La burocrazia inflessibile da una parte, la grande storia della città (e non solo di Como) dall’altra. Difficile conciliare le due cose, soprattutto quando di mezzo c’è una figura illustre come Marco Enrico Bossi, compositore e grandissimo protagonista della musica organistica anche nella Cattedrale di Como, per di più esattamente nel giorno del centenario della morte, avvenuta per un malore fatale il 20 febbraio 1925 a bordo del transatlantico De Grasse, che lo stava riportando in Italia dopo una tournée negli Stati Uniti.
Ebbene, proprio nel giorno della commemorazione e mentre la comasca Associazione Musicale Amici dell’Organo di Breccia ha appena presentato un importante cartellone di eventi per ricordarne la grande figura con il patrocinio del Comune di Como e di Regione Lombardia, sulla tomba fanno ‘bella mostra’ gli implacabili avvisi del Comune di Como che intimano lo ‘sfratto’ alle spoglie.
Il motivo? La concessione scaduta, avviso che nel corso dello scorso anno era comparso su quasi 600 altre tombe del Cimitero Monumentale di Como. Con, tra l’altro, l’ammonimento che, senza risposte da parte delle familiari dei defunti, l’amministrazione si riserva di procedere con l’estumulazione delle spoglie per destinarle alla cremazione o agli ossari.
Certo, però, che nel giorno della celebrazione del centenario della scomparsa di una figura così eccezionale, capace di consacrarsi come organista già giovanissimo in Europa e nel mondo, diventando poi organista e maestro di cappella nella Cattedrale di Como, dove fece realizzare 2 nuovi organi dal costruttore Bernasconi di Varese, insegnando poi armonia ed organo e composizione organistica al Conservatorio di Napoli, imbattersi nello ‘spietato’ avviso fa un po’ impressione. E sicuramente l’ha fatta ai comaschi e agli estimatori che oggi sono andati al Monumentale a deporre un fiore o recitare una preghiera per lui.
Proprio oggi, infatti, alle 18 è prevista una Santa Messa in suffragio nella Chiesa Parrocchiale di Breccia. A seguire, verrà inaugurata una mostra antologica e fotografica, realizzata in collaborazione con l’Istituto Da Vinci-Ripamonti. La mostra, visitabile al Centro Parrocchiale di Breccia il 22 e 23 febbraio e da metà marzo alla scuola primaria di Breccia, grazie al lavoro del critico d’arte Luigi Cavadini, raccoglie materiale inedito, a partire dai numerosi scambi epistolari tra Bossi e alcuni famosi musicisti e scrittori del tempo.
Anche i tradizionali “Concerti di Maggio” ruoteranno attorno al centenario di Bossi. L’apertura, il 4 maggio, con un concerto per organo e orchestra, eseguito dall’Ensemble Bossi sotto la direzione di Federico Mantovani. Gli appuntamenti successivi saranno l’11, il 18 e il 25 maggio. Il concerto di chiusura sarà affidato all’organista francese Thierry Mechler, che renderà omaggio a Bossi con l’inedita esecuzione di improvvisazioni.