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Chiamata al voto per i comaschi, due posti molto speciali se la giocano nella Top 14 Luoghi del Cuore Fai: sosteneteli

C’è tempo fino al 10 aprile per partecipare al censimento de “I Luoghi del Cuore”, il programma nazionale promosso dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, e tutti, anche coloro che hanno già votato, sono invitati a continuare a farlo, per assicurare un futuro di tutela e valorizzazione ai propri luoghi amati, ma anche ai tanti altri di cui il censimento fa emergere i bisogni. Una chiesa affrescata, un antico monastero, un castello disabitato, una borgata di montagna, un pianoro coltivato, un bosco, un sentiero: molti scorci del nostro Paese sono stati testimoni di un momento della nostra vita oppure ci hanno meravigliato per la loro straordinaria bellezza e unicità. Non solo uno, il più significativo, bensì tutti questi “luoghi del cuore” possono essere votati e sostenuti per garantire la loro salvaguardia e valorizzazione.

QUI LA CLASSIFICA E COME VOTARE

Infatti, oltre ai primi tre classificati nazionali che riceveranno rispettivamente 70.000 euro, 60.000 euro, 50.000 euro, i luoghi che raggiungono la soglia di 2500 voti possono ambire a un contributo economico, candidandosi al Bando, che il FAI apre dopo ogni censimento, con un progetto di restauro o di valorizzazione. Il censimento, inoltre, innesca effetti virtuosi per i luoghi segnalati, che possono godere di positivi impatti economici, sociali, culturali e ambientali grazie alla visibilità ottenuta durante i mesi di voto. È importante e prezioso, quindi, continuare ad aiutare i “luoghi del cuore” più amati o che più hanno bisogno di intervento su iluoghidelcuore.it e mediante i moduli cartacei scaricabili dal sito: un gesto d’amore e di cura, semplice, concreto ed efficace, verso il patrimonio di storia, arte e natura dell’Italia.
Proprio perché il censimento è un’iniziativa di impegno civile che vuole stimolare e favorire la partecipazione attiva dei cittadini, si possono votare tutti i luoghi che si desidera, senza un limite numerico.

Ecco i luoghi che sono, per ora, ai primi posti della classifica provvisoria della Lombardia:

Asilo Sant’Elia a Como
Stazione funicolare di Lanzo d’Intelvi (CO)
Traghetto di Leonardo da Vinci a Imbersago (LC)
Chiesa e Convento di Maria Incoronata a Martinengo (BG)
Parco Trotter Casa del Sole e Minitalia a Milano
Cascina dei Poveri a Busto Arsizio (VA)
Motonave La Capitanio 1926 a Lovere (BG)
Chiesa di San Maurizio in Santa Margherita a Monza
Chiesa di San Giorgio in Lemine ad Almenno San Salvatore (BG)
Santissima a Gussago (BS)

Ancora, ampiamente votato in provincia di Pavia il Liceo Classico Severino Grattoni – IIS Galilei a Voghera.

Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza ben distribuita della Banca in tutte le regioni italiane.

Il censimento è realizzato con il Patrocinio del Ministero della Cultura.
Anche in occasione della XII edizione del Censimento “I Luoghi del Cuore”, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta l’edizione del Censimento 2024 anche grazie alla collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG.

Ecco la classifica provvisoria dei luoghi più votati in LOMBARDIA:

A oggi il luogo in Lombardia al primo posto della classifica provvisoria (classifica provvisoria completa su www.iluoghidelcuore.it) è il Traghetto di Leonardo da Vinci, simbolo di Imbersago (LC), che ha storicamente prestato servizio come importante collegamento tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia fino alla fine del XVIII secolo. Molto probabilmente fu ideato o perfezionato da Leonardo da Vinci, che ne studiò a lungo il progetto tra il 1506 e il 1507, durante il suo soggiorno a Vaprio d’Adda. Il disegno che ne risultò, datato 1513, è stato incluso nel Codice Windsor e viene conservato nell’omonimo castello in Inghilterra. Il sistema funziona grazie a un cavo d’acciaio teso tra le due sponde, sfruttando la corrente del fiume per il movimento, rendendo superfluo un motore. Questo traghetto ha rappresentato un mezzo vitale per il trasporto di merci e persone e continua a operare oggi, offrendo attraversamenti in un contesto naturale di straordinaria bellezza. Il progetto di Leonardo coincide con l’inizio della gestione del porto di Imbersago da parte della famiglia Landriani, che nel 1512 ottenne i diritti di traghettamento. Nel corso del tempo, la gestione passò a diverse famiglie fino a diventare comunale. Proprio l’amministrazione comunale ha scelto di candidare il traghetto al censimento de “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI perché è l’unico esemplare funzionante al mondo, un autentico patrimonio storico e culturale da preservare. I volontari della Delegazione FAI Alta Brianza sostengono la candidatura di questo luogo.

