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Caso via del Dos, capitolo finale. Rapinese: “Nessuna proroga a Colisseum, scelta tecnica e non politica. Ecco perché”

L’amministrazione Rapinese mette la parola fine al caso del centro di via Del Dos. Solo poco fa abbiamo pubblicato una nuova lettera-appello al Comune di Como, ultimo capitolo dell’articolata vicenda che a questo punto vede la parola fine (qui ricostruiamo il lungo braccio di ferro con Palazzo Cernezzi tra chiusura, ipotesi proroghe e ricorsi al Tar).

E’ il sindaco a spiegare le ragioni della decisione, la nota inviata pochi minuti fa alle redazioni sottolinea come non si tratti di una scelta politica ma “squisitamente tecnica”. Ecco la comunicazione del Comune di Como:

È ufficiale: alla scadenza del 31.07.22 a Colisseum non verrà concessa proroga per i servizi svolti in via del Dos.

Non si tratta di una scelta politica, ma di una questione squisitamente tecnica, legata alla sicurezza dei luoghi. Le problematicità sulla sicurezza sono state sollevate da Ats, Colisseum stessa e dai tecnici del Comune. Di oggi una nota del dirigente ai Servizi sociali che esclude la possibilità di una proroga.

Afferma il Sindaco Alessandro Rapinese: “Al fine di garantire i servizi ai disabili, in campagna elettorale promettevo una proroga a Colisseum in via del Dos. Ora che è venuta meno la possibilità di utilizzare via del Dos, l’impegno non cambia di un millimetro: i servizi ai disabili verranno garantiti in altri plessi. Circa l’impianto di via del Dos, appena Colisseum restituirà le chiavi, partiranno i lavori per la centrale termica. Si inizierà così, finalmente, a migliorare la struttura, che per troppi anni non è stata manutenuta. Il plesso ha gravi problemi di sicurezza da risolvere ed è questo il motivo per il quale il Comune si è detto contrario alla proroga. Stiamo lavorando alacremente e siamo fiduciosi che non ci sarà alcuna ripercussione concreta per i disabili”.

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33 Commenti

  1. Consiglio (non richiesto) alla stampa locale.
    Non credete valga la pena indagare su un punto ancora poco esplorato, ossia: “Quando ha fatto propria questa promessa, Alessandro Rapinese poteva non sapere”?
    Prima delle elezioni lo staff di Colisseum Village si è adoperato molto per mettere al corrente organi di informazione e candidati sindaco delle condizioni di degrado nelle quali giace la struttura di Via del Dos.
    Rapinese ne era informato?
    Se così fosse, perché promettere in prima persona e con ostentata sicurezza una proroga che comunque avrebbe dovuto aspettare l’avallo degli uffici tecnici?
    Non sarà mica il refrain di un film visto mille volte è a più livelli, il “fosse per me, le cose le aggiusterei al volo, ma sono quei maledetti uffici che mi legano le mani…”

  2. È “squisitamente tecnico” che gli Uffici usino una delibera consiliare, che approvava l’indizione di una gara vera, e non farlocca come invece si è dimostrata, col solo obbiettivo di fissare un termine improrogabile di chiusura (per cacciare via il Gestore)?
    Davvero un esercizio di politica risanata, alto sentire democratico e buona amministrazione, complimenti!

  3. “Afferma il Sindaco Alessandro Rapinese: “Al fine di garantire i servizi ai disabili, in campagna elettorale promettevo una proroga a Colisseum in via del Dos. Ora che è venuta meno la possibilità di utilizzare via del Dos, l’impegno non cambia di un millimetro: i servizi ai disabili verranno garantiti in altri plessi.”
    L’impegno sembra cambiato eccome: garantito il servizio agli utenti, non il lavoro a Colisseum e ai suoi dipendenti. Nessuna promessa è debito?
    Leggendo la nota del Comune, così descritta nell’articolo, verrebbe da dire: in campagna elettorale si può dire di tutto e tutto vale, amministrare è un’altra cosa. C’è la concretezza della realtà dei fatti.

  4. Caro Sindaco: duole dirlo… ma meno risposte online e più concretezza. Per 18 anni ha inseguito un ruolo ingrato, con “frizzantezza” (cit.) di verve polemica: ora bisogna pedalare.

