Nuovo affondo dopo la ‘rivoluzione’ (che è una sostanziale mazzata sui cittadini) parcheggi firmata dal sindaco di Como, Alessandro Rapinese: qui gli approfondimenti. A intervenire è la responsabile Dipartimento Provinciale Università Fratelli d’Italia, Beatrice Piazza. Ecco quanto scrive in una Nota:
La decisione assunta dalla giunta comunale di Como di aumentare le tariffe dei parcheggi sta avendo effetti molto pesanti su chi vive e frequenta la città, e in particolare sugli studenti dell’Università dell’Insubria. Con l’introduzione della tariffa da 3 euro all’ora valida 24 ore su 24, la spesa per la sosta può arrivare fino a 72 euro in un solo giorno, un costo insostenibile per chi deve raggiungere l’università quotidianamente per lezioni, esami, tirocini o attività bibliotecarie. A questo si aggiunge la cancellazione di quasi 400 posti bianchi, sostituiti da stalli a pagamento, aggravando ulteriormente una situazione già complessa nella zona universitaria dove posteggiare era difficile anche prima dell’aumento.
Gli studenti delle sedi comasche dell’Insubria vivono ora una condizione estremamente complicata. Ogni mattina si trovano a girare a lungo nel tentativo di trovare un parcheggio libero, arrivando spesso molto prima dell’inizio delle lezioni e perdendo tempo prezioso che dovrebbe essere dedicato allo studio. Con l’aumento delle tariffe e la riduzione delle possibilità di sosta gratuita la situazione si trasforma in una vera e propria penalizzazione economica, soprattutto per chi trascorre in università l’intera giornata o deve spostarsi più volte tra attività didattiche e lavorative. Raggiungere l’ateneo in auto, per molti, non è una scelta ma una necessità, e ora diventa un costo difficile da sostenere.
Gli studenti risultano indiscutibilmente tra i più colpiti, perché l’università non è un luogo occasionalmente visitato ma un ambiente che seguono quotidianamente e per molte ore. Se gli spazi di sosta vengono ridotti e il costo aumenta in modo drastico, si riduce anche l’accessibilità all’istruzione e alla vita universitaria. Como rischia così di perdere attrattività agli occhi dei giovani che dovrebbero rappresentarne il futuro.
Fratelli d’Italia Como sta denunciando apertamente questa situazione e continuerà a farlo perché non è accettabile che l’istruzione universitaria venga indirettamente ostacolata dai costi dei parcheggi. È necessario prevedere tariffe agevolate per gli studenti dell’Insubria e soluzioni concrete che permettano a chi studia, lavora e vive questa parte della città di potervi accedere senza sacrifici economici fuori misura. Se si vuole davvero una Como universitaria occorre mettere gli studenti nelle condizioni di frequentare l’università, non scoraggiarli.
Como deve restare una città accogliente, vivibile e accessibile, soprattutto per i giovani che la rendono viva. Questa battaglia non si fermerà, perché non è solo una questione di parcheggi, ma di equità e di rispetto verso chi investe nel proprio futuro scegliendo di studiare qui. Per un ragazzo non dovrebbe mai diventare un problema arrivare all’università. E certamente non dovrebbe esserlo il costo di un parcheggio.