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Como, alberi in dono alle scuole che restano aperte: “Continueremo a lottare per tenerle vive. Un sindaco che non sostiene la cultura non fa la scelta giusta” (VIDEO)

Una battaglia lunga e difficile, nata per necessità e cresciuta con determinazione, che oggi si traduce in una vittoria piena. A Como, i genitori dei bambini iscritti ai plessi scolastici Nazario Sauro di via Perti e Luigi Carluccio di via Volta hanno celebrato con un momento di festa e raccoglimento la riapertura delle prime classi, dopo mesi di incertezze e dopo le due sentenze del Tar che hanno annullato le delibere comunali di chiusura.

Il presidio, organizzato dall’associazione Nova Como, ha visto un’ampia partecipazione di famiglie, insegnanti, cittadini ed esponenti politici. Palloncini colorati, cartoncini a forma di smile e persino un dono simbolico, due alberi piantati davanti agli istituti, hanno reso la giornata una vera festa di comunità.

“Oggi siamo qui per dare un contributo al percorso che ci ha visti lottare per mantenere aperte le scuole di via Perti e della Carluccio – dichiara Vincenzo Falanga, presidente dell’associazione Nova – Regaliamo alle due scuole un albero ciascuna, simbolo delle radici del quartiere e della resilienza civica. È stato un anno difficile, ma ce l’abbiamo fatta. Oggi il sorriso dei nostri figli è pieno, non più a metà”.

Un sentimento condiviso anche da Teresa Minniti, vicepresidente dell’associazione: “Questa è una vittoria dei bambini, del quartiere e della giustizia. La chiusura di una scuola non è mai una scelta giusta: è miope e cieca. Non lo è quando viene giustificata dal calo demografico e non lo è quando il tema dell’’inverno demografico’ viene usato strumentalmente per giustificare scelte politiche. Oggi invece festeggiamo: bentornata scuola, viva la scuola”.

Tanta emozione anche da parte delle famiglie. Chiara Mercuri, mamma di una bambina della Sauro, racconta: “Abbiamo preparato degli smile simbolici per i bambini, per ripartire con felicità dopo la grande paura che la scuola potesse chiudere. Mia figlia era molto preoccupata: si chiedeva se avrebbe perso le sue maestre e i suoi amici. Fortunatamente, grazie alla lotta comune, oggi siamo ancora qui. Sono orgogliosa e felice”.

Le insegnanti, visibilmente commosse, hanno voluto ringraziare le famiglie. Daniela Parisi, maestra e referente della Nazario Sauro, aggiunge: “Grazie ai genitori che hanno creduto in noi, nel nostro progetto e in questa scuola. Abbiamo fatto gruppo, abbiamo fatto villaggio: ed è questo il messaggio più importante per i bambini. L’anno scorso hanno sofferto, ma oggi ripartiamo con un segno che resterà: gli alberi piantati rappresentano nascita e casa. Siamo davvero felici di essere qui. All’inizio temevamo che questo nuovo anno scolastico potesse iniziare altrove, e invece siamo a casa nostra. Tra queste mura sono passate generazioni e noi continueremo a lottare per tenerla viva. Un sindaco che non sostiene cultura, scuola e giovani non può fare una scelta giusta. Per questo siamo qui e auguriamo a tutti un buon inizio”.

Anche dal fronte politico sono arrivati numerosi messaggi di sostegno. La consigliera comunale del Pd, Patrizia Lissi, sottolinea: “Per anni si è ripetuto ‘la chiudiamo, la chiudiamo’: così i genitori cosa potevano fare? Ora la riapertura della prima è già una vittoria. Sono convinta che l’anno prossimo, se verrà garantita maggiore stabilità, più famiglie saranno invogliate a iscrivere i figli. Un genitore ha bisogno di certezze, non di precarietà”.

Il segretario cittadino dem, Daniele Valsecchi, ha parlato di “un momento di gioia e felicità. Oggi ci sono i palloncini, gli smile preparati per i bambini che stanno giocando, ed è davvero una festa. Questa è una vittoria: aver tenuto aperta la scuola significa salvaguardare non solo un percorso didattico, ma anche uno spazio di socialità, un elemento fondamentale della rete di questa città”.

Anche il consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia, Sergio Gaddi, ha voluto essere presente: “Essere qui oggi ha un valore simbolico, perché alle volte la presenza dà sostanza all’azione. In questo caso, la mancata chiusura delle scuole rappresenta una grande vittoria. È una vittoria soprattutto dei genitori, che hanno dimostrato come, compattandosi e senza paura di fronte a scelte folli dell’amministrazione, si possano ottenere risultati concreti”.

L’eco della giornata è stata tutta nel segno della comunità. Minniti ha ricordato le parole di una bambina, Carlotta, scritte mesi fa: “Mi dispiacerebbe lasciare la mia scuola perché è bellissima. Mi sentirei triste. Mi piacciono le maestre, i compagni e mi piace stare in quest’ambiente. Ti voglio bene, scuola”.

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