Ampiamente segnalato anche il complesso della Chiesa e Convento di Maria Incoronata di Martinengo (BG), importante testimonianza della tradizione architettonica francescana. Costruito attorno al 1475 per volere del condottiero Bartolomeo Colleoni e della moglie Tisbe per i Frati Minori, è oggi affidata alle cure della Congregazione della Sacra Famiglia. La facciata è scandita da monofore a sesto acuto e lesene, mentre un fregio di archetti in cotto, tipici dell’architettura tardogotica lombarda, corre sottogronda lungo tutto il perimetro, interessando anche la torre campanaria. All’interno la chiesa è composta di due vaste aule, la prima riservata ai fedeli, con soffitto in legno; la seconda costituisce la chiesa conventuale vera e propria, coperta da volte a vela, che si conclude con un coro quadrato. L’interno è riccamente affrescato: spicca il tramezzo a divisione delle due aule, con scene della Passione di Cristo realizzate probabilmente a inizio Seicento da Pietro Baschenis, appartenente a una dinastia di pittori molto attivi tra la bergamasca e il Trentino. Il complesso viene votato al censimento per renderlo più noto e valorizzato, grazie al sostegno dei volontari del gruppo FAI Bassa Bergamasca.

Segue il Parco Trotter Casa del Sole e Minitalia a Milano. Situato nel quartiere Turro, il parco deve il suo nome all’ippodromo del trotto che un tempo sorgeva in quest’area: ancora oggi, il viale principale del parco ripercorre l’antico tracciato di gara. Dopo il fallimento della società sportiva, il Comune acquisì l’area e nel 1922 vi creò la scuola Casa del Sole, ispirata a teorie pedagogiche avanzate e rivolta in particolare a bambini in condizione di precarietà sociale e fisica, a rischio di tubercolosi, con aule concepite come padiglioni affacciate sullo spazio verde e incentrando la didattica su attività all’aperto. Rientrava in questo innovativo approccio anche la Minitalia in pietre ed essenze vegetali, realizzata per aiutare lo studio della geografia. Con il passare del tempo, tanti spazi si erano degradati ed erano caduti in disuso, ma dagli anni Novanta, grazie alla spinta dell’Istituto Comprensivo Francesco Cappelli, che ha sede nell’ex Casa del Sole e dell’attivissima associazione Amici del Parco Trotter, costituita dai genitori degli studenti, molto è stato fatto. Anche “I Luoghi del Cuore” ha avuto un ruolo importante: nel 2018, grazie alla partecipazione a una passata edizione del censimento, è stata infatti recuperata la Casa delle Scoperte, che conserva l’archivio storico della scuola e ospita spazi di lettura e attività per gli studenti. Quest’anno l’associazione e la scuola hanno deciso di partecipare nuovamente al censimento per puntare l’attenzione sulla Minitalia, bisognosa di recupero.

Stazione funicolare di Lanzo d’Intelvi, un impianto che ha rappresentato un importante collegamento tra il borgo montano e il lago di Lugano. Fondata nel 1902 da un comitato di cittadini, la funicolare fu progettata anche per facilitare l’afflusso turistico nella regione. Inaugurata nel 1907, copriva un dislivello di 608 metri, con un percorso su rotaia appoggiato al fianco della montagna di 1,3 km. Negli anni ha vissuto diverse fasi di rinnovamento e trasformazione, compreso un significativo ammodernamento negli anni ‘50 che ha migliorato le prestazioni e l’efficienza. Tuttavia, il suo utilizzo è diminuito drasticamente a partire dagli anni ‘60, culminando nella chiusura nel 1977. Il Comitato per la Riattivazione cerca da anni di promuovere il recupero dell’impianto e nel 2020 è stato realizzato da Regione Lombardia un documento di fattibilità delle alternative progettuali. La stazione di monte, in abbandono, viene votata per auspicare il suo recupero, insieme alla riattivazione della funicolare, importante attrattiva turistica per la zona.

