RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Como celebra i 100 anni dell’Autostrada dei Laghi: un viaggio tra storia, motori e futuro

Como si prepara a celebrare un anniversario che non riguarda solo un’infrastruttura, ma un’intera visione di progresso: i 100 anni dell’Autostrada dei Laghi. Un’opera che non è semplicemente asfalto e cemento, ma una protagonista silenziosa della crescita del territorio, dell’economia, del turismo e, più in generale, della mobilità moderna.

Il clima di festa, però, non è solo nostalgia. Lo ha spiegato bene il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, durante il suo intervento: “Le celebrazioni dei 100 anni dell’Autostrada dei Laghi non rappresentano semplicemente il compleanno di un’infrastruttura, ma un pezzo fondamentale della nostra storia. L’A9 è un simbolo di progresso che da un secolo accompagna Como. Un primato che ci parla di un’Italia che già 100 anni fa credeva nel motore e nel futuro. Le celebrazioni di oggi non sono solo un momento per guardare indietro, ma per riflettere su cosa ci aspetta: una comunità più sostenibile e più intelligente. Parlare di infrastrutture significa parlare di comunità. Le macchine non sono solo un mezzo: rappresentano relazioni, superare confini. Ogni viaggio, anche il più breve, è un atto di libertà. In questo caso la A9 è stata una protagonista silenziosa. Famiglie, turisti: pensiamo a quanti siano passati da lì, un ritorno, un’avventura. Hanno reso possibile il movimento, quindi la vita”.

L’assessore regionale, Alessandro Fermi ha poi aggiunto: “Questa è stata una delle opere più importanti dal punto di vista infrastrutturale realizzate nel secolo scorso. Ha segnato un pezzo di storia nella mobilità e anche nell’economia. I benestanti milanesi iniziarono a comprare ville sul lago proprio grazie alla mobilità, e l’autostrada ha dato una spinta decisa al turismo. Nonostante fosse un periodo complicato, tra due guerre mondiali, si è investito in questa opera straordinaria. Questo è il momento per ringraziare gli sforzi fatti in quei tempi e alla loro lungimiranza. Una grande voglia di guardare al futuro. Tutti siamo passati da quella strada”.

Como e il turismo del futuro

Il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, ha posto l’accento sull’impatto di opere come questa sul territorio: “Queste infrastrutture modificano così tanto il territorio da far esplodere il turismo e l’economia. Queste strade hanno visto grandi cambiamenti: addirittura oggi anche le auto si guidano da sole. Importante anche il ruolo dei mezzi pubblici, i più ecologici. Non può che essere un modello quello che è successo nel 1925: ha dato l’opportunità al territorio di migliorare”.

Dalla Belle Époque al futuro sostenibile

L’appuntamento più atteso si terrà il 29 giugno, una giornata dedicata ai festeggiamenti culturali e storici che culminerà con una sfilata di 100 auto dagli anni ’20 al ’75: il ritrovo è alle 8.30 e la partenza alle 10.30 presso il Museo storico Alfa Romeo di Arese. Da lì il serpentone delle auto ripercorrerà l’arteria A9 con il supporto della società Autostrada per l’Italia e di pattuglie della Polizia Stradale. L’arrivo a Como è previsto per le 11.30 in Piazza Cavour dove le auto verranno posizionate presentate sul palco. In seguito dalle 12.30 circa, i veicoli percorreranno il lungolago e giungeranno a Villa Gallia. A raccontarlo è stato Mauro Marelli, presidente del Vcc Como, federato Asi. “Il collegamento tra il territorio comasco e questa straordinaria opera pubblica è forte. Per noi dell’Asi è automatico essere qui. La manifestazione non sarà solo un’esposizione d’auto: andare da Arese a Como rappresenta quello che l’autostrada è stata. Ricordiamo il passato, gli anni straordinari, ma senza nostalgia. Quel periodo ha visto la mobilità su ruota come volano dell’economia, ma è anche un’occasione per guardare al futuro: una mobilità che cambia. Asi porterà la sperimentazione sui carburanti alternativi”.

Marelli ha poi voluto sottolineare: “Como è una realtà straordinaria rispetto ad altre province d’Italia. Spesso si sente parlare di incomprensioni tra Aci e Asi, ma qui no. Collaborazione costante, un dialogo che non si è mai interrotto”.

Anche il responsabile dell’Aci, Roberto Conforti ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione: “C’è sempre stato un rapporto di collaborazione con l’Asi anche se antagonisti a livello nazionale. Cerchiamo di lavorare insieme con tutti gli attori locali per avere un rapporto di rispetto reciproco“.

Il futuro dell’auto storica: sostenibilità e ricerca

Il presidente della Commissione Green di Asi, Francesco Di Lauro, ha spiegato il legame tra tradizione e futuro: “L’Asi preserva, custodisce e valorizza il passato, ma tira fuori elementi validi del passato per farli proseguire. Questo spiega perché ci si occupa anche di innovazione. Una delle nostre responsabilità è progettare un futuro sostenibile per l’automobilismo. Cosa c’è e cosa ci può aiutare per realizzare questa missione? Sono sorte delle alleanze con il mondo della scienza e abbiamo i risultati della prima fase di lavoro. Non è un progetto che inizia e finisce, ma una serie di passi verso la sostenibilità. Il problema che abbiamo riscontrato all’inizio è stata la confusione nel mondo della sostenibilità, in particolare sul ciclo di vita dei veicoli storici. L’Unione Europea si è rivolta con una serie di normative e si è creato un grande caos: le macchine storiche sembravano il capro espiatorio perfetto. Ma non è giusto: la nostra non è mobilità quotidiana, il veicolo storico è valorizzazione di un patrimonio inestimabile. Con l’aiuto delle università stiamo verificando cosa si può fare. Il nostro apporto all’inquinamento è limitato con circa 150 mila auto certificate, ma vogliamo comunque ridurlo ulteriormente. Abbiamo analizzato una miscela di idrocarburi derivati da residui vegetali, una via concreta per migliorare”.

Il Museo Alfa Romeo e il legame col territorio

A chiudere gli interventi è stato Lorenzo Ardizio, curatore del Museo Storico Alfa Romeo: “Coinvolgere il museo nelle celebrazioni è stata una scelta naturale. C’è un legame storico, culturale e territoriale tra Alfa Romeo e il nostro territorio. Probabilmente l’Alfa non sarebbe stata quello che è senza l’autostrada. Il museo è il luogo ideale per la partenza di questa iniziativa. Mi auguro che non sia solo un corteo commemorativo, ma un messaggio didattico: i musei oggi non sono più luoghi polverosi, ma luoghi in cui si riscopre il valore dell’automobile, dell’autostrada e dell’eccellenza”.

Un evento, insomma, che unisce passato, presente e futuro. Un viaggio lungo cento anni, che da Como guarda dritto verso il domani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbe interessarti: