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Como, ‘I Ragazzi della Terza Età’ si arrabbiano: “Adesso aprite quei parcheggi comunali”

In un momento in cui si parla di realizzare nuovi parcheggi in città, tra Ticosa e ex Stecav, sapere che a poche centinaia di metri ci sono oltre trenta posti auto di proprietà comunale inutilizzati da ventiquattro anni è cosa che, legittimamente, fa arrabbiare chi vive in quella zona e sarebbe ben felice di poterne usufruire.

Di quell’intero piano interrato di parcheggi in via dei Mille ci eravamo occupati, proprio su queste pagine, più di tre anni fa e alle nostre richieste di chiarimenti aveva risposto il dirigente del settore Mobilità e Edilizia Privata Giuseppe Ruffo che, da poco nominato, aveva spiegato che la convenzione urbanistica stipulata ai tempi della costruzione dell’edificio prevedeva sì la cessione al Comune di quei posti auto (e di un giardino), ma non era mai stata formalizzata rassicurando però di “essersi attivato per riaprire il procedimento che in questo momento è nelle mani di un notaio, entro qualche settimana, dovrebbe concludersi”. Poi nel 2022, mandato Landriscina e assessore alla partita Marco Butti, era arrivata la svolta, ma poi la burocrazia sembra aver prevalso.

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I parcheggi di via dei Mille infatti restano ancora lì, inutilizzati, tanto da spingere l’associazione “I Ragazzi della Terza Età”, con sede nella vicina via Grandi, a protocollare nei giorni scorsi una richiesta di appuntamento all’assessore all’Urbanistica Enrico Colombo e al dirigente Ruffo per “poter verificare i concreti passi fatti e l’iter intrapreso per risolvere tale situazione”, come si legge nella lettera a firma del referente e segretario Francesco Lopez.

“I nostri soci sono in gran parte cittadini di Como Borghi e sono stanchi di aspettare e di sentire promesse non mantenute – continua la lettera – e vogliono che sia data loro la possibilità di usufruire dei suddetti posti auto anche perché nel quartiere dove vivono vi sono tante abitazioni sprovviste di box”.

Allegata alla richiesta, inoltre, una relazione in cui si ripercorre la storia di questo parcheggio dimenticato, dalla sua costruzione alla fine degli anni Novanta e nella quale si ipotizza che, in oltre vent’anni di inerzia, il Comune possa aver perso oltre 400 mila euro che invece avrebbe potuto incassare affittando i posti auto alla cifra per la quale vengono affittati gli altri di proprietà privata nel medesimo parcheggio, ovvero circa cinquecento euro all’anno. Soldi che, scrive Lopez, che è stato anche membro del coordinamento dell’Assemblea di Zona Como Borghi e San Martino, “potevano essere messi a disposizione nella famigerata piattaforma ComoVoglioComo (il progetto di partecipazione attiva della cittadinanza voluto dall’amministrazione Lucini Ndr) ed in particolar modo di uno dei progetti vincitori come quello presentato dagli studenti della Magistri Cumacini per la riqualificazione dello storico lavatoio di via Alciato”.

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3 Commenti

  1. Sono inutilizzati da 24 anni ed ora vi svegliate? Certo è scandaloso un simile comportamento di qualunque sia il colore dell’amministrazione che la responsabilità di questo caos e spero proprio che l’attuale si impegni per porvi rimedio.

  2. Nell’articolo c’è una inesattezza : non ci sono altri “posti auto di proprietà privata nel medesimo parcheggio” ma solo box, per cui, quantificare una perdita in base a prezzi non omogenei ed ad ipotetiche richieste che potessero saturare tutti i posti auto, mi sembra scorretto. Però, se i “Ragazzi della terza età” volessero di tasca propria colmare il divario tra parziale e totale utilizzo saremo tutti più contenti.

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