Non solo gli agricoltori che subiscono danni causati dai cinghiali potranno, provvisti di licenza, abbattere gli ungulati. Ma adesso potranno essere indicati due nominativi di persone abilitate per rendere ancor più efficace la lotta a questi animali che tanti danni stanno causando alle colture. E così dopo aver previsto la caccia di selezione al cinghiale tutto l’anno anche con visore notturno e la facoltà di posizionare piccole quantità di cibo per attrarli, ora Regione Lombardia ha previsto questa novità.
E i numeri più di ogni altro elemento certificano l’allarme in corso. La provincia di Como è quella che nel 2021 ha visto il maggior numero di abbattimenti: ben 3.876 su un totale regionale di 12.972 mila. Un dato sempre in crescita nel corso degli anni visto che si è passati dai 1.916 del 2019 ai 2.189 del 2020. A questo numero vanno aggiunti anche quelli abbattuti all’interno di parchi e riserve. In tal caso vanno seganalati i 72 nel Parco Spina Verde, addirittura 396 nel parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate (tra Como e Varese), e i 42 nella Riserva Naturale Lago di Piano.
“Questa nuova misura – ha affermato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi – conferma la volontà di Regione di attivare ogni misura possibile per incrementare ancora di più il contenimento del cinghiale nell’ottica della difesa delle coltivazioni e della sicurezza delle comunità locali”.