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Como turistica, la città dei prezzi folli? C’è chi dice no: “Vivo il centro: spritz a 5 euro e così un panino. Poi pizza e birra a 17. Ecco dove”

Il caso della brioche in centro Como a 4 euro denunciato dal consigliere regionale e segretario provinciale di Forza Italia Sergio Gaddi (qui i dettagli) sta scatenando, giocoforza, un ampio dibattito fuori e dentro la Rete. Nelle scorse ore, ospite di Etv, è intervenuto anche il sindaco di Como, Alessandro Rapinese: “Vogliamo il Comunismo e il costo a 30 centesimi per legge?”.

Tra i molti interventi su queste pagine, registriamo la breve ma puntuale osservazione di un lettore che, come altri, spiega come sia possibile vivere il centro città felici e soprattutto senza essere spennati come i turisti. Ecco quanto scrive:

Vivo il centro di Como, faccio colazione, pranzi e cene. Schivo i noti locali acchiappa turisti. Brioche a 4 euro mai viste, caffè max 1.20. Cortiletto (via Bonanomi): spritz 5€ seduti con patatine olive, ecc. Paninoteca Passion (via Adamo del Pero): panino 5€ fatto con ingredienti scelti. Pizzeria Riva (Riva Café, Ndr): pizza al tagliere + birra media 17€, vista lago in via Cairoli.

Volete raccontare la vostra esperienza? Segnalare altri locali? Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti.

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22 Commenti

  1. A gravedona pizzeria napoletana con 12 euro mangi una pizza farcita buonissima e bevi una birra fronte lago. Non proprio sud, a parte la provenienza del proprietario. È questione di scelte

    1. Avete voluto il turismo? Che purtroppo ha fatto alzare i prezzi di tutto!! Ringraziate i proprietari di BnB che hanno rovinato la città trasformandola in un luna park a cielo aperto!!

  2. La mia esperienza – noto bar vicino al Duomo, 3 caffè, vado a pagare, mi chiedono 9 euro. Quando chiedo se un caffè costa 3 euro (una protesta debole e poco efficace ma lì per lì ero in imbarrazzo) mi ha risposta la barista con un ‘si’ scocciato e nessun scontrino. Forse il fatto che non eravamo italiani abbia influenzato il trattamento a noi riservato. Non lo so. So solo che in quel bar non ci metto piů piede.

      1. Già, “Red’ Army, questo costante criticare chi subisce il sopruso è davvero irritante. Quel costante guardare e criticare il dito che indica la luna. Invece di arrabiarsi con i proprietari dei bar disonesti, si arrabbia con il cliente onesto che non aspetta di essere trattato con maleducazione e raggirato.

  3. Sì sì il noto politico ha bisogno di farsi pubblicità e quindi ogni scusa è buona per cercare di attirare l’attenzione. Basta fare 200 metri e si trovano ancora locali e persone normali. Il problema è che non si sa quanto resisteranno.

    1. A sud di Roma? Intendi forse in Africa. Perché neppure in Sicilia la trovi a meno di 4 euro una birra media e dubito che una pizza la diano a 3… senza contare il coperto. Ma non diciamo fesserie.

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