La pazienza dei residenti di Civiglio è finita. E così lunedì sera, quando mancheranno pochi giorni a un anno esatto dalla frana che ha sostanzialmente isolato la zona, determinando la chiusura della principale strada di accesso all’abitato da Como, gli abitanti della frazione saranno in consiglio comunale a protestare. O, in una versione ‘ingentilita’, almeno a chiedere al sindaco e alla giunta una indicazione definitiva sul promesso avvio dei lavori per il ripristino della viabilità.
La vicenda, come noto, risale al 15 maggio 2024, quando, dopo il maltempo che colpì il Comasco, uno smottamento invase la carreggiata determinandone la chiusura totale al traffico. A complicare le cose c’è stato poi il mancato accordo dell’amministrazione con la proprietà del terreno a monte. E così, dopo mesi di tensioni e ultimatum, la palla è tornata a Palazzo Cernezzi.
Il Comune, infatti, con la promessa di rivalersi poi sui privati, ha avviato le procedure per liberare finalmente la via e mettere in sicurezza l’area della frana. A oggi però, tra messa a punto del progetto da 300mila euro, indagini geologiche e vari tempi tecnici, gli interventi non sono ancora partiti (anche se l’ultima scadenza annunciata dal Comune era per il mese di maggio). Così, dopo quasi 12 mesi, ora i disagi e l’insofferenza sono arrivati oltre il livello di guardia.
Dunque, ecco scattare il tam tam social, con l’appello alla presenza in consiglio comunale che ha chiamato a raccolta i residenti di Civiglio. Uno dei messaggi rende bene il clima: “A tutti quelli che hanno interesse alla riapertura della via per Civiglio, a tutti coloro che pensano che meritiamo risposte e rispetto, chiediamo di venire in consiglio comunale, lunedì prossimo 28 aprile, alle ore 19:00, per chiedere risposte alla nostra lettera inviata al sindaco, tre mesi fa, il 27 gennaio scorso, a cui è seguito un sollecito il 6 marzo; domande a oggi rimaste ancora inascoltate…”.