Protestano da anni dapprima contro l’eliminazione e poi contro la mancata ricollocazione dei pannelli anti rumore davanti alle case comunali di via San Bernardino da Siena 32 in cui vivono. E il Comune, per tutta risposta, ora annuncia il trasferimento di quei residenti in un’altra palazzina. La clamorosa vicenda è emersa ieri sera in consiglio comunale a Como, sollevata dalla consigliera del Pd Patrizia Lissi, che prima ha rievocato i passi salienti della vicenda relativa ai pannelli contro il frastuono da traffico, poi ha criticato la scelta finale.
In estrema sintesi, i pannelli fonoassorbenti vennero collocati davanti alla palazzina comunale circa 10 anni fa. Poi – a causa della costruzione della strada di accesso al nuovo posteggio della stazione unica di Camerlata – vennero tolti dall’amministrazione e infine, nonostante i pareri favorevoli ai residenti sia da parte dell’Arpa sia del Tar, Palazzo Cernezzi non li ha mai ricollocati.
“Il Comune doveva reinstallarli – ha affermato Lissi in aula – e invece dopo due anni ecco che si decide di trasferire altrove i residenti del civico 32 di via San Bernardino da Siena perché gli alloggi non risponderebbero a criteri di salubrità e sicurezza. Ma non è che quelle mancanze sono proprio legate all’assenza dei pannelli contro il rumore che prima c’erano? Non è che c’è una certa ostilità verso chi ha tentato di salvaguardare i propri diritti?”.
Lissi ha anche aggiunto che “ci sono tanti anziani in quelle case, tra cui un signora di 97 anni che è piuttosto disperata perché deve trasferirsi in un quartiere diverso e questo mette molta tristezza”.
Alla consigliera Pd ha replicato il sindaco Alessandro Rapinese, dapprima affermando che “noi i soldi a bilancio per i pannelli li abbiamo messi e gli uffici hanno agito”, escludendo qualsiasi manovra ostruzionistica rispetto alle richieste dei residenti.
Infine, sul trasferimento dei residenti della palazzina che hanno protestato, il primo cittadino ha rinfacciato a Lissi di aver più volte sottolineato lei stessa, in passato, le cattive condizioni degli appartamenti e poi ha rivendicato il fatto che “abbiamo offerto case nuove perfettamente ristrutturate, con trasloco pagato”.