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Como, i tuffi vietati continuano in massa. “Vigili e Polizia passano, dovrebbero almeno avvertire dei rischi”

Nuova segnalazione di folla nel “lido gratuito” (in realtà vietato per inquinamento) frequentato per tutta l’estate da turisti e comaschi.

Una nostra lettrice, attorno alle 15, ha notato e immortalato la consueta presenza numerosa tra ombrelloni e tuffi nel lago, a dispetto di tutto: dei cartelli di divieto, della proibizione assoluta di bagnarsi nello specchio di lago dietro il Tempio Voltiano e questa volta anche del passaggio della forze dell’ordine.

Lo spirito della segnalazione, però, è più centrato sui pericoli che corre chi fa il bagno lì (anche perché in altre occasione la Polizia locale è effettivamente intervenuta).

“Passando – racconta la lettrice – ho notato ancora una volta molte persone sia sulla spiaggetta sia nel lago. In quei minuti sono passati sia la Polizia locale sia un’auto della Polizia di Stato, però nessuno è intervenuto. Non intendo buttare la croce addosso a nessuno né tantomeno chiedere multe a raffica per i turisti. Piuttosto, sarebbe opportuno un intervento almeno per segnalare i pericoli di quella zona per le stesse persone che la frequentano”. Oltre alle acque inquinate, infatti, la zona ha registrato anche annegamenti. E purtroppo nemmeno i cartelli che segnalano il divieto sembrano servire a distogliere le persone da un tuffo.

 

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5 Commenti

  1. Ah il presidio che Rapinese aveva messo in piedi il primo weekend è già scomparso? Strano, chi l’avrebbe mai detto che fosse una semplice mossa per avere visibilità…

  2. Ma la Polizia Locale o di Stato la volete per i bagni illegali o per incidenti, furti, via Anzani piazza volta?

  3. Vero è che le pattuglie di passaggio avrebbero potuto dare un colpo di fischietto per far sgomberare le acque… invece di condonare il comportamento che a quel punto diventa “lecito”… Azione bonaria preventiva si chiama

  4. Mi ripeto. Non esiste una spiaggia libera o meglio gratuita sorvegliata balneabile in tutta la città come sappiamo bene. Sarebbe civile e utile crearla. Ad esempio dove c’è la fontana in fondo a viale Geno togliendo gli orrendi battelli della navigazione.
    Questo perché le decine di migliaia o meglio le centinaia di migliaia di turisti mordi e fuggi saranno sempre di più e cercheranno sempre di più di arrangiarsi dove a loro sembra possibile fare il bagno. Pensare di impedire a centinaia di migliaia di persone di fare il bagno con il caldo che fa e ha fatto è ridicolo. Bisogna trovare una soluzione intelligente e sostenibile.
    I problemi vanno risolto non NASCOSTI con dei cartelli di divieto.

  5. Ma la signora non pensa che le pattuglie, peraltro risicate, possano essere a disposizione per il pronto intervento ? Ad esempio.

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