Giusto ieri davamo conto del grande successo che ha ottenuto la petizione online lanciata tramite il figlio Giovanni, da Natalia Prada Veronesi, la pediatra di 102 anni che vuole salvare la sede della storica associazione culturale Carducci che il sindaco di Como Alessandro Rapinese vuole cacciare da mesi. Basti pensare che al momento della pubblicazione del nostro resoconto, alle 16.50 di ieri sabato 21 dicembre, le sottoscrizioni erano 11.700 e questa mattina – domenica 22 dicembre – alle 7.30 erano già salite oltre 15.300.
E mentre lo sgombero ordinato dal primo cittadino per il 5 novembre scorso è ancora bloccato nella contesa tra le parti in tribunale, con prossima udienza l’8 gennaio, ieri, quando le firme sulla piattaforma digitale Change.org sono arrivate a quota 14.068, cioè, in un parallelo del tutto simbolico, una in più dei voti presi da Rapinese alle elezioni del 2022, la presidente dell’associazione Carducci Maria Cristina Forgione ha affidato a facebook un piccolo sfogo tra amarezza, tono di sfida e sarcasmo. Lo pubblichiamo di seguito.
Gent.mo sig. Sindaco del Comune di Como, sig. Rapinese,
ci permettiamo un piccolo monologo rispetto a Lei che ne è maestro e quindi ci scusiamo se non saremo all’altezza.
Certamente Lei ha chiesto a Babbo Natale di eliminare l’ Associazione Giosuè Carducci di Como. Oggi noi abbiamo avuto molti più voti di Lei ad un ballottaggio un po’ aiutato.
Babbo Natale certamente la ascolterà e finalmente annienterà l’associazione culturale; la spazzerà via come il vento, ne farà polvere e ne cancellerà la storia. Oggi però l’associazione ha vinto e Lei ha perso. Ha perso con la gente, ha perso con la storia, con la cultura, con la città.
“Chiuda il palazzo, ci annienti”. Noi siamo soddisfatti così. Non viviamo nella nostra bolla ma in una realtà che ci ha dato ragione, malgrado i suoi sforzi di isolarci, farci apparire “i fuorilegge”.
Ora che abbiamo vinto su di Lei, esprima pure tutta la Sua vendetta – siamo sicuri che moltiplicherà i suoi attacchi per lesa maestà – ci riuscirà, ma sarà da questo momento per sempre perdente, qualsiasi vittoria possa ottenere.