  5. Il Bando è stato fatto per due motivi:
    1) non è oggettivamente fattibile un susseguirsi di proroghe allo stesso operatore in quanto così si escluderebbero di fatto ad altri la gestione, questo prevede la legge, ovvero che si vada in gara e venga affidato il bene alla migliore proposta ricevuta;
    2) la struttura versando in queste condizioni necessariamente necessità di interventi manutentivi sostanziali, nel caso li dovesse fare l’A.P. solo per le tempistiche legate agli iter amministrativi (fattibilità, approvazione, inserimento POP, variazione di bilancio, gare…ecc.) impiegherebbe anni, inserendoli nel bando le tempistiche variano notevolmente e l’operatore aggiudicatario avrebbe così una concessione più lunga ad un importo inferiore proprio perché ha effettuato i lavori.
    Il problema di sicurezza è noto da sempre, tant’è che la stessa Colisseum ha fatto puntellare la soletta. Mi chiedo, ma voi come genitori, portereste i vostri figli a fare riabilitazione li? Io no. E ho detto tutto

    1. Assolutamente condivisibile. Ma perché non dirlo subito? Perché non spiegare i termini del problema invece di parlare di trasporto di un fantastico trasporto in elicottero dei disabili in giro per la Lombardia? Era sufficiente argomentare come ha fatto lei e anche i non addetti ai lavori sarebbero stati convinti. A volte si ha l’impressione che invece di dare delle argomentazioni si cerchino semplicemente delle giustificazioni.

    2. Complimenti Precisetti,
      tutti bravi a tirare conclusioni!
      La vasca grande non è minimamente interessata al puntellamento, le palestre neanche, il problema dei puntelli (realizzato da Colisseum con uno studio e relazione di calcolo fatta nel dicembre 2019 e successivamente aggiornata al 12/07/2022 sempre a un Ing. strutturista) era ben noto al Comune (che non ha fatto nulla, ma proprio nulla neanche presentarsi alla richiesta di contraddittorio per la consegna delle opere di puntellamento richiesta del 10/02/2020 e pec del 26/02/2020 all’attenzione dei sig.ri: Alla cortese attenzione e strettamente riservata per:

      DIRIGENTE SETTORE SERVIZI SOCIALI
      dott. Giuseppe Ragadali
      ragadali.giuseppe@comune.como.it

      DIRIGENTE SETTORE OPERE PUBBLICHE
      arch. Andrea Pozzi
      pozzi.andrea@comune.como.it

      DIRIGENTE UFFICIO LEGALE
      Dott.ssa Marina Ceresa
      ceresa.marina@comune.como.it

      RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
      Arch. Maurizio Ostini
      ostini.maurizio@comune.como.it

      Questo sempre per chiarezza!!!

      ps Comune analisi “a vista” – Colisseum con due perizie scientifiche, calcoli strutturali e progetto di posa…
      Precisetti valuta tu

      1. Valuto che siete ben consapevoli della pericolosità della stabilità della piscina piccola, come dell’ ammalo rammento degli impianti.
        Evidenzio peraltro che Voi eravate ben consci che l’ A. P. avrebbe bandito una gara per l’affidamento della gestione e dei lavori, avete avuto tutto il tempo per organizzarvi di consegna, invece pretendete il tutto senza assumervi la responsabilità di non aver cercato una soluzione alternativa.
        Domanda: “ ma se il bando fosse stato perfetto e avesse continuato il suo iter, magari al punto di aggiudicare ad altro operatore la struttura, voi cosa avreste fatto? Avreste continuato le barricate davanti la piscina ?”
        Non è poco serio da parte Vostra non aver saputo gestire la situazione, scaricando ogni responsabilità sul Comune di Como, compreso le difficoltà che avranno i vs.lavoratori?

