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Como e i produttori mandati via dal Mercato Coperto. La protesta: “Merce a Km0 e prezzi più bassi in città. Perché nessuna alternativa?”

Come noto a fine luglio i produttori attivi al Mercato Coperto di Como dovranno lasciare il padiglione (il primo ingresso a sinistra percorrendo via Mentana partendo da viale Giulio Cesare) per l’avvio di lavori di ristrutturazione da parte del Comune. Al momento, però, non è stata individuata alcuna alternativa per chi dovrà lasciare il luogo di lavoro. Nei giorni scorsi la vicenda è stata dapprima denunciata da Fratelli d’Italia, poi ha visto lo scontro tra Patrizia Lissi (Pd) e il sindaco Alessandro Rapinese, quindi la presenza dei meloniani tra i banchi del mercato (qui tutte le cronache).

Ora riceviamo e pubblichiamo la mai di una lettrice (inviata a tutti gli organi di informazione cittadini) che chiede in sostanza la tutela dei lavoratori e dei consumatori, il Mercato Coperto di Como infatti è noto oltre che per l’altissima qualità dei prodotti anche per i prezzi decisamente contenuti. [Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti].

Ecco quanto scrive:

Gent.mi come consumatore  dei prodotti a Km0 del mercato coperto di Via Mentana mi permetto di inviare questa mail, mi hanno riferito  che dal 31/7  i banchi sono stati sfrattati, oltre che per le famiglie che lavorano mi chiedo come è possibile non considerare noi consumatori che compriamo prodotti a Km0 con costi ben inferiori ai punti vendita in città, un litro di latte viene venduto a €.1.50 mentre in altri negozi o supermercati ha un costo fino a €.2.60, e che non sia possibile dare un’alternative a queste persone mi appare poco serio anche, ripeto, nei confronti dei comaschi che acquistano i prodotti.

Non è possibile dare una soluzione  alternativa?

Nella speranza che la mia mail venga presa in considerazione porgo cordiali saluti
Sabina Butti

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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6 Commenti

  1. Che tristezza. E che miope e ottusa gestione del cambiamento e anche della vita delle persone che hanno a cuore salute e ambiente. Non vedo rispetto in queste decisioni, né in certe dichiarazioni arroganti e prepotenti, lo si può notare in molte decisioni per questa città, e in queste zone in generale. Profitto arido e immediato, pugni sul tavolo, zero ascolto. A qualunque costo.

  2. Ma dell’ala nuova mai aperta non parla nessuno? Se fosse stata collaudata oggi il problema dei produttori non si porrebbe!

  3. Appunto caro sindaco, ci siamo anche noi consumatori se ci consente una alternativa si può trovare una soluzione ?! O dobbiamo sempre essere penalizzati noi cittadini che scelgono già prodotti buoni e sostenibili senza imballaggio del centro commerciale …ci obbligate a vivere sempre peggio, anziché trovare soluzioni progressiste Grazie

    1. Ha perfettamente ragione , danno solo autorizzazioni ad aprire supermercati che portano solo traffico e se protesti ti prendi le denunce. Il piccolo è sano deve morire

  4. Ed ecco che si distrugge una delle pochissime cose utili e belle per i residenti di Como. Invece di valorizzare il mercato e le sue attività sfruttando anche il turismo… Ma ci vorrebbe visione a lungo termine ed aspirazioni al miglioramento, ed è chiaro che manchino palesemente

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