L’imminente chiusura del centro di via del Dos ha infiammato le ultime ore di campagna elettorale. Duri e serrati i botta e risposta tra i genitori, fruitori dei servizi offerti dalla Cooperativa Colisseum (i fatti) e i politici che a vario titolo sono intervenuti per far sentire le loro ragioni (l’approfondimento). E così dopo le ultimissime dichiarazioni di Giordano Molteni che ha invocato le responsabilità dei consiglieri Dem che votarono le indicazioni del Consiglio sul tema (qui l’attacco del candidato di centro destra), ecco la replica direttta di Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco, consiglieri comunali uscenti e candidati alle elezioni del 12 giugno.
“Dottor Molteni, siamo seri, l’unica maschera da gettare è quella del centrodestra comasco. I suoi partiti stanno sfrattando un servizio importante per centinaia di comaschi, anziani, disabili e fragili. Già questo non vi fa onore, evitiamo i biechi scaricabarile. Il consiglio, unitamente a noi consiglieri del Pd, ha solo votato le modalità per fare la gara, disincagliare una situazione ferma da tempo e assicurare lo svolgimento del servizio anche in futuro. I passi successivi erano un compito affidato alla sorveglianza della giunta. Così è stata anche la scelta di intimare alla cooperativa Colisseum di sgomberare da Via del Doss, fatta nello stesso giorno in cui la sospensiva della gara fatta da Anac rendeva evidente che anche un eventuale nuovo gestore non avrebbe potuto iniziare a rendere il servizio immediatamente. Il tutto danno degli utenti e delle loro famiglie. Sono passati sette mesi dal voto: la responsabilità è interamente vostra, del centrodestra” dichiarano Lissi e Guarisco.
“Ricordiamo che la destra di Landriscina (che è la stessa destra di Molteni: stesse facce, stessi nomi) ha tirato a campare a colpi di proroghe su via del Dos. Questo nonostante la proposta di project financing della cooperativa nel 2018. Con la diffida da parte del Comune, siamo all’apice di anni di immobilismo e di opportunità sprecate per potenziare e stabilizzare un servizio di valore come quello erogato da Colisseum. In tutto questo la colpa dei consiglieri di opposizione quale sarebbe? Non è la minoranza ad aver condannato Como e i comaschi al vuoto. Negli ultimi cinque anni la destra ha affossato Como. Su questo non c’è maschera da calare: i danni fatti sono sotto gli occhi di tutti e i comaschi non sono degli ingenui. Ci vediamo domenica, quando la città potrà finalmente dimenticare la stagione amministrativa deprimente appena chiusa” concludono i Dem.
LA POSIZIONE DEL COMUNE
Con comunicazione del 29 dicembre 2021 il termine della concessione è stato fissato al 31 luglio 2022; nella stessa si faceva espresso riferimento alla gara per la selezione del concessionario del servizio che sarebbe stata indetta. Colisseum – a mezzo PEC – ha accettato espressamente il contenuto della comunicazione.
La procedura di gara emessa dal Comune di Como – approvata all’unanimità (con tre astensioni) dal Consiglio comunale il 16 novembre 2021 – si sarebbe conclusa il 6 giugno 2022. Se Colisseum avesse partecipato alla gara e avesse consentito ad altri soggetti di poter partecipare, ci sarebbe stata l’aggiudicazione del servizio con relativa continuità. Purtroppo il ricorso presentato ad ANAC dalla cooperativa ha causato la sospensione della gara.
L’Amministrazione non si sente quindi responsabile di quanto sta accadendo e condivide l’amarezza delle conseguenze di questo comportamento di Colisseum, che causa un ritardo nella concessione della struttura con enorme disagio per le famiglie degli utenti. A breve inizieranno i lavori – già programmati – per il rifacimento della centrale termica e la sistemazione dell’unità di trattamento dell’aria a servizio della piscina.