere parte a tirocini. Il progetto ha voluto creare le condizioni per offrire un ambiente in grado di sostenere “la vita delle persone al di fuori dal carcere”. Per questo sono state promosse anche delle esperienze sul territorio, attraverso la conoscenza, il dialogo e lo scambio attivo tra ex detenuti, persone in esecuzione penale e cittadini, per supportare l’inclusione sociale nella comunità e costruire un senso di cittadinanza attiva che porti le persone a occuparsi del carcere, sia come operatori volontari che come singoli cittadini, facendone un luogo aperto e integrato nella città di Como.

In dettaglio, i fondi raccolti hanno permesso: la realizzazione di un “percorso vita” per per- mettere ai detenuti di svolgere attività fisica, di aggregazione e socializzazione; la formazione di operatori volontari attraverso personale qualificato; l’attivazione di una proposta sia teorica che pratica, che ha visto la realizzazione di corsi di informatica, termoidraulica, aiuto cuoco, per camerieri e logistica. Il progetto ha coinvolto 60 persone detenute presso la Casa Circondariale del Bassone a Como, ma anche persone ex detenute che hanno terminato di scontare la loro pena da non più di 12 mesi, che sono state accompagnate in un nuovo percorso con l’obiettivo di facilitare l’indipendenza eco- nomica e l’inclusione sociale.

Nell’iniziativa sono stati inoltre coinvolti 44 cittadini e 20 associazioni che daranno continuità al progetto attraverso azioni di volontariato all’interno della Casa Circondariale e offrendosi come rete territoriale di supporto per persone in uscita dal carcere o comunque coinvolte in percorsi penali. La comunità locale di Como e provincia è stata coinvolta nelle attività di scambio e dialogo sul territorio ed i servizi territoriali (UEPE – Ufficio esecuzione penale esterna di Como, servizi sociali comunali e SerD – Servizio ambulatoriale per le Dipendenze), la Casa Circondariale ed i suoi 359 detenuti (di cui circa il 10% donne) beneficeranno della riqualificazione degli spazi e degli inter- venti previsti dal progetto.

Numerosi, infine, sono stati i detenuti coinvolti nell’ideazione e nella realizzazione del ricettario “Cucinare al fresco” nato nella Casa Circondariale di Como a partire da un’idea di Arianna Augustoni. I partecipanti si sono ritrovati ogni settimana per programmare l’attività e le ricette che poi sono state realizzate nelle sezioni del carcere con l’aiuto di uno chef professionista, dando vita a momenti di convivialità. Sono 6 i ragazzi che hanno seguito un’attività fatta di pratica e teoria che li porterà ad essere certificati per un possibile lavoro futuro. La redazione di “Cucinare al fresco” è poi tornata a supportare la realizzazione del Percorso Vita proponendo un ricettario dal titolo esaustivo “Cibo e Benessere”. Proprio in occasione dell’inaugurazione del Percorso Vita, i ragazzi della redazione hanno voluto scrivere e interpretare la loro dieta alimentare bilanciata, attraverso nuove ricette ideate “ad hoc”: un percorso fatto dagli stessi detenuti che vogliono mantenersi in forma prima e dopo l’allenamento.

Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da luglio a settembre 2021 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In tre mesi sono stati raccolti oltre 150.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo.

«Il progetto è stata un’occasione straordinaria per portare il carcere di Como più vicino alla città e per renderlo più umano – commenta Martino Villani, vicedirettore del Centro di servizio per il volontariato Insubria – C’è stata la possibilità di ragionare insieme sui percorsi che per mancanza di risorse non potevano essere realizzati. La formazione e l’inserimento al lavoro delle persone detenute sono più complicati e i bisogni del carcere sono ancora tanti, perciò mi auguro che il meccanismo virtuoso innestato con il progetto non si interrompa e che questa collaborazione continui attraverso l’apporto delle imprese e con la preziosa mediazione di Intesa Sanpaolo».