Fortemente sostenuta è la Cascina dei Poveri, complesso storico nel quartiere Beata Giuliana di Busto Arsizio (VA), con origini che affondano nel periodo medievale. Questa località sorge lungo l’antica Strada di Milano, diventata nel XIX secolo la via napoleonica del Sempione, realizzata attraversando la Selva Longa, il vasto tratto di brughiera che si estendeva in epoca antica tra Busto e Gallarate. Inizialmente nota come Cascina del Covino, era un borgo autosufficiente legato alla Pieve di Gallarate, con forno e spazi religiosi. Nel XVI secolo la Scuola dei Poveri ne acquisì la proprietà, mentre nel XVII secolo si unì ufficialmente a Busto Arsizio. Qui, nel 1663, iniziò la costruzione della chiesetta di San Bernardino, completata nel 1667 e ampliata nel 1920. Col passare degli anni, la cascina è andata incontro a un lento abbandono, culminato nei primi anni Settanta. Oggi il Comune ha recuperato parte della struttura e nel 2000 la chiesetta è stata restaurata, diventando nuovamente patrimonio della comunità. Promuove la raccolta voti l’associazione Riabitare, nata dal comitato formatosi durante il censimento “I Luoghi del Cuore” 2022. Nel 2023 il comitato ha evoluto la sua struttura in un’associazione culturale, con l’intento di valorizzare e proteggere la Cascina dei Poveri, trasformandola in un centro per eventi musicali, tradizionali e artistici.

Segue la Motonave La Capitanio 1926, ancorata a Lovere (BG), che ha il primato d’essere il battello più antico del lago d’Iseo ancora oggi navigante. Lunga 24 metri e larga 4,40, la motonave, un tempo piroscafo a vapore, è stata costruita nel 1926 a Genova Voltri per la Società di Navigazione a Vapore del Lago d’Iseo. Porta il nome di Bartolomea Capitanio, una religiosa di Lovere, beatificata nello stesso anno. Dismessa nel 1965, fu salvata dalla rottamazione dall’armatore Giovanni Battista Carrara. Nel 2023, l’associazione La Capitanio ha avviato un intenso lavoro di manutenzione, con più di 700 ore di volontariato e l’aiuto di professionisti, per celebrare al meglio il suo centenario e continuare a far navigare questo storico veicolo. L’obiettivo è anche quello di formare il Museo ‘La Capitanio 1926’, che raggiungerà tutti i 16 Comuni del Sebino. A sostegno della candidatura al censimento vi è il comitato A bordo della Capitanio, insieme ai gruppi FAI Vallecamonica e Sebino Franciacorta.

L’Asilo Sant’Elia a Como ha ricevuto ampio riconoscimento. Il progetto fu affidato all’architetto Giuseppe Terragni dal presidente della Congregazione di carità, Damiano Cattaneo. Già nel 1932, Terragni aveva concepito un primo progetto per un asilo destinato ad accogliere 200 bambini, che anticipava molte delle soluzioni che sarebbero state poi adottate nell’Asilo Sant’Elia. Il committente concesse all’architetto ampia libertà progettuale, apprezzando fin da subito le sue idee moderne e innovative presentate nei primi disegni del 1934. La pianta dell’edificio, a forma di “C”, permette di integrare perfettamente gli spazi interni ed esterni, con ampie vetrate che offrono una continuità visiva con il giardino circostante. La struttura si distingue per l’uso pionieristico della trasparenza, l’integrazione di elementi portanti e l’impiego di pareti mobili. L’asilo si caratterizza inoltre per gli arredi disegnati dallo stesso Terragni, che contribuiscono a creare un’atmosfera funzionale e poetica. Inaugurato nel 1937, l’edificio è stato oggetto di un accurato restauro negli anni Ottanta, che lo ha riportato alle condizioni originali, confermandolo come uno dei capolavori dell’architettura moderna. La raccolta voti in corso al censimento de “I Luoghi del Cuore” ha lo scopo di far conoscere e preservare questo luogo così ricco di storia. I volontari della Delegazione FAI di Como supportano questa candidatura.

Segue la Chiesa di San Maurizio in Santa Margherita situato nell’omonima piazza a Monza. Costruita sul sito dell’antico monastero di Santa Margherita fondato nel XIII secolo dagli Umiliati, la chiesa venne riedificata nel 1469, quando fu dedicata alle sante Margherita e Caterina. Il monastero divenne famoso per la vicenda di Marianna de Leyva, che ispirò il personaggio della monaca di Monza nei “Promessi Sposi” di Manzoni. Nel XVIII secolo, l’edificio fu sottoposto a un radicale rifacimento a causa delle condizioni precarie della struttura, su progetto dell’architetto Giacomo Antonio Quadrio. Con la soppressione del monastero nel 1785, la chiesa fu sconsacrata e il complesso venduto. Gran parte del monastero fu demolito, ma alcuni elementi, come il portale d’ingresso e la cantina, sono sopravvissuti. La facciata della chiesa si distingue per lo stile barocchetto lombardo, con una statua di Santa Margherita e un ricco portale in marmo. L’interno invece ospita affreschi di Carlo Innocenzo Carloni e tele di artisti locali, mentre un organo del XVIII secolo completa l’apparato decorativo. Negli ultimi anni, la chiesa ha ricevuto interventi di restauro, ma sono ancora necessari lavori per risolvere problemi di infiltrazioni d’acqua e preservare il patrimonio artistico. Il comitato San Maurizio: la Chiesa della Monaca partecipa al XII censimento de “I Luoghi del Cuore” per valorizzare il sito, includendolo nei percorsi turistici e migliorandone l’accessibilità. I volontari del FAI di Monza supportano la raccolta voti.

