Che il Patria navighi in cattive acque da anni è fatto noto, anche se proprio oggi sembra essere maturata una svolta con l’accordo per la concessione dell’imbarcazione da parte della Provincia di Como alla Navigazione Laghi, che a sua volta ha annunciato i lavori di recupero (qui tutti i dettagli). Tra l’altro, il piroscafo nei primi giorni di giugno sarà spostato dal pontile di Villa Olmo a Como visto che – come ha detto qui il presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca – è necessario un intervento urgente di risanamento del pontile a cui è attraccato.

Intanto, però, la notte di buriana che ha flagellato il Comasco, e specialmente la zona del lago, restituisce un piccolo mistero. Sullo storico piroscafo, infatti, è comparso uno striscione.

Stamattina, come segnalato alla redazione, se ne scorgeva nettamente la presenza ma, probabilmente a causa del vento che lo ha arrotolato in grande parte, era ben più difficile leggerne interamente il messaggio scritto con spray o pennarello in rosso, azzurro e nero.

Di sicuro, si leggeva la parola “Patria”. Poi, sopra soltanto la parte finale di un’altra parola, ossia “ismo”. Infine, sotto, alcuni numeri che finivano con “26”.

Possibile messaggio di protesta per la situazione di immobilismo? Qualche altro tipo di avviso o di segnale? Finché qualcuno non andrà materialmente a srotolare lo striscione, impossibile dirlo. A meno che gli autori del blitz non si facciano vivi in prima persona.