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Como, autosilo allo stadio e storica scuola abbattuta? Monta la rabbia: “Affronto alle famiglie, siamo indignati. Silenzio del Comune”

Il Comitato Genitori Como a misura di famiglia risponde con fermezza e con comprensibile sgomento all’idea progettuale – riportata con un’anticipazione giornalistica sulle pagine del quotidiano La Provincia di Como in un articolo a firma di Paolo Moretti e Nicola Nenci – che ipotizza come la scuola elementare di via Sinigaglia possa essere abbattuta per fare spazio a un autosilo, nell’ambito della realizzazione del nuovo Stadio Sinigaglia.

Stando a quanto riportato dai colleghi, infatti, a rallentare la presentazione ufficiale del progetto per il nuovo stadio potrebbe appunto essere la necessità di trovare uno spazio dove realizzare un parcheggio ospiti separato, come impone l’articolo 7 delle Legge Pisanu. Citiamo testualmente quanto riportato dal quotidiano: “Il solo spazio disponibile per il Comune è quello occupato dalla scuola Corridoni di via Sinigaglia” quindi “l’opzione presa seriamente in considerazione dal progetto è la realizzazione di un autosilo dove attualmente c’è l’edificio che ospita la scuola”.

Ipotesi certamente perfetta dal punto di vista viabilistico e dell’ordine pubblico in occasione delle partite in casa del Como 1907 ma che, al netto del problema dato dai contributi statali ottenuti per i lavori di ristrutturazione di un edificio scolastico ipoteticamente da abbattere, non può non far tremare i polsi ai tanti genitori che, proprio lo stesso giorno in cui è uscita la notizia, sono andati all’Open Day della scuola per iscrivere i propri figli.

Il tutto anche alla luce del fatto che, dettaglio tutt’altro che irrilevante, proprio lo stesso Comune, non più tardi dello scorso settembre, nel Piano di Riorganizzazione degli edifici scolastici aveva indicato questa scuola come possibile alternativa alla primaria di via Perti (che l’amministrazione vuole chiusere), vista la ragionevole distanza a piedi dal centro storico.

Il tutto senza contare il concetto di continuità educativa che unisce la Corridoni non solo alla media Foscolo, ma soprattutto alla materna Raschi e al nido Magnolia, zoccolo duro della battaglia al Tar dei genitori contro la chiusura di quest’ultimo voluta dall’amministrazione Rapinese.

E la risposta del Comitato Genitori – che abbiamo contattato nelle scorse ore per una replica – non ha tardato a farsi sentire con parole che riportiamo integralmente e cui, sicuramente, seguiranno altre reazioni:

Le ipotesi giornalistiche relative alla sostituzione della Scuola Corridoni con un autosilo destinato ai tifosi hanno generato sgomento e indignazione tra le famiglie comasche.

Ci colpisce particolarmente che questa notizia emerga proprio nel giorno dell’Open Day della Scuola Corridoni, un momento in cui molte famiglie stanno considerando l’iscrizione dei propri figli, già messe in difficoltà dalle annunciate chiusure della sede di via Perti.

Il silenzio dell’amministrazione comunale, che non conferma né smentisce queste voci in tempi rapidi, rappresenta l’ennesimo affronto alle famiglie, che necessitano di una pianificazione chiara e affidabile per il futuro dei propri figli.

Questa vicenda evidenzia ancora una volta la totale mancanza di una visione a lungo termine per la città e per le politiche dedicate all’infanzia. La chiusura di scuole e la loro sostituzione con infrastrutture di tutt’altra natura sono segnali preoccupanti di una politica che sembra non riconoscere l’importanza delle famiglie e delle nuove generazioni per il futuro della nostra comunità.

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