Una delle più antiche case svizzere di cioccolato, CimaNorma, tornerà a produrre nel suo edificio originale nella Valle di Blenio in Ticino. La riapertura, prevista per Natale 2025, segna un nuovo capitolo per un marchio storico che ha servito l’esercito svizzero e il Vaticano.
La storica Fabbrica del Cioccolato CimaNorma riaprirà le sue porte precisamente a Torre. Un atteso evento che segna il ritorno alle origini di uno dei marchi più prestigiosi del cioccolato svizzero.
A raccontare questa importante novità e Tio.ch che torna indietro nel tempo sottolineando come venne “fondata nel 1903 dalla famiglia Cima a Dangio-Torre, CimaNorma divenne rapidamente un simbolo di eccellenza. Sotto la successiva guida della famiglia Pagani, il marchio raggiunse il suo apice, servendo clienti d’élite come l’Esercito svizzero, la nobiltà europea e il Vaticano. La sua fama ha portato il nome del cioccolato svizzero ben oltre i confini nazionali, prima che l’azienda chiudesse i battenti nel 1968″.
L’edificio storico della fabbrica, oggi al centro di “un meticoloso restauro, si conferma come un potente testimone del savoir-faire e del patrimonio industriale svizzero. La sua imminente riapertura non rappresenta solo la rinascita di un marchio, ma anche quella di un’istituzione culturale e di un’eredità di valore”, si legge.
A guidare questa rinascita è Abouzar Rahmani, fondatore e CEO di FoodYoung. Con una solida eredità familiare nel settore alimentare e immobiliare, Rahmani ha costruito una piattaforma di innovazione integrata tra Svizzera e Stati Uniti, con l’obiettivo di introdurre nel mondo alimenti di nuova generazione.
“CimaNorma è più che cioccolato: è una storia di patrimonio svizzero, lusso e perseveranza,” ha dichiarato Rahmani. “Dalle sue radici storiche a Dangio-Torre alla sua presenza internazionale, stiamo reintroducendo CimaNorma come la massima espressione del cioccolato svizzero: autentico, raffinato e senza tempo”.