La Polizia di Stato di Como, stanotte, ha arrestato una 20enne nata a Como di origini ecuadoregne per tentato omicidio e denunciata in stato di libertà per porto di armi ed oggetti atti ad offendere.
Intorno alla mezzanotte scorsa una chiamata al 112 segnalava un accoltellamento in via Caio Plinio. Arrivati sul posto gli agenti della polizia di stato hanno trovato un uomo di 45anni di origine ecuadoregna, già soccorso da personale del 118 – trasportato successivamente all’Ospedale del Circolo di Varese in codice giallo. E’ stato subito chiaro come la colpevole fosse la figlia dell”uomo, 20enne e cittadina italiana.
La ragazza non era presente ma alcuni testimoni hanno riferito come poco prima la stessa avesse avuto una discussione con il padre arrivando alle mani per poi passare alle coltellate inferte all’uomo che si è accasciato a terra, mentre la 20enne si allontanava con il fidanzato.
Mentre la Polizia Scientifica della Questura di Como ha avviato i rilievi del caso, gli agenti della Squadra Volante hanno rintracciato la ragazza intorno all’una, aveva ancora addosso il coltello e ha ammesso le proprie responsabilità.
E’ stata quindi portata in Questura dove è stato ascoltato anche il ragazzo che ha spiegato come fosse presente con la famiglia della 20enne anche un’amica della loro stessa età. Ha poi evidenziato come il 45enne, una volta che la moglie si era allontanata con altri parenti, avesse iniziato a fare apprezzamenti sessuali verso l’amica. Il ragazzo ha così deciso si allontanarla per evitare che si verificassero ulteriori eventi spiacevoli dato soprattutto lo stato di ebbrezza dell’uomo.
Rimasti soli padre e figlia hanno iniziato a discutere riguardo gli apprezzamenti fatti nei confronti dell’amica così, sempre stando alla testimonianza del ragazzo, durante la lite il padre avrebbe iniziato a sferrare pugni e schiaffi buttando la figlia a terra, la giovane quindi ha estratto l’arma e sono partite le coltellate. La 20enne arrestata per tentato omicidio e denunciata per porto di armi ed oggetti atti ad offendere e portata al carcere del Bassone.