In vista dei referendum dell’8 e 9 giugno, che chiameranno gli italiani a esprimersi su importanti modifiche in materia di lavoro e cittadinanza, nasce a Como un’iniziativa di confronto aperto e informato. Il ciclo di incontri intitolato Referendum? Parliamone!, organizzato dal Gruppo studio Nashi, dalla rete Strade e pensieri per domani e dall’Associazione universitaria Sant’Abbondio, si propone di offrire a tutti i cittadini strumenti per comprendere al meglio il contenuto dei cinque quesiti referendari, promuovendo una riflessione critica e condivisa.
Tre appuntamenti per approfondire e discutere
Il primo incontro è in programma per lunedì 19 maggio alle ore 19, presso l’Aula studio “Edith Stein”, accanto alla basilica di Sant’Abbondio, via Regina Teodolinda 35/B. Saranno al centro della serata i quattro quesiti, legati al mondo del lavoro, che dovranno essere votati. A introdurre il dibattito sarà la professoressa Lilli Viviana Casano, giuslavorista dell’Università degli Studi dell’Insubria, che illustrerà le trasformazioni legislative degli ultimi anni e gli effetti di un’eventuale vittoria del Sì.
Seguiranno due voci contrapposte: Sergio Estelli, segretario generale della Cgil di Como, spiegherà le ragioni del Sì, sostenendo la necessità di modificare le normative attuali, mentre Adria Bartolich, ex sindacalista Cils e coordinatrice del Pld di Como, interverrà a favore del No. Chiuderà l’incontro il professor Luca Michelini dell’Università di Pisa, con un’analisi storica della liberalizzazione del mercato del lavoro e delle sue conseguenze. Il pubblico sarà poi invitato a partecipare al dibattito.
Mercoledì 21 maggio, alle 20:30, il secondo appuntamento sarà dedicato al quinto quesito, riguardante l’estensione del diritto di cittadinanza. Interverranno l’avvocato Antonio Lamarucciola e la dottoressa Francesca Pagnotta, per esplorare non solo il contenuto del referendum, ma anche le diverse modalità di accesso alla cittadinanza in Italia e in altri contesti giuridici.
L’evento conclusivo si terrà venerdì 6 giugno, pensato in chiave più dinamica e partecipativa. Dalle ore 19, giovani studenti, dottorandi e dottorande presenteranno una sintesi dei quesiti referendari e dei possibili scenari derivanti dal voto. A seguire, un’apericena favorirà il confronto informale tra i partecipanti. Alle 20:45 il dibattito riprenderà con il focus sul tema della cittadinanza, in un clima costruttivo e inclusivo.
Dialogo, consapevolezza e partecipazione
Gli incontri sono aperti a tutta la cittadinanza: studenti, docenti, personale universitario, ma anche rappresentanti di partiti, sindacati, movimenti e associazioni, oltre a chiunque voglia informarsi e partecipare consapevolmente alla vita democratica del Paese. L’obiettivo è chiaro: favorire una cittadinanza attiva, informata e capace di orientarsi tra i temi complessi del dibattito pubblico, superando polarizzazioni e semplificazioni. Perché votare è un diritto. Ma comprendere ciò su cui si vota è una responsabilità collettiva.