“Se perfino la proposta di una tassa sui bus turistici in ingresso a Como andasse a buon fine, sarebbe l’ennesima proposta fatta da me oltre 10 anni fa che vedrò realizzata. Probabilmente per la mia maggioranza del tempo ero decisamente troppo avanti”. Nemo propheta in patria Stefano Molinari, allora assessore alla Mobilità (giunta Bruni) oggi coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.
Molinari è intervenuto in queste ore commentando gli interventi spiegati dall’oggi successore Enrico Colombo. Come raccontavamo nei giorni scorsi Colombo ha fatto diversi annunci: lo spostamento definitivo dei pullman turistici da piazza Roma, da anni ormai affollata oltre limite dai bestioni, come abbiamo segnalato anche recentemente. Contestualmente al trasloco dei mezzi nell’area adiacente l’ex Hotel Continental (ora B&B Hotel Como City Center, ndr) in viale Innocenzo, sempre per i bus turistici è stato ufficializzato l’arrivo di “una tariffa da pagare per l’accesso a Como perché finora non versavano un euro nelle casse comunali”. Inoltre si è saputo che a fine ottobre il l’Agenzia Tpl di Como, Varese e Lecco riunirà i soci (le amministrazioni) per un adeguamento dei biglietti di viaggio. stimato intorno all’8% (qui le anticipazioni di Colombo).
Commenta poi con meno sarcasmo Molinari: “Assurdo invece l’aumento del biglietto dei bus di linea, come sono assolutamente contrario all’aumento effettuato da Trenord. In un momento di grande difficoltà economica per le famiglie, i lavoratori, gli studenti bisognerebbe agire esattamente al contrario. Si prenda esempio dalla Spagna in cui in questo frangente la decisione è stata quella della gratuità per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico e il dimezzamento dei prezzi sugli abbonamenti”.