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Como, attacco FdI: “Rapinese manda via i produttori dal Mercato Coperto, inammissibile. E’ ostile coi comaschi”

Dura presa di posizione di Fratelli d’Italia in una nota diffusa in queste ore. La questione sollevata dai meloniani comaschi riguarda il Mercato Coperto di via Mentana, in città. Secondo quanto riferisce il partito infatti: “Le aziende del Mercato Coperto, rappresentate dal Consorzio Mercato Agricoltori Comaschi (CoMAC), sono state informate della scadenza della concessione con una comunicazione ufficiale del 14 giugno 2024. Questo avviso, con scadenza al 31 luglio 2024, impone agli operatori di liberare gli stalli senza offrire soluzioni temporanee o definitive, causando un grave danno economico e sociale agli esercenti che da anni operano nel mercato”.

Aggiungono: “La maggior parte delle aziende presenti al Mercato Annonario non ha possibilità di vendere i propri prodotti altrove, e alcune, come quelle ortofrutticole, hanno già messo a dimora piante i cui prodotti non potranno essere venduti a causa della chiusura del mercato proprio nel pieno della stagione produttiva. Aziende con dipendenti a carico rischiano di doverli licenziare, lasciando intere famiglie senza sostentamento. Nell’altra parte del mercato, vi sono diversi stalli vuoti che potrebbero ospitare altri banconi, ma l’Amministrazione non ha fornito soluzioni in merito”.

E dunque: “Invitiamo l’Amministrazione a fornire trasparenza e chiarezza riguardo al cronoprogramma dei lavori, affinché le aziende agricole possano pianificare e organizzare le loro attività di conseguenza, tenendo a sottolineare che il Mercato Annonario è l’unico luogo nel quale possono vendere i loro prodotti e che ad esso non esistono alternative”.

ECCO IL COMUNICATO COMPLETO

Fratelli d’Italia esprime la sua ferma condanna per l’ingiustizia subita dalle aziende agricole del Mercato Annonario di via Mentana, alle quali è stata tolta arbitrariamente la possibilità di lavorare, senza che il Sindaco e l’Amministrazione Comunale abbiano fornito loro alcuna alternativa né informazioni chiare sulle tempistiche dei lavori di ristrutturazione.

Le aziende del Mercato Coperto, rappresentate dal Consorzio Mercato Agricoltori Comaschi (CoMAC), sono state informate della scadenza della concessione con una comunicazione ufficiale del 14 giugno 2024. Questo avviso, con scadenza al 31 luglio 2024, impone agli operatori di liberare gli stalli senza offrire soluzioni temporanee o definitive, causando un grave danno economico e sociale agli esercenti che da anni operano nel mercato.

Denunciamo con forza l’assenza di un piano organizzato da parte del Sindaco Alessandro Rapinese e dell’Assessore al Commercio Michele Cappelletti. Non è accettabile che, a fronte di necessari interventi edilizi e impiantistici, non sia stata predisposta una soluzione di continuità per gli imprenditori, né una chiara comunicazione sulle modalità e tempistiche degli stessi lavori. Questo atteggiamento di superficialità e mancanza di rispetto verso i lavoratori e le loro famiglie è inaccettabile.

È inammissibile che, in questi due anni di amministrazione, non sia stato indetto un bando per la riassegnazione degli spazi, magari mettendo a carico dei vincitori le spese di adeguamento degli impianti. Ora, senza fondi a bilancio per gli interventi necessari né un bando pronto, l’Amministrazione si appresta a lasciare i locali inutilizzati per un periodo indefinito oltretutto precludendosi gli incassi derivanti dall’occupazione degli stalli, dimostrando incapacità ed inefficienza nella gestione del patrimonio comunale.

Secondo la deliberazione della Giunta Comunale n. 36 del 14 febbraio 2024, il Comune di Como ha accolto la richiesta del CoMAC di continuare a esercitare nell’area dedicata del Padiglione produttori fino al 31 luglio 2024, nelle more della riorganizzazione del mercato. Tuttavia, nonostante la concessione temporanea, il Comune non ha ancora avviato una procedura ad evidenza pubblica per l’assegnazione degli stalli, evidenziando ulteriormente l’inefficienza amministrativa.

