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Como, i rincari dei parcheggi fanno volare gli incassi: un milione in più. E Csu versa 2 milioni ‘bonus’ al Comune

Le novità e i rincari dei parcheggi varati dalla giunta Rapinese nel 2024 fanno sentire (doppiamente) i loro effetti, sia sulle casse della società controllata interamente dal Comune che gestisce autosili e posti blu, ovvero Como Servizi Urbani, sia della stessa amministrazione.

Dalla firma di entrambe le parti di un particolare “Disciplinare tecnico-economico” per la gestione delle aree di soste, infatti, si evince l’impatto delle novità varate lo scorso anno.

La prima riguarda senza dubbio il notevolissimo aumento del fatturato complessivo di posteggi coperti e posti blu a Como: il fatturato totale stimato per il 2025, infatti, è pari a € 7.790.222,00 con un incremento di ben € 1.087.279,00, cioè pari al 16,22%, rispetto a quello dell’anno 2023 di € 6.702.943 (il dato è di due anni fa, è presumibile, per un confronto netto tra la situazione totalmente pre e posti aumenti e riorganizzazione, poiché nel 2024 il dato è per così dire ‘misto’).

Ma a questo boom degli incassi, fa seguito un altro fattore. Su richiesta diretta del Comune di Como, il presidente di Csu Edoardo Helzel si è impegnato a prevedere un aumento del corrispettivo che la Società verserà al Comune per il 2025, pari ad  2 milioni di euro per un totale complessivo di 5.650.000 oltre Iva. Quel paio di milioni aggiuntivi che finiranno nelle casse di Palazzo Cernezzi vengono definiti “una tantum solo per l’anno 2025, precisando che, per gli anni successivi, qualora il servizio fosse ancora affidato a C.S.U., verrebbe ripristinato il corrispettivo di Euro 3.650.000,00 oltre Iva”. Il motivo esatto di questo aumento del versamento non è spiegato chiaramente.

Ma non basta. Sempre Csu, infatti, con lo stesso atto si è impegnata a svincolare, ancora per il 2025, fino all’importo massimo di mezzo milione di euro (più Iva) “dalle riserve accantonate negli anni precedenti dalla società, derivanti dall’applicazione delle tariffe di sosta, al netto del canone corrisposto e dei costi di gestione dei servizi, ad interventi per il miglioramento della mobilità urbana, in quanto detto importo non risulta impegnato nel piano degli investimenti”.

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