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Cernobbio, scontro finale sui parcheggi gialli: 711 firme contro. Ma il sindaco: “Meno del 50% sono di residenti”

A un mese dalla sua pubblicazione, la petizione dei cittadini di Cernobbio, per modificare il criticatissimo piano parcheggi, è stata consegnata nella giornata di ieri al sindaco Matteo Monti, con ben 711 firme.

A questo link l’articolo con il testo integrale.

Per avere un chiarimento sulla situazione abbiamo contattato uno dei promotori dell’iniziativa, Ivano Mazza, che si è fatto da portavoce per tutto il gruppo: “I dubbi sorti in fase di pubblicazione del bando parcheggi hanno trovato riscontro nell’applicazione dello stesso – denuncia –  Non sono stati programmati incontri preliminari, in fase di studio del nuovo regolamento, con cittadini, albergatori e attività. Capiamo che in quel momento ci trovassimo in piena pandemia, ma tra riunioni online, opuscoli informativi o questionari si sarebbero potute ascoltare le voci dei cernobbiesi, se ve ne fosse stata reale volontà”.

Continua: “Anche i passaggi nelle commissioni sono stati abbastanza inutili in quanto il regolamento non ha visto alcuna sostanziale discussione fra le parti. Stesso discorso per l’approvazione in consiglio dove tale regolamento è stato addirittura definito “uno dei più belli” che ci siano, ma che nei fatti non ha incontrato tutto questo unanime positivo stupore. Oltre alla pubblicazione sul sito dell’avviso ai già abbonati, i residenti delle frazioni di Piazza e Rovenna erano in gran parte all’oscuro del bando e dei nuovi stalli da bianchi a gialli fuori casa”.

Ma non finisce qua e le critiche sul piano parcheggi continuano e non risparmiano nemmeno le modalità dell’assegnazione dei posti: “Le poche regole per la determinazione del punteggio, sarebbe eccessivo definirla graduatoria poiché non hanno tenuto conto di fattori cruciali quali età dei richiedenti, composizione familiare come la presenza di minori in età prescolare, anzianità, disabilità; hanno suscitato non poco malumore – critica –  Non da ultimo, in un momento di forte crisi economica, ha provocato molti disagi l’aumento del costo non dilazionato, basti pensare che fino allo scorso anno il regolamento consentiva di dividere in due pagamenti l’abbonamento mentre ora si è passati al pagamento in una unica soluzione, a gennaio, non facilmente affrontabile da alcuni e senza sapere quale sarebbe stato il posto assegnato”.

Emerge poi la questione dei parcheggi rosa (riservati a donne incinta o mamme con bambini con età non superiore ai due anni): “Ottima idea – sottolinea – Ma la soluzione non sembra strutturale e ben congegnata per garantire una categoria degna di più attenzione”.

La situazione non è semplice, e i cittadini di Cernobbio vogliono al più presto delle soluzioni condivise: “Con la petizione si richiede, oltre che a manifestare questo disagio liquidato con “poche lamentele”, di aprire subito un tavolo di confronto con i promotori della petizione che, a nome dei 711 firmatari, vogliono migliorare alcuni aspetti”.

A tal proposito abbiamo contatto anche il primo cittadino: “Consideriamo che meno del 50% dei firmatari sono dei residenti di Cernobbio – dice Monti – Convocheremo un incontro con i promotori della petizione per ascoltare se ci siano delle proposte concrete”.

La questione piano parcheggi, a questo punto, sembra ancora molto lontana dalla parola fine.

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