«Abbiamo supportato “Como: una città unita dentro e fuori il carcere”, attraverso il programma Formula, perché siamo convinti che possa davvero portare un cambiamento positivo in questo territorio. Grazie alla rete di solidarietà e alle sinergie messe in atto possiamo rispondere concretamente alle situazioni di fragilità e offrire un’opportunità ai detenuti di ricostruirsi un percorso di vita al termine del periodo di detenzione – spiega Gianluigi Venturini, Direttore Regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo –. La generosità delle persone, insieme alle contribuzioni della Banca, ha permesso di centrare l’obiettivo di raccolta fondi. Attraverso Formula, in collaborazione con Fondazione CESVI e tante realtà locali riusciamo ad aiutare piccoli importanti progetti vitali per la comunità e a fare in modo che si realizzino in tempi rapidi». «Il progetto “Como: una città unita dentro e fuori il carcere” ben rappresenta la volontà del Programma Formula di rispondere ai bisogni territoriali, valorizzando da un lato buone pratiche esistenti e dall’altro la capacità di costruire sinergie: solo grazie ad un’azione coordinata di rete è infatti possibile generare un cambiamento. Siamo quindi testimoni di come il connubio tra i mondi non profit e profit possa rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi», ha dichiarato Alberto Barenghi, Head of National Programmes Unit di Fondazione CESVI.

«Desidero ringraziare Intesa Sanpaolo, Fondazione CESVI e CSV Insubria per l’ottimo contribuito alla realizzazione di un progetto che pone al centro i detenuti – non passivi fruitori di iniziative altrui – e le esigenze di incrementare attività all’aria aperta», ha dichiarato Fabrizio Rinaldi, direttore della Casa Circondariale di Como.

«Per analizzare ciò che ho imparato da questo nuovo progetto non posso che fermarmi al momento in cui l’ennesimo detenuto mi ha detto: grazie per l’opportunità che ci state dando! In quel momento ho capito che non era il solito progetto, non era nemmeno più una questione di condivisione “da progettazione partecipata”, è stato prestare la propria professionalità a chi ha saputo veramente apprezzarlo. Quindi sono io a ringraziare per questa opportunità!», sono le parole di Daniels Zampieri di DM96 che ha contribuito alla progettazione partecipata.
Il CSV Insubria per questo progetto si è avvalso anche del supporto della Cooperativa sociale Lotta contro l’emarginazione, che supporta giovani e adulti a rischio devianza o in condizione di margi- nalità, di Mestieri Lombardia, la rete di Agenzie per il Lavoro accreditate dalla Regione, che opera nel reinserimento di persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria e della Fondazione CFP Padri Somaschi Como Impresa Sociale che opera per il reinserimento di minori sottoposti a condanna penale.
Una FORMULA, tanti progetti

Formula è il progetto lanciato ad aprile 2021 da Intesa Sanpaolo, accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding, per promuovere iniziative in tutto il territorio italiano dedicate a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. Intesa Sanpaolo destina al progetto 1,5 euro per molti dei prodotti acquistati dai clienti in modalità online, con il duplice obiettivo di incrementare la raccolta fondi e l’alfabetizzazione digitale della clientela. Le diverse società del gruppo potranno diventare a loro volta contributori.

Il crowdfunding è poi aperto a tutti i clienti della banca, che possono donare online e tramite sportello ATM, nonché a contributori non clienti. La selezione dei progetti territoriali attivi nella sezione Formula di For Funding vede il coinvolgimento delle Direzioni Regionali della banca, coadiuvate da Fondazione CESVI, un’organizzazione umanitaria indipendente di alto profilo. CESVI supporta Intesa Sanpaolo nell’individuare le migliori progettualità e monitorarne in modo sicuro e trasparente i risultati e l’impatto generato. Il programma si rinnova su base regolare con una serie di progetti a tema Green, Social e Job attivati in tutta Italia e pensati per il sostegno di bambini, giovani, famiglie e anziani in condizioni di fragilità.

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