A Como non sembra essere ancora vicina a una soluzione la storica questione delle multe mai pagate dagli automobilisti, peraltro con una larghissima “partecipazione” alla mancata riscossione da parte degli stranieri, stranieri (in particolare svizzeri, per ovvie ragioni di vicinanza). Nel 2020 l’allora comandante della Polizia locale fu esplicito: “I tassi di pagamento spontaneo sono calati negli ultimi tempi – disse Donatello Ghezzo – Complessivamente ci assestiamo attorno al 40% dei verbali pagati sul totale di quelli notificati sebbene i dati più recenti siano addirittura scesi al 37%: un dato, questo, che riguarda gli italiani ma che non è lontano da quello relativo agli stranieri. Per fare qualche esempio sull’estero, nel 2018 la Germania ha pagato il 30,42% delle multe, i ticinesi il 44,95%, il resto della Svizzera il 44,31%. Il problema è sempre riuscire a notificarli, gli atti, nei paesi esteri”.

Le previsioni per il bilancio comunale del 2024 non di discostano molto dal quadro tracciato tre anni fa. Lo dicono i numeri messi nero su bianco dal Comune di Como. Dalle multe per infrazioni al Codice della strada, per i prossimi 12 mesi l’amministrazione prevede un’entrata complessiva lorda di 5,5 milioni di euro. Ma se la ripartibile e dunque impiegabile concretamente nei capitoli espressamente indicati dalla legge (sicurezza stradale in primis) ammonta a 2 milioni e 684mila euro, la quota da stanziare nel Fondo Crediti di dubbia e/o difficile esazione è pari a 2 milioni e 816mila euro. Soldi che sarebbe errato considerare persi completamente già in partenza, ma comunque sulla cui riscossione – in base ai dati storici, alla percentuali di mancati pagamenti e alla difficoltà di recuperare i soldi dagli stranieri – non vi è alcuna certezza.