        1. AH AH AH,
          Caro Precisetti,
          non perda tempo in inutili e pretestuose provocazioni, tanto non ci caschiamo. I fatti sono:
          Colisseum ha da sempre e con diligenza segnalato le problematiche all’amministazione (da sempre e con prove documentali e non chiacchiere come le sue), quando l’amministrazione è rimasta silente, Colisseum ha sempre trovato soluzioni (davanti agli occhi di tutti e con prove documentali) e non si è mai nascosta dietro i problemi. Colisseum è ricorsa all’Anac per far valere il suo DIRITTO a partecipare alla Gara (gara improponibile a causa dei macroscopici errori evidenziati nel PEF, prova ne è la delibera 293 dell’ANAC che da ragione a Colisseum). Alla domanda della gara, le rispondo che saremmo stati ben felici di “perdere” perchè superati da una società concorrente più brava e capace di noi.
          L’ultima sua frase si commenta da SOLA.
          Caro PRECISETTI, come avremmo dovuto gestire la cosa? Ce lo dica lei, lo dica alla collettività visto che è così illuminato di competenze gestionali. Forse oltre ai 3 ricorsi vinti al TAR uno all’ANAC abbiamo dimenticato qualcosa? Mah attendo sue….. PRECISETTI

          ps chieda alla Dirigente del Settore Politiche educative e RUP della gara sospesa se ancora oggi è convinta di aver agito al meglio e tutelato il mercato!!!!
          Chieda la ragione per la quale in data 10/05/2022 incarica lo studio legale Galbiati Sacchi e associati di Milano per l’importo di euro 6.071,31 “per produrre in tempi brevi un’analisi dei documenti di gara, ulteriore a quella già effettuata dagli uffici competenti del Comune di Como” a quali conclusioni è giunto lo studio e rendere pubblici i contenuti?
          Chieda sempre alla Dirigente Luciani chi ha assistito lo Studio KG Project nell’opera di elaborazione del PEF (piano economico finanziario), e quali sono stati i criteri adottati?
          Chieda alla data della sospensione della gara (comunicata in piattaforma Sintel in data 12/05/2022) quante richieste di sopralluogo il RUP ha ricevuto e gestito? Non siamo interessati al nome degli operatori quanto al numero degli stessi!

          PRECISETTI, giusto per avere qualche riscontro, visto che a oggi a Colisseum nessuno risponde…e visto che pur chiedendo ripetutamente incontri siamo costretti a porre domande “a vista”.
          Magari a lei caro PRECISETTI, qualcuno avrà il piacere di rispondere

          1. Caro/a PRECISETTI,
            dispiace che lei non trovi da replicare, di fatto ai dati certi e inconfuntabili non c’è molto da fare!!!
            Resti ancorato/a alle sue certezze e sul fatto che abbiamo scaricato le responsabilità sull’amministrazione!!!
            Ma si ricordi che i proprietari dell’immobile non siamo noi…e che fino a oggi abbiamo fatto ben oltre quanto sancito dalle varie convenzioni.
            In ultimo, sappia che abbiamo 30 anni di documenti, non chiacchiere.

        2. Perdoni PRECISETTI,
          e mi scuso con la Dirigente M. Luciani che è direttore del settore Politiche Sociali e non educative
          Mi scuso ancora per non essere stato preciso.

  6. Mi sembra che Rapinese avesse promesso dei servizi garantiti ai disabili, non una proroga certa a Colisseum. Ma che colpa può avere uno arrivato da 2 settimane se non ci sono le condizioni di sicurezza? E questo lo dice anche Colisseum..Mi chiedo se parlate seriamente o solo per partito preso..

    1. No, Rapinese aveva promesso la proroga.

      I casi sono due:
      – o sapeva che non era possibile, e allora poteva evitare certe promesse non mantenibili
      – o non lo sapeva, e allora poteva guardarsi meglio il dossier e comunque evitare promesse su cui non aveva certezze

    1. In campagna parlavo di garantire servizi ai disabili. Cosa che farò. Ma se anche avessi detto di prorogare a prescindere dalla sicurezza, Leinvorrebbe davvero che lo facessi?

      1. Il 24 Giugno 2022 il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana con l’OPGR n. 917 dichiara – a causa della grave situazione di deficit idrico che sta interessando il territorio – lo “stato di emergenza regionale”, che resterà in vigore fino al 30 settembre 2022.
        Il decreto mette a disposizione dei Sindaci dei Comuni della Lombardia uno schema di ordinanza su risparmio idrico e limitazioni per l’uso dell’acqua potabile, raccomandandone la relativa adozione.

