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Como, nuovo accordo Comune-Questura per l’accesso diretto della Polizia alle telecamere sullo stadio

Si rafforza la collaborazione tra Comune di Como e Questura per la sorveglianza tramite telecamere dello stadio Sinigaglia e delle aree esterne. I due enti hanno firmato una nuova convenzione che di fatto dettaglia meglio l’accesso alle immagini del sistema di videosorveglianza comunale, composto globalmente da 118 telecamere, delle quali 8 sono appunto dislocate nell’area dell’impianto sportivo per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela del patrimonio pubblico privato.

E’ stata l’amministrazione comunale a manifestare la volontà di ampliare la collaborazione con l’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza in occasione delle manifestazioni sportive all’interno dello stadio Sinigaglia, in concreto attraverso l’accesso diretto della Questura di Como diretto alle immagini e/o registrazioni all’impianto di videosorveglianza installate all’interno dell’impianto e nell’area perimetrale esterna. C’era però da disciplinare l’accesso diretto ai filmati da parte della Questura di Como attraverso un accordo che determinasse in modo trasparente le rispettive responsabilità soprattutto sul fronte della privacy.

Dunque il 3 luglio scorso il Comandante Polizia Locale ha inviato al Questore di Como la bozza di convenzione per l’accesso alle immagini e/o registrazioni del sistema di videosorveglianza dell’area dello stadio Sinigaglia, elaborata d’intesa con il Responsabile di Protezione dati del Comune di Como. Il 28 agosto successivo è poi arrivata risposta positiva della Questura sulla bozza che fissa la “contitolarità per l’utilizzo del sistema di videosorveglianza comunale” puntato sullo stadio, giusto con qualche modifica accolta da Palazzo Cernezzi.

Ora l’ok finale alla nuova intesa, con la Questura che, inoltre, “al fine di garantire un sempre più incisivo contrasto della criminalità ed una maggiore sinergia di intervento immediato delle Forze di Polizia dislocate sul territorio, anche avvalendosi delle nuove tecnologie” ha chiesto di poter avere accesso all’intero sistema di telecamere cittadine. Per questo è stato dunque dato mandato al Comandante della Polizia Locale ed al dirigente del settore Smart City di Palazzo Cernezzi di verificare la fattibilità tecnica ed amministrativa necessari per consentire alla Questura “di accedere alle immagini e/o registrazioni di tutti gli impianti del sistema di videosorveglianza di proprietà comunale”.

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