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Cgil: “No alla chiusura di Villa Celesia. Comune e Regione intervengano immediatamente”

La Cgil di Como interviene sulla clamorosa decisione della Fondazione Ca’ d’Industria di chiudere la casa-albergo Villa Celesia a causa del pesantissimo impatto dell’emergenza covid anche sulla situazione economico-finanziaria della struttura.

E la posizione del sindacato è un netto “no” allo stop delle attività.

Ca’ d’Industria, l’annuncio di Beccalli: “Chiude Villa Celesia, perdite insostenibili”

“La chiusura della casa albergo Celesia, annunciata ieri dal presidente della fondazione Cà d’Industria Gianmarco Beccalli (foto sotto), non può e non deve essere vissuta come l’ennesima vittima della pandemia in corso – scrive la Cgil – Il pensionato di via Bignanico è l’unica offerta residenziale per autosufficienti in città, dopo la chiusura dell’analoga struttura di via Volta”.

Gianmarco Beccalli

“Seppur rispondente ad un’esigenza divenuta residuale negli anni, costituisce la mediazione tra la totale autonomia e la residenzialità assistita. Molte comasche e comaschi hanno scelto la collina panoramica sul primo bacino del lago per trascorrere serenamente gli ultimi anni di vita; ci piace ricordare tra gli altri Ines Figini, recentemente scomparsa – prosegue il sindacato – Siamo sicuri che in una nuova e necessaria progettualità per l’assistenza alla terza età non vi sia più spazio per esperienze come quella di villa Celesia?”.

La Cgil chiede l’intervento delle istituzioni poiché “la sopravvivenza della casa albergo Celesia, ripetiamo, unica nel suo genere, deve essere un’opzione nella disponibilità della politica cittadina e regionale. Proprio Regione Lombardia ha aperto tavoli dedicati all’emergenza Rsa. Necessitano interventi finanziari immediati a sostegno del sistema socio assistenziale”.

“Stiamo assistendo al paradosso che, debellato il virus dalle Rsa attraverso la campagna vaccinale, l’emergenza economica ne determini la chiusura – conclude la nota – Chiediamo quindi con forza che il Comune di Como (presente nel cda di Cà d’Industria) e Regione Lombardia diano immediate risposte per garantire la continuità della casa albergo Celesia. Ogni futura ipotesi di riconversione deve essere figlia della progettualità a lungo termine e non dell’emergenza in corso”.

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