        Sig. Sindaco cosa aspetta a decretare questa benedetta ordinanza?

      2. No, vorrei che promettesse solo quanto effettivamente realizzabile.

        Se non era a conoscenza di alcuni dettagli (possibile, ci mancherebbe), meglio evitare di promettere certezze, basterebbe un più onesto “saremmo dell’idea di prorogare temporaneamente, ma dobbiamo analizzare tutti i documenti per capire se effettivamente possibile. Altrimenti penseremmo all’opzione X, Y, Z”.

  7. Ma come, in tutti questi mesi di disquisizione sulla vicenda, compresa la campagna elettorale, mai era emersa la questione sicurezza.
    Poi all’improvviso gli uffici la tirano fuori (smentiti PER ALTRO dal TAR), ed ora diventa il tema dirimente per proroga si o no!
    QUAQUARAQUAAAAA

      1. Egregio Sig. Sindaco Rapinese buongiorno,
        visto che a oggi (25/07/2022) le nostre richieste d’incontro, sono rimaste disattese e Lei aveva parlato di 48 ore (forse 10 giorni fa!!) per avere una risposta/incontro, ci permetta di sottoporre alla Dirigente del Settore Politiche Sociali Dott.ssa Luciani e a chi dell’Amministrazione avrà piacere a farlo, dei semplici quesiti sul Bando di Gara Europeo attualmente sospeso avente come codice CIG: 9033515467

        ATTENDIAMO RISPOSTE!!!!!!!

        Dott.ssa Luciani, la gara è sospesa e Anac ha detto all’amministrazione di rielaborare il PEF e rimetterlo in gara.
        Quando dirà alla collettività che questa cosa si farà?

        Dott.ssa Luciani è ancora convinta di aver gestito correttamente la gara e di non aver creato un danno in primis a Colisseum che alla stessa avrebbe voluto prendervi parte?

        Dott.ssa Luciani può confermare che nonostante i rilievi sollevati dall’ANAC il bando di gara europeo in Piattaforma Sintel è sospeso?

        Può confermare che la richiesta di sopralluogo da parte di Colisseum (obbligatoria dalla procedura prevista nel bando) è avvenuta, tramite pec, in data 01/04/2022, il sopralluogo è stato concesso in data 02/05/2022 (ben 1 mese dopo!!).
        Può chiarirne i motivi?

        Può dire: alla data della sospensione della gara (comunicata in piattaforma Sintel in data 12/05/2022) quante richieste di sopralluogo il suo ufficio ha ricevuto e gestito?
        Non siamo interessati al nome degli operatori quanto al numero degli stessi!
        Può dire: la ragione per la quale in data 10/05/2022 (stesso giorno in cui Anac comunica l’apertura del fascicolo e richiede l’integrazione documentale) invia a Colisseum la pec di diffida e il provvedimento di sgombero dei locali?
        Può spiegare: la ragione per la quale in data 10/05/2022 incarica lo studio legale Galbiati Sacchi e associati di Milano per l’importo di euro 6.071,31 “per produrre in tempi brevi un’analisi dei documenti di gara, ulteriore a quella già effettuata dagli uffici competenti del Comune di Como” a quali conclusioni è giunto lo studio e rendere pubblici i contenuti?
        Può dire: chi ha assistito lo Studio KG Project nell’opera di elaborazione del PEF (piano economico finanziario), e quali sono stati i criteri adottati?
        Può chiarire il punto presente nel disciplinare di gara:

        7.2 REQUISITI DI CAPACITÀ ECONOMICA E FINANZIARIA
        Fatturato globale medio annuo riferito agli ultimi tre esercizi finanziari disponibili almeno pari ad euro 400.000,00 IVA esclusa (il bando di gara è di 14.000.000 quattordicimilioni/00).
        La comprova del requisito è fornita, ai sensi dell’art. 86, comma 4 e all. XVII parte I, del Codice:
        – per le società di capitali mediante i bilanci approvati alla data di scadenza del termine per la
        presentazione delle offerte corredati della nota integrativa;
        – per gli operatori economici costituiti in forma d’impresa individuale ovvero di società di persone
        mediante il Modello Unico o la Dichiarazione IVA;
        Ove le informazioni sui fatturati non siano disponibili, per le imprese che abbiano iniziato l’attività da meno di tre anni, i requisiti di fatturato devono essere rapportati al periodo di attività secondo la seguente formula: (fatturato richiesto /12) x mesi di attività.

