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Como, il Duomo “scomunica” l’arte dei panni stesi: “Con che criterio è stata permessa?”

Alla fine, il Duomo ha parlato. E lo ha fatto per “scomunicare” l‘installazione “Laundry” di Gianni Pettena, rievocativa della stessa opera realizzata per Campo Urbano nel 1969 e riproposta per StreetScape. Insomma, al Capitolo della Cattedrale quei panni stesi proprio non sono piaciuti, arte o non arte. E ora pone l’interrogativo sul criterio con cui sia stata autorizzata la cosa.

“Il Capitolo della Cattedrale è impegnato quotidianamente nel rendere il Duomo, chiesa madre della Diocesi e casa aperta a tutti, sempre più vicino e fruibile nella ricchezza delle sue espressioni religiose, artistiche e architettoniche – si legge nella nota – Sforzi riconosciuti delle migliaia di persone che varcano le sue soglie. Nella sola giornata di oggi, per esempio, si sabato contati almeno duemila accessi”.

Rispetto ai panni stesi nella giornata di sabato (che pure a più d’uno erano piaciuti: qui il consigliere comunale Franco Brenna, ad esempio) “diversi fedeli e turisti, entrando in Duomo, hanno fatto notare la presenza di una particolare installazione di arte moderna”.

“Il Capitolo della Cattedrale – conclude il comunicato – si domanda quali criteri vengano seguiti nell’assegnazione degli spazi, intorno al Duomo, per manifestazioni artistiche, musicali e culturali e invita a riflettere su come le iniziative riescano ad armonizzarsi con il contesto nel quale sono inserite, nel rispetto del patrimonio di storia, arte e fede esistente”.

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10 Commenti

  1. Brutta brutta brutta (mio parere personale), ma soprattutto non spiegata e mal gestita.
    Pensavo si trattasse di una manifestazione tenutasi il giorno prima o di una esibizione di un qualche giocoliere con, come sempre accade a Como, i residui abbandonati per giorni.
    Voto 0.

    1. ?Le p..e all’aria del toro ma si dai ci possono stare….
      Pensiamo a quelle “logorate” della galleria a Milano….e attrattiva di tanti turisti scaramantici
      Scherzi a parte….sempre meglio dei panni stesi

  2. Per rispondere a Paolo…
    Che Sgarbi capisca l’ARTE ci può sicuramente stare ma ….meglio non “scomodarlo”
    Mi ritrovo d’accordo col pensiero di Libero…
    “L’arte moderna non deve sconfinare nel CATTIVO GUSTO”
    Ma questo è solo il mio modesto pensiero soprattutto nelle vicinanze di un luogo di culto quale è il nostro BEL DUOMO
    Fermo restando che è pure comprensibile e condivisibile in parte il pensiero espresso nel profilo Facebook di Federico Pintus
    Ciao a tutti

  3. non sono un benpensante e amo l’ arte moderna e le provocazioni artistiche (per intenderci adoro Bansky e Daniel Arsham, ma ritenere un’istallazione artistica dei panni stesi in una piazza mi sembra un po’ forzato, ma chiederei un parere a Sgarbi che ne capisce più di me

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