Segue la Chiesa di San Giorgio in Lemine ad Almenno San Salvatore (BG). Edificata intorno al 1150, si trova oggi immersa nella tranquillità della campagna, ma un tempo era circondata da un vivace borgo medievale, distrutto nel 1443 dalla Repubblica di Venezia. Si narra che la chiesa sia stata costruita sotto la supervisione dell’Episcopato di Bergamo, in parallelo con i lavori della basilica di Santa Maria Maggiore in città, utilizzando le stesse maestranze e tecniche costruttive. Tuttavia, i lavori furono interrotti e ripresi alla fine del XII secolo, con l’introduzione di una muratura differente. San Giorgio è famosa soprattutto per il suo ciclo di affreschi trecenteschi, che rappresentano il più completo esempio di arte pittorica medievale nella Bergamasca. I dipinti, realizzati da artisti anonimi di scuola romana, assisiate e lombarda, adornano le navate laterali e la navata centrale, dove si trova il celebre ciclo della Vita di Cristo. Per preservare questo patrimonio, il comitato “Chiesa di San Giorgio” partecipa al censimento “I Luoghi del Cuore” con l’intento di realizzare interventi di restauro: la chiesa necessita di lavori per migliorare l’accessibilità, come la costruzione di rampe e la sistemazione dell’ingresso in pietra, oltre al restauro degli affreschi romanici nell’abside. In futuro, si punta a rendere la basilica un centro culturale vivace, con eventi che vanno oltre la sfera religiosa.

Molti voti anche per la Santissima, un complesso domenicano sul colle Barbisone, che sovrasta il borgo di Gussago (BS). La prima attestazione di una chiesa rurale in questo luogo risale al 1460, quando papa Pio II concesse un’indulgenza per il restauro dell’edificio, frutto dell’impegno della comunità locale. Nel 1479 papa Sisto IV la affidò ai Domenicani, che le affiancarono un convento, rendendola un importante centro spirituale e agricolo per oltre tre secoli. Nel 1797, con il distacco di Brescia dalla Serenissima, il convento venne assegnato all’Ospedale Maggiore bresciano e subì poi diversi passaggi di proprietà, finché nell’Ottocento venne modificato assumendo la forma di castelletto neogotico. Dopo anni di abbandono, nel 1990-91 sono iniziati alcuni lavori di recupero. Nel 2006 è stato creato il Parco della Santissima, oggi curato da un gruppo di volontari, e nel 2010 tutto il complesso è stato acquistato dal Comune, che nel 2022 ha avviato nuovi lavori di restauro, tra cui quello degli affreschi dell’abside attribuiti a Paolo da Caylina il Giovane. Il comitato Santissima nel Cuore, che aveva già partecipato al censimento 2020, torna a far votare il complesso, auspicando la realizzazione di tutti i lavori necessari e per rendere più conosciuto questo luogo identitario per Gussago.

Ampiamente segnalato in Lombardia anche il Liceo Classico Severino Grattoni – IIS Galilei di Voghera, in provincia di Pavia. Fondato nel 1861, il Regio Ginnasio è divenuto sin dagli inizi un punto di riferimento per la cultura cittadina, connettendo in modo proficuo storia ed educazione. L’istituzione è intitolata alla figura di Severino Grattoni (1815-1876), architetto già noto per la progettazione del traforo del Frejus, il cui busto posizionato all’ingresso dell’edificio accoglie gli studenti tutte le mattine. Di grande pregio sono gli strumenti scientifici d’epoca conservati nelle aule di chimica e fisica. L’architettura del plesso scolastico, in stile neoclassico, evoca il gymnasion delle antiche città greche, luoghi dove i giovani potevano occuparsi di letteratura, filosofia e sport. A sostegno della candidatura di questo luogo si schiera il comitato “I Severini”, composto da alunni attuali, ex studenti e insegnanti, che sottolinea l’importanza di tutelare la storica sede del liceo classico attraverso interventi di manutenzione e riqualificazione degli spazi esterni, nonché la riorganizzazione espositiva degli strumenti scientifici di laboratorio. I volontari del FAI dell’Oltrepò pavese sostengono questo luogo al censimento in corso.

 

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