        Può motivare la scelta di aver inserito un fatturato annuo così basso e il valore dei servizi analoghi a quelli presenti nel bando pari a 100.000 euro?
        Ritiene che questi dati economici possano essere sostenibili alla luce delle considerazioni ANAC
        Dott.ssa Luciani, conferma che nel suo curriculum vitae ha inserito la voce: Iscritta all’albo dei commissari di gara di ANAC

        1. ART. 5- CORRISPETTIVO DELLA CONCESSIONE E VALORE DELLA CONCESSIONE
        1. A titolo di corrispettivo della presente Concessione, al Concessionario è riconosciuto il diritto di gestire funzionalmente e sfruttare economicamente i servizi oggetto del contratto (conformemente alle condizioni stabilite nel presente Capitolato e a quelle offerte in sede di gara e risultanti dall’aggiudicazione), con assunzione a proprio carico del rischio operativo legato alla gestione dei servizi medesimi.
        2. E’ prevista una compensazione economica per solo i primi tre anni di concessione pari al 50% del costo del riscaldamento.
        3. Il valore stimato della Concessione (ex art. 167, co. l del Codice) è di € 13.399.920,00 di cui € 220.000,00 di investimenti. Si precisa che tale valore, dal carattere puramente indicativo, stimato dall’Amministrazione comunale con apposito P.E.F., non impegna in alcun modo l’Amministrazione e, pertanto, non è garantita la realizzazione di alcun volume minimo di affari al Concessionario, che assume interamente a proprio carico il rischio di impresa inerente la gestione dei servizi in Concessione.
        4. Il valore della Concessione sarà, altresì, adeguato a quello del P.E.F. presentato in sede di gara dal Concessionario se di importo superiore rispetto a quello stimato dal Comune.
        Dott.ssa Luciani, il punto 1 e il punto 3 sono stati pesantemente ripresi e censurati dall’ANAC, dove l’autorità si esprime chiaramente e indiscutibilmente nell’affermare che è obbligo della stazione appaltante istruire correttamente e compiutamente il procedimento e in particolare il Piano Economico Finanziario!!!
        Ci illustri la ragione per la quale nel bando di gara la manutenzione straordinaria dell’impianto è riservata all’amministrazione comunale!!!
        Dott.ssa Luciani esiste un piano organico e una visione sulla gestione di Via del Dos da parte dei suoi uffici?
        DOTT.SSA LUCIANI HA IDEA DI QUALI SERVIZI E ATTIVITA’ VENGANO SVOLTE IN VIA DEL DOS?
        DOTT.SSA LUCIANI VISTO CHE CON IL VICE SINDACO ROPERTO E’ ANDATA IN GIRO PER PISCINE, HA COMPRESO IL VALORE E L’IMPORTANZA CHE RIVESTONO LE MICROPISCINE DI VIA DEL DOS DAL PUNTO DI VISTA ARCHITETTONICO?
        DOTT.SSA LUCIANI PERCHE’ VUOLE CHIUDERE VIA DEL DOS?.
        Dott.ssa Luciani può spiegare perché in data 13/07/2022 ha inviato a Colisseum una pec avente come oggetto:
        CONCESSIONE DEGLI IMPIANTI COLLETTIVI – MICROPISCINE E PALESTRA – DI VIA DEL DOSS ALLA COOPERATIVA SOCIALE COLISSEUM DIMENSIONE MOVIMENTO – DIVIETO UTILIZZO PISCINA PICCOLA
        In data 12/07/2022, L’ Ing. Morandi in qualità di Funzionario Tecnico del Settore Opere
        Pubbliche del Comune di Como, si è recato su suo preciso incarico, presso la sede della Cooperstiva Sociale “Colisseum” sita in via Del Doss al fine di verificare visivamente lo stato delle solette d’interpiano poste a sostegno della piscina piccola.
        Il sopralluogo richiesto è stato effettuato visionando le strutture orizzontali nteressate, accedendo alla parte inferiore delle stesse ovvero entrando negli scantinati ed negli intercapedini presenti sotto la costruzione stessa.
        In questo modo si è preso atto della presenza nello scantinato posto sotto la piscina piccola, di una puntellazione temporanea di sicurezza progettata dall’Ing. Mario Domenico Salandi nel 2020.
        Allo stato attuale, dopo oltre due anni dal progetto di consolidamento temporaneo sopra enunciato, ho avuto modo si rilevare che tutte le armature in acciaio ad aderenza migliorata costituenti le solette laterocementizie d’interpiano che sorreggono la soprastante piscina piccola , appaiono a vista, ovvero senza il giusto ricoprimento protettivo di circa 2/3 cm di CLS, nonchè risultano gravemente ossidate con forte riduzione della sezione utile reagente e quindi della capacità portante complessiva.
        L’ampio degrado strutturale, allo stato attuale, indica una netta diminuizione della capacità portante della soletta laterocementizia causando una forte riduzione del coeficiente complessivo di sicurezza anche in presenza della fitta puntellazione di sostegno presente.
        Per quanto sopra si ritiene necessario procedere alla totale chiusura della Piscina Piccola al fine di tutelare l’incolumità dell’utenza, e di adottare tale provvedimento fino al totale ripristino delle caratteristiche di sicurezza contemplate nelle NTC 2018.

