Mentre in città si discute, viste le condizioni meteo, dell’opportunità o meno di posticipare l’accensione degli impianti (i dettagli) c’è chi, vicino a Como si è mosso. Si tratta del Comune di Varese. Di poche ore fa infatti la firma, da parte del sindaco Davide Galimberti, dell’ordinanza che sposta al 31 ottobre la data per accendere i riscaldamenti viste le condizioni meteo favorevoli. Sul Lario la data resta ancora quella del 22 ottobre, una settimana prima.
Ecco la decisione nella nota del Comune:
A Varese persiste una condizione meteo caratterizzata da alte temperature, insolite per la stagione. Le giornate di caldo anomalo dunque, oltre alla situazione legata alla crisi energetica e all’aumento dei costi di gas ed elettricità, hanno indotto oggi il sindaco Davide Galimberti a firmare l’ordinanza per la riduzione del periodo di esercizio degli impianti termici a combustione a uso riscaldamento posticipandone l’accensione al 31 ottobre.
La decisione anche in ragione delle previsioni del Centro geofisico che per i prossimi giorni, nonostante qualche precipitazione, non mostrano cambiamenti significativi nelle temperature che rimarranno comunque al di sopra della media stagionale. Un provvedimento dunque, in continuità con il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, che prevede, al fine dell’abbattimento dei consumi di gas naturale, l’introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione, e di durata del periodo di riscaldamento.
L’ordinanza firmata dal sindaco di Varese ha però anche una forte valenza ambientale perché gli impianti termici a uso civile costituiscono una rilevante fonte di emissioni di inquinanti. In queste condizioni di caldo anomalo dunque, l’iniziativa è anche una formula di tutela ambientale e di attenzione alle qualità dell’aria di Varese.
Il posticipo dell’accensione degli impianti di riscaldamento non è previsto per ospedali, cliniche, case di cura e ricovero per azioni e minori, nonché per le strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali. Esentate anche scuole materne, asili nido oltre a piscine, saune ed edifici adibiti ad attività industriali e artigianali, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.
Un commento
Tanto chi farà accedere il 22 ottobre come da normativa anziché il 29 o 30 NON PERDERÀ UN CENTESIMO E AVRÀ IL SUO BEL BONUS PREMIALE DI FINE ANNO CON CUI FARE IL CAPODANNO AI CARAIBI al caldo a ridersela.
TANTO PAGA PANTALONE SEMPRE A PRESCINDERE.
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