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Como, devastante raid vandalico al Mercato Coperto nella notte: assalto a banchi e negozi. “Rabbia e sconforto”

Devastazione nella notte al Mercato Coperto di Como. Uno scenario terribile quello apparso stamattina agli operatori arrivati per aprire come ogni giorno i loro banchi nella struttura comunale. Colpiti diverse strutture: dal fruttivendolo, al banco salumi e formaggi, fino al negozio specializzato nella vendite di olive di Angelo Reineri.

Il quale – con una lucidità estrema e una calma davvero invidiabile rispetto ai danni subiti – ci ha gentilmente fornito qualche dettaglio sull’increscioso episodio.

“Qualcuno si è intrufolato di notte o forse addirittura è entrato prima della chiusura del Mercato – spiega – Poi, una volta, dentro magari per passare la notte, è accaduto tutto: sono stati forzati e danneggiati banchi e negozi”.

Le immagini che si sono presentate stamane agli esercenti, alla Polizia (intervenuta anche con la Scientifica) e alla Polizia Locale erano impressionanti: strutture forzate, devastazione, merce e cibo sparsi ovunque, danni alle postazioni di vendita.

“Purtroppo non è nemmeno una novità – sottolinea Reineri – è già capitato diverse volte. Questa volta hanno colpito molti banchi e negozi, dal mio a quelli dei colleghi che vendono frutta e formaggi. Ora per noi resta amarezza e rabbia: in un momento già difficilissimo economicamente per i fatti che sappiamo, tocca sistemare tutto, sanificare, contare i danni, perdere soldi e ore di lavoro”.

Difficile, peraltro, che qualche aiuto possa venire dalle telecamere comunali sulla struttura, peraltro di proprietà di Palazzo Cernezzi: sembra infatti che gli occhi elettronici fossero spenti, sono in corso verifiche.

“Senza parole, siamo vicini agli esercenti – ha commentato a caldo il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli – Siamo davanti a un atto inaccettabile e si pone un problema di sicurezza che si somma a quelli già pesanti legati all’emergenza sanitaria e alle conseguenze economiche”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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7 Commenti

  1. Durante la chiusura totale che nn si poteva uscire in giro c’erano le forze dell’ordine giorno e notte x ora nn piu mi sorge il dubbio che era solo x multare

  2. Telecamere spente????Ma dove siamo, in Amazzonia, nel centro della giungla? Vogliono mettere le telecamere per strada, fare piste ciclabili, traffico sostenibile e non sanno tutelare la povera gente che lavora. “Dio come siamo caduti in basso”…

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