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Commerciante senegalese: “Da Como al Sud per il reddito di cittadinanza. E chi lavora più?”

Alla fine, non erano soltanto invenzioni giornalistiche. Anche in provincia di Como, c’è già davvero chi si reca dalle associazioni di categoria – nel caso specifico la Confesercenti di Lomazzo – e discute su come poter ottenere il reddito di cittadinanza. E, nel caso in questione, ipotizza di cambiare vita una volta diventato beneficiario (sempre che il governo nazionale lo approvi, naturalmente).

Il fatto è accaduto oggi pomeriggio. Un associato di origine senegalese – con regolare cittadinanza italiana – si è recato nella sede di Lomazzo di Confesercenti e, parlando con il direttore dell’associazione comasca Angelo Basilico (sue le domande nel video, ndr), ha spiegato come stia pensando di trasferirsi al Sud per ottenere il sussidio annunciato dai  Cinque Stelle in campagna elettorale. Tralasciando il fatto che la misure, in realtà, ancora non c’è e che comunque riguarderebbe tutta Italia e non soltanto il Mezzogiorno, ciò che emerge è la speranza dell’ambulante di poter smettere almeno temporaneamente di lavorare.

“Ho sentito dire da Di Maio in televisione che lo prendiamo – dice l’uomo – Agli italiani che non lavorano ogni mese danno mille euro (in realtà sarebbero 780, ndr), allora per questo vado al Sud per prendere mille euro. Se dicono così fanno così. Al Sud se danno mille euro al mese non lavora più nessuno (segue risata ironica, ndr)”.

Angelo Basilico, a sinistra

Una chiacchierata al confine tra ironia (quella del dirigente dell’associazione) e disincantata convinzione (l’associato), che lo stesso Basilico (nella foto sopra, a sinistra) ha poi brevemente commentato.

“Per un ambulante che vende abbigliamento – dice il direttore di Confesercenti Como – prendere ipoteticamente mille euro al mese può cambiare la vita rispetto al poco che si porta a casa oggi con quel tipo di attività. Posso capire dunque la speranza di ottenere il reddito di cittadinanza, se arriverà”.

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Un commento

  1. Il problema è proprio questo:un amico,tornato da poco da un viaggio in Sicilia mi riferiva pochi giorni orsono,che spinto dalla curiosità si era recato in vari bar,ristoranti e negozi di quella regione e parlando con chi lavorava in quelle attività riceveva la risposta che praticamente erano tutti lavoratori non.in regola.Ora,pensiamo cosa potrebbe succedere in futuro se queste persone sconosciute all’INPS chiedessero il reddito di cittadinanza….si troverebbero con un doppio stipendio!!dimenticavo….naturalmente laggiù gli scontrini fiscali sono merce rara…….ma tanto nessuno controlla.

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