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Guerra Gaza-Israele, Magatti: “Como è Città messaggera di pace insignita dalle Nazioni Unite, non sia stinta tappezzeria”

“Oggi trovo doveroso ricordare che le amministrazioni passate hanno voluto gemellare la città di Como con Nablus, città della Palestina (dal 1998) e con Netanya, città di Israele (dal 2004)”. Così l’ex assessore (giunta Lucini) ed ex consigliere comunale di lungo corso Bruno Magatti, interviene oggi sul conflitto Israele-Palestina da giorni arrivato a uno dei momenti più violenti e preoccupanti. La riflessione di Magatti abbraccia il ruolo di Como Città Messaggera di Pace, insignito dalle Nazioni Unite, e la partecipazione a diverse associazioni e coordinamenti, sempre attivi per la pace, così sottolinea: “Che questi impegni dichiarati diventino gesti concreti e non si riducano a stinta tappezzeria promuovendo prese di posizione forti e condivise all’interno delle associazioni internazionali di cui siamo membri e con le rappresentanze delle città gemellate”.

Ecco l’intervento completo di Magatti sul sito di Civitas, la lista-movimento che ha fondato:

In sintonia con la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini consideriamo un diritto universale la possibilità di una cittadinanza libera e pacificata.
Le loro voci devono unirsi e il loro coro risuonare nelle orecchie dei potenti e svergognare il cinico ricorso alle armi.

Come cittadini sappiamo che l’unica strada possibile è quella di ricomporre relazioni pacificate nel rispetto e nella giustizia.

Oggi siamo spettatori attoniti di una inaccettabile quotidiana proterva violenza che distrugge la vita e lascia indelebili ferite in tante “città”.
Come cittadini comaschi non possiamo fingere di dimenticare che

1) la città di Como è stata fra le prime ad essere insignita del titolo di CITTÀ MESSAGGERA DI PACE dalle Nazioni Unite (ed è quindi tra le prime a far parte dell’Associazione Internazionale Città Messaggere di Pace).
2) il sindaco pro-tempore di Como è membro dell’associazione dei “sindaci per la pace” (MAYORS FOR PEACE) 3- negli anni passati l’amministrazione cittadina ha fortemente voluto gemellare la città di Como con NABLUS, città della PALESTINA (dal 1998) e con NETANYA, città di ISRAELE (dal 2004)

4- La Città di Como, poi, è membro di numerose altre associazioni attive sui temi della pace, dei diritti e della cooperazione internazionale:
– Associazione comasca per la cooperazione internazionale,
– Coordinamento Nazionale degli Enti locali per la Pace e i Diritti umani di Perugia,
– Coordinamento Comasco per la Pace.

Che questi impegni dichiarati diventino gesti concreti e non si riducano a stinta tappezzeria promuovendo prese di posizione forti e condivise all’interno delle associazioni internazionali di cui siamo membri e con le rappresentanze delle città gemellate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

  1. Giusto, mi dicono che Hamas e Bibi sono lì pronti a firmare il “cessate il fuoco” non appena avranno il comunicato di Rapinese.

  2. ottimo intervento, spero sia da stimolo per tutti i residenti e non che oramai considerano Como solo una città turistica ignorando il suo ruolo di città messaggera e l’impegno espresso in passato con l’edificazione del monumento alla resistenza nei giardini a Lago o al monumento che ricorda il gemellaggio con Tokamachi in Giappone che seppur pensato per la comune vocazione all’industria serica, riporta a temi di pace e fratellanza.

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