La maggior parte delle aziende presenti al Mercato Annonario non ha possibilità di vendere i propri prodotti altrove, e alcune, come quelle ortofrutticole, hanno già messo a dimora piante i cui prodotti non potranno essere venduti a causa della chiusura del mercato proprio nel pieno della stagione produttiva. Aziende con dipendenti a carico rischiano di doverli licenziare, lasciando intere famiglie senza sostentamento. Nell’altra parte del mercato, vi sono diversi stalli vuoti che potrebbero ospitare altri banconi, ma l’Amministrazione non ha fornito soluzioni in merito.

L’attività commerciale rappresenta una componente essenziale del tessuto economico e sociale della città di Como. Fratelli d’Italia chiede che l’Amministrazione Comunale si attivi immediatamente per trovare soluzioni alternative che permettano agli agricoltori di proseguire il loro lavoro senza interruzioni. È fondamentale che si instauri un dialogo costruttivo con tutte le parti coinvolte, al fine di pianificare interventi che rispettino le esigenze degli esercenti e garantiscano la continuità delle loro attività. Inoltre, è necessario tutelare le aziende del territorio che lavorano a “chilometro zero”, garantendo così la sostenibilità e la valorizzazione delle eccellenze locali.

Invitiamo l’Amministrazione a fornire trasparenza e chiarezza riguardo al cronoprogramma dei lavori, affinché le aziende agricole possano pianificare e organizzare le loro attività di conseguenza, tenendo a sottolineare che il Mercato Annonario è l’unico luogo nel quale possono vendere i loro prodotti e che ad esso non esistono alternative.

Per l’ennesima volta Alessandro Rapinese dimostra la sua ostilità nei confronti dei comaschi: Fratelli d’Italia rimane al fianco delle aziende presenti all’interno del Mercato Annonario e di tutti gli operatori economici di Como, garantendo il proprio impegno per difendere i loro diritti e tutelare le loro attività, fondamentali per la vitalità e lo sviluppo della città.

Firmato:

Stefano Molinari – Presidente provinciale Fratelli d’Italia

Sergio Zauli – Coordinatore cittadino Fratelli d’Italia

Monica Colacicco – Responsabile provinciale Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia

Lorenzo Cantaluppi – Capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Como

Tony Tufano – Consigliere comunale di Fratelli d’Italia

© RIPRODUZIONE RISERVATA

57 Commenti

  1. Basterebbe trovare un area adibirla con strutture come tendoni utilizzati per le emergenze ed avviare subito la ristrutturazione di via mentana ..nel 2024 si puo’ fare ..e caro rapinese ricordati che la città non è tua tu sei lì per amministrarla al meglio se non ne sei in grado dimettiti..tu e la tua giunta….

    1. Rosicare per cosa? Per una giunta che non fa nulla di nulla di nulla di più che chiudere tutto ciò che si può chiudere senza progetti o alternative? Mah, contento tu.

      1. E preciso che non sono di Como ma da lontano a scompisciarmela addosso, non so perché il news reader di Google mi proponi le cronache comasche ma sono davvero gustose le diatribe tra voi e il ducetto di EMME che vi siete autoimposti per anni n. 5.
        Ma ribellatevi è concedere i una giunta che non faccia nulla come al solito ma che abbia un ufficio PR decente.

