Alla fine l’aumento delle tariffe del servizio idrico integrato gestito di Como Acqua è passato.
A decidere, nel pomeriggio di oggi, la Conferenza dei Sindaci dell’ATO di Como che racchiude tutti i Sindaci della Provincia di Como.
Per quanto riguarda i numeri: 117 i votanti, 71 i favorevoli (55%), 16 i contrari (9%), ben 30 gli astenuti (24%).
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In sostanza, sulla base della proposta dell’Ufficio d’Ambito d’intesa con il gestore del servizio, l’aumento tariffario nel periodo 2020-2023 sarà del 5% ripartito tra 2021 (+1%), 2022 (+3%), fino a raggiungere il 5% finale e complessivo nel 2023 rispetto alle tariffe del 2019.
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Ora, sulla base del parere vincolante espresso oggi dalla Conferenza dei sindaci dell’Ato, sarà il Consiglio provinciale a dover approvare definitivamente le tariffe che saranno applicate per tutti i Comuni della Provincia di Como (ad eccezione di Como, Cernobbio e Brunate).
2 Commenti
Non trovo tanto sconcertante i Sindaci che hanno votato a favore dell’aumento delle tariffe quanto quelli che si sono astenuti. Cosa significa astenersi? Che non sono d’accordo con l’aumento delle tariffe o che sono d’accordo? O significa che di quanto i loro cittadini dovranno pagare non gliene frega nulla? Più probabilmente, sono consapevoli che, a queste condizioni, non sia la soluzione migliore ma per non indisporre i segretari dei loro partiti di riferimento hanno preferito astenersi.
In ogni caso sarebbero stati ininfluenti. C’è chi ininfluente ci nasce e …..c’è chi preferisce rimanerci!
Come dice una pubblicità passata sulla televisione locale, “Como acqua da valore all’acqua” e noi paghiamo e continueremo a pagare sempre di più…..