        Nel merito delle considerazioni dell’ING Morandi, vi siete confrontati sul tema?
        Ci spieghi come sia possibile che un funzionario del Comune di Como “scopra” solo in data 12/07/2022 che esiste un opera provvisionale, realizzata da terzi (Colisseum) all’interno di un edificio comunale?
        Ci spieghi come si possibile che si emetta un provvedimento di chiusura urgente di n manufatto, senza aver esperito alcun tipo d’indagine tecnica, calcoli, prove a caldo, etc etc, ma solo con un parere “A VISTA”.
        L’Ing Morandi ha letto le considerazioni, i calcoli e il progetto dell’Ing Salandi?
        Ha letto la relazione di aggiornamento inviata da Colisseum via pec in data 12/07/2022 con firma dell’Ing Sibaud?
        L’Ing Morandi è certo di aver eseguito correttamente il sopralluogo?
        Perché non è stato chiesto un contraddittorio con i due strutturisti di Colisseum?
        Perché il provvedimento d’urgenza quando a 15 giorni è pendente lo sgombero?
        Dott.ssa Luciani lei sa che nella vasca piccola (oggetto del suo provvedimento) vengono svolte terapie di alta valenza sociale (pubblico servizio) a favore di pazienti con disabilità grave e gravissima oltre all’utenza fragile (psicomotricità in acqua, corso neonatale)?

        SIGNOR SINDACO, CHIEDA ALLA SUA DIRIGENTE DI RISPONDERE PUBBLICAMENTE A QUESTI QUESITI, E’ ANCHE UN SUO INTERESSE OLTRE CHE DELLA COLLETTIVITA’

  8. Bravo il Sindaco che ha dato una spiegazione razionale del perché non è possibile una proroga. Non è un problema di panico da firma ma sono motivi tecnici e c’è da crederci considerando che il tema è stato, come scritto da più parti, sollevato da Colisseum stessa. La dichiarazione del nostro primo cittadino pone però altri tre quesiti. Del primo Rapinese non è assolutamente responsabile ma la domanda è d’obbligo. Perché è stato fatto un Bando per la concessione della struttura sapendo che la stessa necessitava di manutenzioni tali da sospendere l’attività di Colisseum per un certo periodo? Il Bando ne teneva conto? Mah…. Il secondo, è un po’ più banale. Considerando che in città non ci sono strutture simili, né palestre disponibili né tantomeno piscine, quali sarebbero le altre strutture di cui parla senza nominarle? Sono strutture private a cui la collettività dovrà pagare l’affitto o si chiede ospitalità alle strutture di altri Comuni? Villaguardia per esempio? A 11 giorni dalla chiusura della struttura è un bel problema che pone il terzo quesito. Il Sindaco su quale specchio dovrà arrampicarsi alla prossima intervista che farà il 1°agosto? Mah……

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