  2. Anche se non pagassero…fanno un servizio ai cittadini offrendo prodotti di qualità superiore a un prezzo concorrenziale..Il comune dovrebbe sovvenzionare questo tipo di servizio alla popolazione. Il km zero va preservato..la verità è che Rapinese vorrebbe rendere un luogo per turisti anche il mercato…il ducetto provoca reazioni negative anche da chi lo sostiene. La verità è che Como è una città amministrata male da decenni. Le periferie fanno schifo,la città turistica peggio gestita dello stivale…in due parole una vergogna. Non ci sono idee, non c’è inclusività, il minimo sindacale per fare andare avanti il business legato alle vie del centro.
    Poi sta insopportabile litania del provinciale chiuso a palazzo Cernezzi, beh esca dal suo guscio…vada a Rebbio,Ponte Chiasso, Camerlata ecc..ma tanto un ducetto cosa penserà se non che sono ormai luoghi di immigrati e quindi è giusto abbandonarli sempre più, ma chi non ha idee non include e non riqualifica e se non ci sono abbastanza soldi da decenni è perchè qualcuno…

  3. Può anche essere vero che alcuni gestori non hanno pagato, dai la possibilità di fare un piano di rientro, invece ammazza tutti. Non conosco altra persona più arrogante. Invece di fare il protagonista sistema tutto quello che hai promesso in campagna elettorale a cominciare da una città pulita, che pulita non è di sicuro

  4. La codardia dei suoi accoliti in comune è imbarazzante lasciatelo solo questo essere sta facendo di tutto per farci sprofondare
    CHIAMIAMO L’ESERCITO E DETRONIZZIAMOLO deve tornare da dove è venuto e continuare a rovinarsi da solo

  5. Rapinese è stato eletto anche con i voti di f.d.i che come al solito gioca in 2 tavoli. Rimane il fatto che i produttori locali sono un bene pubblico e del mercato coperto,ma vengono continuamente boicottati . Vogliono forse distruggere il mercato x fare l’ennesimo centro commerciale? Seguire il giro dei soldi ,forse da la spiegazione .

      1. Hanno pagato tutto, e con gli interessi. Sì, gli sono stati applicati gli interessi nonostante da anni il CONSORZIO mandasse mail in comune chiedendo a chi e come dovevano pagare gli affitti una volta scaduta la concessione ad uso gratuito. Bisogna saperle tutte le cose prima di parlare…

  6. Mi piace FDI… tutto deve restare com’è sempre, soprattutto se si tratta di loro amici o potenziali elettori. Non pagano, non c’è concorrenza nell’assegnazione delle concessioni, ecc? Chi se ne frega! Italia divisa in due: noi, a cui tutto è permesso, legale o meno, e loro, il male puro. Ma se salite sul carro di Giorgia potrete magnare pure voi! Basta poco e anche tu puoi diventare uno di noi: una camicetta nera, un po’ di cocardia e tanta voglia di fottere il prossimo!

  7. Personalmente fatico a capire. Se ci sono dei sospesi che si riscuotono. Le proroghe sono state concesse non estorte. E comunque il mercato esiste se ci sono esercenti e negli ultimi 3 anni io ne ho visti sparire troppi per non noti motivi. Vorrei però anche sapere perché l’area ristrutturata non è fruibile e cosa si aspetta per concludere messa a norma e collaudo. A vietare son bravi tutti ma a fare, realizzare, creare mi sembra che non sia capace proprio nessuno!

  8. Ma questo sindaco chi l’ha messo lì?? Non ne fa una giusta ,molto bravo andare davanti le telecamere e TV e poi che fa ?nulla gran ciarlatano ,e i comaschi ora si lamentano ,l’avete messo voi !!

  9. Come ai giardini a lago manda via la gente fa chiudere le attività e il cantiere sembra praticamente fermo tanto lui è comunque pagato dai cittadini. Continua a svuotare e a fare chiudere le attività che comunque a Como e al comune pagano affitti, concessioni e tasse varie. Rapinese è e resterà un…

    1. Le amministrazioni comunali precedenti hanno fatto più che pena , ma con questa a capo di Rapinese stiamo vedendo un ‘ arroganza senza pari ,in pratica sta distruggendo ovunque in Como , la parte nuova del mercato è ferma da non si quanti anni , mentre quella storica la vuole fare sloggiare , ma vuoi vedere che qualche grossa catena di supermercati gli ha strizzato l ‘ occhiolino !!!

