Incontro distensivo questa mattina a Palazzo Cernezzi tra sei rappresentanti delle società sportive dilettanistiche (settore calcio), il sindaco di Como, Alessandro Rapinese e il dirigente dei lavori pubblici, Luca Noseda. La questione l’abbiamo anticipata e raccontata in questi articoli, ci sono gli arretrati che il Comune pretende in particolare per le utenze non pagate negli ultimi quattro anni. Al tavolo erano presenti rappresentanti di Tavernola, Libertas San Bartolomeo, Sagnino, Ardisci Maslianico, Albate HF Calcio e Ardita Cittadella.
L’incontro è stato definito sereno da entrambe le parti. Le società sportive hanno assicurato che provvederanno a intestarsi i contatori delle utenze. Per quanto riguarda gli arretrati è stata chiesta la possibilità di rateizzare il debito, in considerazione anche dei nuovi adempimenti ai quali i sodalizi devono adempiere con l’entrata in vigore della Riforma dello Sport. Di certo alla scadenza delle concessioni (che per quasi tutti le società dilettantistiche del calcio è fissata nel 2025) “non dovrà esserci neanche un euro di debito, altrimenti non si potrà partecipare alla nuova gara” ha detto con chiarezza Rapinese.
I dirigenti del calcio comasco hanno chiesto al primo cittadino novità anche riguardo lo stato degli impianti. A breve partiranno i lavori al “Gigi Meroni” di via Acquanera e anche per le opere in via Spartaco i tempi sono ormai maturi. Senza due campi da gioco alcune società hanno già dovuto migrare in qualche caso fuori dai confini comunali.
Se al momento non ci sono in previsione nuove strutture sportive con campi di calcio nel territorio, il dirigente Noseda ha assicurato che farà a breve un sopralluogo in tutti gli impianti sportivi per verificare le opere necessarie.
“Si è trattato di un confronto positivo – commenta il presidente della Libertas San Bartolomeo, Enrico Bello – riguardo l’intestazione dei contatori e il pagamento delle utenze nessuno ha avuto da eccepire. Anzi potrebbe essere per noi società sportive anche l’occasione di consorziarci per l’acquisto dell’energia e risparmiare. Dall’altra parte, la carenza degli impianti di Como è sotto gli occhi di tutti, come il valore sociale dello sport in particolare per le nuove generazioni. Siamo fiduciosi che il sindaco e l’amministrazione terranno in considerazione questi aspetti”.
2 Commenti
Ma dai, cioè bastava un po’ di dialogo per trovare una soluzione, invece di fare lo sceriffo?
Davvero sorprendente!
Bene, giusto così. Bravi tutti. Adesso le azioni… (Stavo per scrivere “i fatti” ma il doppio senso avrebbe potuto ingannare!)