“La stragrande maggioranza dei nuovi contratti firmati in provincia sono a tempo determinato, discontinui, precari e con salari bassi». A dirlo è Umberto Colombo, segretario provinciale della Cgil, durante il suo intervento all’assemblea provinciale dei delegati.
“La qualità delle condizioni del lavoro sta peggiorando: se non ci sarà un’inversione di tendenza, rischiamo di avere guai seri sul nostro territorio” ha aggiunto durante la sua relazione introduttiva, di fronte a circa 300 persone riunite nella sala medioevo di Olgiate Comasco.
“La strada non è l’abbassamento delle tutele dei lavoratori – ha continuato – bisogna investire in percorsi professionalizzanti e qualificanti, a partire dai più giovani. Le disuguaglianze stanno aumentando e le conseguenze rischiano di finire sulle spalle della società civile”. Dopo aver messo in luce la correlazione fra precariato e infortuni, Colombo ha sottolineato la mobilitazione locale contro la guerra, in linea con la missione di Como città messaggera di pace. “Siamo state fra le prime città a muoverci – ha precisato – e bisogna andare avanti». Infine, ha rimarcato il percorso compiuto insieme con la società civile e le associazioni, presenti in gran numero all’assemblea (erano undici). «Vogliamo camminare insieme – ha concluso – ovviamente, ognuno con la propria specificità e autonomia. Ma, è importante costruire insieme un percorso”.
L’incontro è stato aperto dai saluti del sindaco di Olgiate Comasco Simone Moretti. A seguire, dopo la relazione del segretario della Cgil lariana Umberto Colombo, sono intervenuti le associazioni locali e i delegati. È intervenuto Massimo Balzarini, segreteria Cgil Lombardia. Ha chiuso Nicola Marongiu, Cgil nazionale. L’assemblea s’inserisce all’interno di vari incontri pubblici tenuti nei territori che si concluderanno con la manifestazione di sabato 18 giugno a Roma.