A fine maggio abbiamo raccontato questa vicenda: Centro Como, dolore della comunità ortodossa dopo 25 anni: “Sloggiati e chiesa sbarrata. Il sindaco non ha tempo per il nostro strazio”. Dunque la piccola comunità ortodossa che per 25 anni si è riunita e ha pregato nell’altrettanto piccolo spazio “modesto ma decoroso” in via Tommaso Grossi in centro a Como non ha più una casa. Arredi sacri, altare, paramenti e ogni altra cosa, da pochi giorni dopo Pasqua, giacciono in una cantina e i fedeli, dispersi, ora vanno a Milano per ritrovarsi e pregare.
Ora interviene la Parrocchia Ortodossa del Patriarcato di Mosca a Torino. Ecco quanto si legge:
Un articolo in rete racconta il recente episodio dello sfratto della comunità parrocchiale di sant’Abbondio dai locali di Via Tommaso Grossi in centro a Como.
La parrocchia di sant’Abbondio era la chiesa ortodossa con la più lunga presenza a Como, e dipendeva dalla Metropolia di Milano. Era stata sede dell’insolito (e, a nostra conoscenza) unico caso di ospitalità liturgica offerta a una comunità del Patriarcato di Mosca da una giurisdizione non canonica. Ora, mentre comprendiamo il dolore di una comunità che afferma di non essere stata aiutata dal comune, capiamo un po’ di meno la totale mancanza di un riferimento alla nostra parrocchia a Como, e al suo parroco, padre Alexei Cărpineanu, che per un certo tempo aveva ricevuto ospitalità proprio nella chiesetta di Via Tommaso Grossi.
Ora che la nostra parrocchia dei santi Pietro e Paolo ha trovato una sede e si è sviluppata, la comunità sfrattata avrebbe potuto chiedere a sua volta ospitalità. La Chiesa russa non è ingrata, e si sarebbe trovato un modo di rendere il favore fatto anni fa. Il fatto che l’articolo non nomini nemmeno questi trascorsi ci fa pensare che non si sia proprio voluto provare ogni strada possibile…