Ha ampiamente varcato i confini angusti della sala consiliare di Palazzo Cernezzi l’incredibile ‘show’ del sindaco di Como Alessandro Rapinese che – come portato alla luce da questo giornale – durante il consiglio comunale di lunedì scorso ha rivolto parole pesantissime nonché irriso consigliere e consiglieri e poi, giusto per chiarire il suo concetto di rapporto con la stampa, ha pure preso di mira la giornalista de La Provincia, Martina Toppi, presente in aula ma ovviamente impossibilitata a replicare. La ‘colpa’ della cronista? Non essere allineata al pensiero del primo cittadino.
Se, sugli aspetti politici, il dibattito e le prese di posizione hanno invaso i social, sono stati trattati da Etv e hanno animato il dibattito cittadino, sul secondo fronte il caso è diventato oggetto di una dura presa di posizione del Comitato di redazione del quotidiano comasco e ha visto intervenire anche l’Associazione Lombarda dei Giornalisti che ha espresso (come noi avevamo fatto sin dal mattino) solidarietà a Toppi.
Di seguito, la nota dell’Alg e il comunicato del Cdr de La Provincia.
Piena solidarietà dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti alla collega Martina Toppi, cronista del quotidiano La Provincia di Como, finita sotto il tiro delle polemiche del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, nel corso dell’ultimo consiglio comunale.
Rispondendo a un’interrogazione della minoranza su temi riportati in un articolo di Martina Toppi, Rapinese ha tentato di screditare il lavoro della collega sottolineando come, leggendo i suoi articoli, “molto spesso” faccia “fatica a riconoscersi”.
“Il sindaco di Como non è nuovo a queste uscite contro i giornalisti. Sembra quasi che, a cadenze fisse, attaccando chi fa informazione voglia rivendicare il suo ruolo, affermando la sua verità” dice il presidente dell’Associazione Lombarda Giornalisti Paolo Perucchini.
“Al primo cittadino l’invito è quello di rasserenarsi. E se “non si riconosce” di primo acchito negli articoli, il consiglio è di provare una seconda o terza lettura della notizia: alla fine, con tranquillità, potrebbe pienamente ritrovarsi in quello che legge”.
Alla collega Toppi e ai giornalisti de la Provincia di Como, la vicinanza del sindacato lombardo.
Di seguito il comunicato sindacale del Comitato di redazione del quotidiano La Provincia
Il Comitato di Redazione del quotidiano La Provincia condanna fermamente il tentativo del Sindaco di Como, Alessandro Rapinese, di screditare in una sede istituzionale il lavoro di una giornalista della testata stessa.
Nel corso del Consiglio Comunale del 28 luglio, rispondendo a un’interrogazione di un consigliere di minoranza che ha citato un articolo pubblicato nelle scorse settimane sul quotidiano, il Sindaco Alessandro Rapinese ha replicato: “Molto spesso, specialmente quando ci sono articoli scritti dalla giornalista Toppi, faccio fatica a riconoscermi e ho perso anche un po’ di fiducia. Quindi non posso assumere un articolo di giornale a prova di qualcosa, visto che io stesso, quando ci sono notizie che riguardano me, non mi riconosco”.
Non si tratta di parole innocue o di una legittima espressione di una propria idea. Queste frasi, pronunciate non già dal cittadino Rapinese ma dal Sindaco della città di Como, sono estremamente gravi, perché cercano di far passare l’idea che l’operato di una giornalista, evidentemente non gradita al primo cittadino, sia caratterizzato da superficialità, se non addirittura peggio.
Quando un Sindaco tenta di screditare il lavoro di una giornalista, minando la sua professionalità e la sua credibilità, e lo fa nel corso di un intervento in una sede istituzionale abusando della sua posizione, si rompe quel patto civile sul quale si regge una democrazia. Il rappresentate di un’istituzione può avere ed esprimere, a titolo personale, tutte le opinioni che vuole sull’operato dei giornalisti, ma non può permettersi di utilizzare il suo ruolo di primo cittadino e il palcoscenico che quel ruolo gli offre, peraltro in un consesso istituzionale come il Consiglio Comunale, per ledere la credibilità di chicchessia.
Il Comitato di Redazione, nell’esprimere la più ampia e piena solidarietà alla collega Martina Toppi, esempio di serietà e di correttezza professionale che nessun sindaco può intaccare, si rivolge a Sua Eccellenza il Prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, per chiedergli, nel suo ruolo di garante delle istituzioni, di rammentare al Sindaco Alessandro Rapinese il rispetto delle regole di un confronto democratico e civile, che non include certo l’abuso della propria carica pubblica per screditare il ruolo dell’informazione.