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Castiglione e l’ex cava Citrini, dopo lo stop ai lavori il sopralluogo di Butti: “Ora bypass dell’imbuto di Argegno, sito alternativo e viabilità”

Sopralluogo oggi alla ex Cava Citrini di Castiglione Intelvi destinata alla lavorazione dei materiali di risulta (il cosiddetto smarino) del cantiere per la realizzazione della Tremezzina.

Lo ha organizzato il deputato di Fratelli d’Italia Alessio Butti che per primo ha sollevato la questione. Troppi rischi ambientali ed economici, ne parlammo qui:

Variante della Tremezzina, Butti: “Opera essenziale ma altissimo rischio per la salute a Castiglione Intelvi, il ministro spieghi”

ComoZero si è occupato a più riprese della vicenda osservando come la denuncia del deputato, peraltro raccolta da diversi cittadini che per questo si sono costituiti in comitato, abbia smosso questioni oggettive: l’impatto di una gigantesca movimentazione di mezzi e materiali sulla salute e sull’economia di una piccola comunità che punta enormemente sul turismo.

“Paura inquinamento e danni al turismo”. Cantiere Tremezzina: l’allarme da Castiglione Intelvi nel giorno dell’assegnazione dei lavori

Poi la notizia che, di fatto, ha confermato l’assoluta bontà dei dubbi sollevati:

Castiglione, Marco e i suoi hanno vinto: “Niente lavori alla cava Citrini, sarà solo deposito per la variante Tremezzina”

Così oggi la visita. Spiega Butti su Facebook:

Ho organizzato un sopralluogo alla cava di Castiglione Intelvi (destinata alla lavorazione e smaltimento dello smarino proveniente dal prossimo cantiere della variante della Tremezzina). Grazie ad Anas, alle imprese, agli amministratori pubblici (tra questi :Fiorenzo Bongiasca, Mario Pozzi, Oscar Gandola, Anna Dotti, Ettore Puricelli) e al comitato “Amici del Faree e della valle”. Stiamo lavorando insieme:
1)  All’individuazione di un sito alternativo alla cava di Castiglione per la lavorazione dei materiali di risulta.
2) Alla soluzione dei problemi sulla viabilità ordinaria della Valle d’Intelvi in caso di ventilata chiusura al traffico della Regina per 120 giorni (che vogliamo evitare).
3) Ad un’alternativa per l’eventuale transito dei mezzi pesanti, carichi di inerti, provenienti da Colonno.
4) Allo studio di progetti utili a bypassare il cosiddetto “imbuto di Argegno”, croce dei mezzi in transito sulla Regina (con chiaro coinvolgimento della deviazione da e per la Valle d’Intelvi).
Non ho inteso anticipare “l’evento” per realizzare un clima di collaborazione tra tutti i portatori di interessi. E il clima è stato davvero straordinario. Un ringraziamento particolare ad Anas e alle imprese aggiudicatrici. Salviamo e promuoviamo la Valle d’Intelvi realizzando una importante infrastruttura come la variante della Tremezzina per la quale tutti abbiamo lavorato e stiamo lavorando. Insieme si può fare.

EX CAVA CITRINI, QUI TUTTE LE CRONACHE

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