“Non si può liquidare la situazione con una alzata di spalle e scaricare il problema su famiglie e persone già molto sofferenti”. Così Europa Verde della provincia di Como accusa il Comune capoluogo.
Il tema è “l’emergenza educatori nella nostra provincia e in particolare nel Comune di Como”. E ancora: “Servizi e Istituzioni finora hanno fatto poco per tentare di risolvere questa ormai cronica carenza di personale, a discapito dell’assistenza rivolta soprattutto a pazienti anziani fragili o portatori di inabilità”.
Con un attacco preciso: “Servizi e Istituzioni finora hanno fatto poco per tentare di risolvere questa ormai cronica carenza di personale, a discapito dell’assistenza rivolta soprattutto a pazienti anziani fragili o portatori di inabilità”.
Ecco la nota completa, diffusa in serata:
E’ emergenza educatori nella nostra provincia e in particolare nel Comune di Como.
Servizi e Istituzioni finora hanno fatto poco per tentare di risolvere questa ormai cronica carenza di personale, a discapito dell’assistenza rivolta soprattutto a pazienti anziani fragili o portatori di inabilità.
Gli educatori, per i quali è richiesto oggi un titolo universitario, sono pochi , sotto pressione e spesso malretribuiti, eppure sono indispensabili per educativi/riabilitativi su varie tipi di utenti, il cui numero cresce esponenzialmente.
Al di là dei necessari chiarimenti legislativi su titoli e requisiti professionali, la dimensione del problema oggi è grave su tutto il territorio provinciale e gravissima nel Comune di Como, tale da richiedere un intervento immediato e non più rinviabile da parte dell’intero sistema istituzionale comasco.
Non si può liquidare la situazione con una alzata di spalle e scaricare il problema su famiglie e persone già molto sofferenti.
Una delle certezze che ci ha lasciato la pandemia è che la sanità e il sociale hanno bisogno di una attribuzione di risorse nuove e diverse dal passato, in grado di ribaltare completamente la logica dei tagli che ha accompagnato buona parte degli ultimi vent’anni e di una attenzione maggiore ai bisogni di chi è in difficoltà.
Chiediamo pertanto alle Amministrazioni e ai Servizi competenti:
l’immediata verifica e un aggiornamento delle risorse disponibili;
l’ adozione urgente di strategie correttive e compensative;
una programmazione e progettazione condivisa con gli altri enti e servizi coinvolti.
Covid 19 dovrebbe aver dimostrato anche ai sassi la necessità di una nuova stagione di relazioni istituzionali, per rispondere in modo non emergenziale ma programmatico ai nuovi bisogni che sono emersi nella società, in particolare dopo la pandemia.
Europa Verde Provincia di Como – referenti Educazione
Liliana Boninsegna
Giovanna Foa
Antonella Grianta
Lucia Landriscina
Silvio Previtera
Lucia Tajana
IL Portavoce provinciale Europa Verde Como
Massimo Capozziello
Un commento
Massima considerazione per le iniziative di Europa Verde. Hanno compreso, e questa iniziativa è la dimostrazione, che la difesa del sistema ambiente non può prescindere dall’evoluzione virtuosa del sistema economico e di quello sociale. A differenza dell’ambientalismo rivoluzionario dell’ultima ora, un po’ anarcoide e alquanto cialtrone, perseguono un ambientalismo riformista attento agli equilibri dello sviluppo economico e alla salvaguardia del benessere collettivo. Per questo motivo mi chiedo perché a Como, che Salvini definì il suo laboratorio, anche Europa Verde non possa entrare in quella squadra riformista che con tanta fatica ma con tanto entusiasmo si sta creando?