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Como, clamorosa svolta: il Tar blocca il taglio dei ciliegi di via XX Settembre

Clamorosa decisione all’ultimo minuto: il Tar ha, provvisoriamente, stoppato il taglio dei ciliegi di via XX Settembre a Como in programma per lunedì. La decisione questa mattina dopo la richiesta di un decreto cautelare ante causam presentata dagli avvocati Maria Cristina Forgione, Claudia Forneris e Massimo Forgione contro il Comune di Como e nei confronti dell’impresa Peverelli incaricata dal Comune di Como di abbattere le piante per l’annullamento della delibera 307 del 17 settembre 2025 che tra i vari abbattimenti prevede anche quello dei 46 esemplari di via XX.

Il team di avvocati guidato da Maria Cristina Forgione ha lavorato tutta la notte per presentare l’istanza stamani, sabato 13 dicembre; è un’azione che prevede tempi di risposta brevissimi, così il giudice si è espresso in una manciata di ore. Il dispositivo infatti si attua in “caso di eccezionale gravità e urgenza, tale da non consentire la previa notificazione del ricorso”.

Si legge nel documento: “Considerata la natura irreversibile del pregiudizio che deriverebbe dall’abbattimento dei ciliegi in Via XX Settembre a partire dalle ore 6.00 del 15
dicembre p.v., mentre eventuali pericoli per la pubblica incolumità derivanti dal possibile deperimento dell’albero con imminente rischio di cedimento potrebbero essere fronteggiati dal Comune ricorrendo ai poteri di ordinanza attribuiti dagli artt.50 e 54 del D. Lgs. n.267/2000, ciò a seguito di sopralluoghi ed adeguata istruttoria di cui si dia conto in sede di motivazione”.

Insomma l’abbattimento è per sempre, eventuali pericoli legati al “possibile” deperimento delle piante possono essere evitati dall’amministrazione come previsto da due articoli del Testo Unico degli enti locali.

Dunque per questi motivi il presidente Gabriele Nunziata: “Accoglie l’istanza […] e, per l’effetto, inibisce l’esecuzione dei provvedimenti come previsti nella medesima; Fissa il termine perentorio di giorni due per la notificazione del presente decreto, a cura delle ricorrenti, al Comune di Como e alla Impresa Peverelli”.

“Ho agito da cittadina contro un’ingiustizia – spiega Forgione – e in piena collaborazione con il consigliere regionale Sergio Gaddi e con il Comitato che si è formato per contrastare la decisione del Comune”.

Lo strumento utilizzato, come detto, permette un’urgenza estrema tanto che le notifiche devono ancora partire. A partire da oggi gli avvocati hanno 30 giorni per il ricorso vero e proprio davanti al Tar: “Ho puntato sul’lidentità e la nostra storia e sul significato degli alberi messi a fine della Seconda guerra mondiale – spiega ancora – ovviamente poi abbiamo lavorato sugli aspetti formali, i regolamenti comunali, sul cambio delle piante da ciliegi a peri. Inoltre ci sono precedenti amministrativi importanti, che ci hanno dato forza, per esempio in Puglia dove hanno salvato degli ulivi per le stesse ragioni”. Conclude l’avvocato: “Questo è un segnale, il sindaco Rapinese non può fare tutto quello che vuole. Ora ci troveremo con comitato e cittadini per definire il ricorso, bisogna andare fino in fondo”. Da ricordare che tra Forgione e il primo cittadino di Como è in corso un altro braccio di ferro pesantissimo: quello relativo all’associazione Carducci.

Per ora i ciliegi sono salvi, poi nuovamente parola ai giudici amministrativi.

Alla luce della svolta, è intervenuto anche il Comitato sorto per difendere gli alberi (che tra l’altro ha annullato il presidio di lunedì alle 6 del mattino, trasformando l’appuntamento in un incontro informale alle ore 9). Di seguito, la nota.

Il Comitato spontaneo “Cittadini per i Ciliegi di Via XX Settembre” accoglie con grande attenzione il decreto del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, che ha inibito l’esecuzione degli interventi di abbattimento dei ciliegi previsti a partire da Lunedì 15 Dicembre.

Nel decreto, il TAR riconosce in modo esplicito che l’abbattimento degli alberi comporterebbe un pregiudizio irreversibile, evidenziando come eventuali rischi per la pubblica incolumità possano essere gestiti dal Comune attraverso strumenti ordinari.

Una decisione che conferma la fondatezza delle nostre richieste

Il provvedimento del TAR rafforza quanto il Comitato sostiene da settimane: la questione non è ideologica né pregiudiziale, ma riguarda le modalità di intervento ela scelta delle essenze sostitutive, oltre alla necessità di una valutazione tecnica completa, trasparente e non unilaterale.

Il Comitato ribadisce di non essersi mai opposto alla rimozione degli esemplari irrimediabilmente compromessi, ma di aver sempre chiesto che ogni decisione sia fondata su perizie approfondite e non comprometta in modo definitivo l’identità storica di Via XX Settembre, tradizionalmente caratterizzata dalla presenza dei ciliegi ornamentali.

Rispetto del decreto e disponibilità verso i cittadini

A seguito della decisione del TAR, il Comitato si premurerà affinché il decreto venga pienamente rispettato, confidando nel corretto operato dell’Amministrazione e dei soggetti coinvolti.

Il Comitato resta inoltre a disposizione dei cittadini per fornire chiarimenti e informazioni e sarà presente a partire dalle ore 9.00 presso la Stazione Borghi.

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