      1. Perché i produttori non hanno pagato le tasse per anni, hanno ricevuto proroghe su proroghe ed ora siamo arrivati a questo punto. Per i cittadini è una perdita, ma è innegabile che certe situazioni debbano essere sistemate

        1. Un unico stallo che non ha pagato ha chiuso. Gli altri hanno regolarizzato. E comunque lei non ha capito un bel niente del problema….
          Devi chiuder eper indire una gara e ristrutturare? Bene, lo comunichi con 6 mesi di preavviso, magari con scadenza fuori dalla stagione estiva, e dai i tempi esatti di ristrutturazione e del nuovo bando di assegnazione.
          Una persona seria farebbe cosi’, ma stiamo parlando di Rapinese, quindi….
          Ad ogni modo quel che ho sentito dire al Mercato e’ che gli spazi erano prima della Provincia, ora son passati al Comune, che non ha nessuna intenzione di ristrutturarli come dovrebbe (sanare ammaloramenti, coibentare e sistemare infiltrazioni dal tetto, sistema anti incendio a norma….), e quindi chiude tutto e ciao, tanto chi se ne frega.
          Rapinese: chiudo, vieto, multo, sputo su tutto e tutti, ma di creare qualcosa di nuovo per ora niente… a parte idee misere come quella della Ticosa e soldi buttati come quelli per il Politeama.

        2. Visto che scrive “certezze” … porti le prove che non hanno pagato e le motivazioni per cui alcuni anni sono rimasti sospesi ( poi comunque saldati) altrimenti si fa più bella figura a stare zitti !

    1. Forse di ridare ordine e credibilità ad una città abbandonata a se stessa da un trentennio da destra e sinistra, non si è trovata in queste condizioni per caso.

      1. Ma’ i colpevoli di quello che scrivi ci sono?forse la categoria commercianti?
        Forse la categoria comaschi?
        Se questi nn sono,xchè nn cerchi i colpevoli fra la categoria sindaci è assimilati!!!!

  10. La gestione del commercio nel mercato coperto a Como come del resto la gestione degli spazi nel mercato sotto le mura sono da sempre un gran casino. Rapinese Sindaco non dà alternative ma chi ha beneficiato delle concessioni, delle proroghe alle concessioni e delle ri-proroghe non ha saputo e voluto proporre valide soluzioni alternative. A dire il vero, tuttavia, sul tema concessioni il povero Rapinese Sindaco ha molto da districare: inflessibile con il Consorzio Mercato Agricoltori Comaschi; giusto rigore per l’Ardita e per altre associazioni sportive ma per le concessioni a lago? I Bandi e gli Accordi tra concedente e concessionario, per esempio, consentono di gestire ristoranti e bar aperti al pubblico e non ai soli soci nelle aree in concessione? E per le concessioni a lago sono previste migliorie degli impianti e delle strutture o il concessionario si deve solo limitare alla gestione in esclusiva ai propri soci degli spazi? Forse la spiegazione c’è. Rapinese Sindaco per adesso vuole mettere in riga i “poteri forti” con i poveri concessionari a lago li metterà in riga dopo le prossime elezioni!

    1. Il CoMAC ha liquidato i debiti con il Comune. Tuttavia ha ragione quando si parla di concessioni non bisogna dimenticare che i soldi, gli spazi, le strutture, le piscine, ecc.ecc. sono nostri e non solo di chi pagare l’iscrizione a club esclusivi

  11. Non è possibile! Ma la gente dove deve andare a prendere frutta e verdura? Nei vari supermercati? E poi si mandano intere famiglie in mezzo ad una strada? Questo Sindaco si deve solo vergognare!

  12. Strano mondo quello di FDI! da una parte difendono, giustamente, i produttori locali dall’altra non si oppongono alla chiusura del pronto soccorso di Menaggio!
    ma quanto è ironica la politica oggi?

    1. Menomale che almeno il Como è in serie A!!!!! Forza Como!!!!!!! Per il resto da come avete votato negli ultimi 30 anni non meritate di vivere nel posto più bello del mondo dovreste tutti emigrare in Burkina Faso…. Feccia

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