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Como, Elisabetta con le donne in piazza a Teheran: “La mia ciocca di capelli tagliata e spedita al Consolato Generale dell’Iran”

Una ciocca di capelli tagliata e spedita al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran, un gesto ispirato a quello compiuto dalle donne iraniane nelle piazze delle principali città del Paese per protestare contro le violenze nei confronti di quanti chiedono rispetto per i diritti civili e la libertà individuale. È questa la protesta pacifica messa in atto dalle donne di tutto il mondo, e rilanciata anche da diversi personaggi noti, che ora arriva anche a Como.

A proporlo, il gruppo Facebook “Belle ciao” nato proprio a sostegno delle donne iraniane come Masha Amini uccisa, poco più che ventenne, perché indossava male il velo, o come Hadis Najafi e Nika Shakarami, uccise perché protestavano per la morte della loro coetanea.

In mancanza di un luogo in cui raccogliere le ciocche tagliate, come già avviene altrove dalla Triennale di Milano fino Menaggio, l’invito del gruppo è quello di “sommergere il Consolato iraniano di ciocche di capelli anche inviando ognuna e ognuno di noi una semplice busta contenente una ciocca”, come si legge nell’appello.

E a rispondere, tra le tante comasche, anche Elisabetta Landini che racconta: “Qualche giorno fa, in una chat di famiglia stavamo parlando di quanto sta succedendo in Iran e ci è venuta l’idea di partecipare anche noi a questa iniziativa”.

Ecco così che tutte le donne della famiglia, dagli 11 ai 77 anni, si sono armate di forbici per tagliarsi una lunga ciocca di capelli da inviare al Consolato iraniano: “So bene che si tratta di un gesto simbolico, ben diverso da quello delle donne iraniane in piazza a Teheran a rischiare la vita, ma i capelli sono simbolo di femminilità e sono un importante strumento di comunicazione – spiega – il gesto di tagliarli, secondo me, rappresenta con forza la volontà di rinunciare a una parte di sé, una sorta di mutilazione che non per tutti è facile da accettare. E una donna che arriva a rinunciare a una parte di sé per la libertà di un’altra donna è una cosa importante e un gesto come questo, all’apparenza ininfluente, se compiuto da tante donne tutte insieme potrebbe fare davvero la differenza”.

Chi volesse partecipare a questa iniziativa può farlo tagliando una ciocca di capelli e inviandola in una busta al Consolato della Repubblica islamica dell’Iran, viale Monte Rosa, 88 – 20149 Milano.

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