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Caso Azienda Sociale, adesso è ufficiale: la giunta regionale ha commissariato il Comune di Como. “Costretti a un provvedimento drastico e senza precedenti”

[Aggiornamento delle 15.34: E’ già scontro, Regione Lombardia: “Comune di Como commissariato”. Rapinese: “Non mi sembra”. Ecco cosa dice la delibera: il documento completo]

Lo scorso 10 marzo l’annuncio nero su bianco con una lettera del Direttore Generale Francesco Foti (Famiglia, solidarità sociale, disabilità e pari opportunità) nel caso Azienda Sociale.

Dopo le tensioni di questi mesi tra il sindaco di Como Alessandro Rapinese che si era messo contro tutte, o quasi, le amministrazioni facenti parte dell’Ente non firmando l’Accordo di programma per l’attuazione del Piano di zona, la Regione aveva deciso di passare alle maniere pesanti decidendo il commissariamento: Azienda sociale, Rapinese contro tutti: Regione Lombardia dice basta al Comune di Como e commissaria. Fatto ipotizzato qualche tempo prima dall’assessore regionale comasco Alessandro Fermi.

Oggi l’atto è stato formalizzato dalla giunta del presidente Attilio Fontana, lo si apprende da una Nota in cui spicca un passaggio in particolare, rispetto al Commissariamento Fermi sottolinea: “È la prima volta in assoluto che siamo stati costretti a un provvedimento così drastico, tanto che non avevamo alcun precedente cui fare riferimento”. Riportiamo il comunicato integrale:

Comune di Como commissariato. È quanto stabilito questa mattina con una delibera di Giunta regionale, in ordine all’attuazione del Piano di zona 2025-2027 dell’ambito territoriale di Como.

“La decisione è stata presa al fine di garantire la continuità delle prestazioni sociali – spiega l’assessore Alessandro Fermi – Il provvedimento prevede la nomina di un commissario ad acta, per la mancata sottoscrizione da parte del sindaco di Como dell’Accordo di programma dell’Ambito territoriale di Como, per l’attuazione del Piano di zona. È la prima volta in assoluto che siamo stati costretti a un provvedimento così drastico, tanto che non avevamo alcun precedente cui fare riferimento”. Sarà dunque ora compito di Francesco Maria Foti, direttore della Direzione generale Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, quale commissario, di adottare ogni provvedimento necessario per l’eseguibilità del Piano di zona, entro il prossimo 31 marzo.

“In questo momento è importante continuare a garantire determinati Livelli essenziali di prestazioni sociali a favore delle persone che si trovano in condizione di fragilità sociale”, chiosa l’assessore.

(Caso Azienda Sociale: qui trovate antefatto e cronache complete)

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