Era passata un po’ in sordina l’elezione a presidente della Commissione di controllo su Como Acqua del sindaco di Casnate, Fabio Bulgheroni (fino a poche settimane fa in Fratelli d’Italia, poi uscito in aperta contestazione della candidatura a presidente della Provincia di Pierluigi Mascetti da parte del centrodestra).
In particolare, era rimasto un po’ in sospeso la questione della “strana” astensione del Comune di Como, rappresentato al momento del voto dall’assessore al Bilancio Adriano Caldara (Lega).
Ora è lo stesso Caldara a fornire spiegazioni sulla propria scelta. E dalle sue parole emerge nitidamente la netta contrarietà del Comune di Como a votare il nuovo presidente della Commissione di controllo su Como Acqua prima che si svolgessero le elezioni provinciali, in programma peraltro già domani 31 ottobre. Va tenuto presente, inoltre, che alla guida della stessa Commissione prima di Bulgheroni era proprio Maria Rita Livio.
“Livio – specifica Caldara – si è dimessa 8 giorni fa dalla presidenza della Commissione, essendo in scadenza anche nel suo ruolo a Villa Saporiti. Subito dopo è stata convocata la riunione per l’elezione del nuovo presidente della Commissione, fissata e poi svolta giovedì scorso. Io ho partecipato in rappresentanza del Comune di Como”.
“In avvio di riunione – ricorda l’assessore al Bilancio di Palazzo Cernezzi – chiesi il rinvio della votazione sul nuovo presidente della Commissione di controllo visto che al prossimo presidente della Provincia, che sarà comunque eletto già domani e che è componente di quella Commissione, sarebbe stata negata sia la possibilità di votare il presidente di Commissione, sia quella di esserne eletto come accaduto in precedenza a Maria Rita Livio. Non ne ho fatto una questione di bandiera, ma di principio”.
“Chiesi il rinvio anche soltanto di una settimana o di una decina di giorno della votazione sul nuovo presidente della Commissione di controllo su Como Acqua – ribadisce Caldara – perché mi sembrava necessario evitare l’esclusione dell’ormai prossimo nuovo presidente della Provincia in una scelta di rilievo. La mia proposta è stata votata ma purtroppo non è passata”.
“Dunque – chiude l’assessore di Palazzo Cernezzi – si è andati avanti ed è stato eletto Bulgheroni (10 votanti in rappresentanza delle varie zone della provincia: 8 a favore del sindaco di Casnate e 2 astenuti tra cui appunto Como, ndr). Sarebbe bastato rinviare il voto ai primi di novembre per dare la possibilità al nuovo presidente della Provincia, chiunque sarà, di partecipare a quella scelta. Non è accaduto e sinceramente il tutto mi è parso non corretto. Ecco perché al momento di votare il presidente della Commissione in sostituzione di Maria Rita Livio mi sono astenuto”.
Un commento
evidentissimo professor, assessore Caldara , ho spiegato in quella sede quali fossero le motivazioni , non era opportuno lasciare la sede vacante, e spiegai altrettanto bene come avvenne l’elezione di Maria Rita Livio a presidente della commissione.
chiesi persino se il comune di Como volesse la presidenza e mi è stato riposto, no grazie.
Quanto a presunte scorrettezze , non mi pare debba prendere lezioni da chi con scuse assurde ha ritardato il processo di fusione di oltre un anno.
evidentissimo assessore , contnui pure sorseggiare una tisana , meglio se di colore verde, aiuta recitare il solito mantra perpetuo.
Buon lavoro .